Questa tua obiezione è riportata anche qui
www.infotdgeova.it/difesa.php (in fondo):
....
"
Noi non parliamo con gli apostati ed i disassociati..."
"Chi di spada ferisce..."
I Testimoni si lamentano spesso che le persone non sono disposte ad ascoltarli e a discutere con loro. Ritengono che questa sia una manifestazione di pregiudizio ed una mancata volontà di "dialogare", un "dialogo" che si rivela però quasi sempre a senso unico.
Molti non sono a conoscenza del fatto che i testimoni di Geova rifiutano di parlare, di dialogare e di confrontarsi con gli ex membri, disassociati o dissociati. Essi applicano nei confronti di queste persone, definite "apostati", il seguente passo biblico:
2 Giovanni 9-11: Chiunque va avanti e non rimane nell'insegnamento del Cristo non ha Dio. Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto. Poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvage.
Domanda: perché queste parole non si dovrebbero applicare agli stessi Testimoni di Geova?
Provate quindi a rivolgere ai Testimoni che sono alla vostra porta la seguente domanda: "Cosa fareste se degli
ex-membri del vostro gruppo religioso venissero a casa vostra per predicare
a voi le loro idee?". Se vi rispondono secondo verità - potrebbero, infatti, anche cercare di aggirare la domanda o di rispondere in maniera evasiva e fuorviante - e cioè che rifiuterebbero di parlare con loro e perfino di rivolgere un semplice saluto, potreste dire che avete deciso di comportarvi anche voi nello stesso modo confronti dei TdG: questo, probabilmente, potrebbe porre fine ad ogni "conversazione" indesiderata.
....
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 20/11/2008 18:22]