a volte penso sia vero che Gerusalemme è l'ombelico del mondo.
Luogo in cui Cielo e Inferno si toccano.
Se da una parte questa violenza è scandalosa, dall'altra essa testimonia il profondo amore che i vari seguaci hanno per Gesù e ciò che Gesù ha toccato e reso sacro; i luoghi.
Non sempre è facile portare ad una perfetta sintesi l'Amore bidimensionale; l'Amore per Dio e l'Amore per il prossimo.
Come in questo caso, a volte, l'amore per Dio ha il sopravvento e finisce coll'oscurare l'altro comandamento dell'Amore per il prossimo.
Certo per chi ama così profondamente Gesù e i luoghi che lo hanno ospitato, è difficile rinunciarvi concedendo agli altri fratelli (di un'altra confessione cristiana) di gestire in proprio questi luoghi.
"Io voglio prendermi cura di questo pezzo di terreno",
"No! io voglio ramazzare quell'angolo, lascialo a me",
sembrano discussioni idiote per la nostra mentalità, ma forse non guasterebbe usare un pò più di empatia e cercare di capire cosa vivono questi monaci.
"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."
Ezechiele