28/10/2008 11:27 |
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| | | Post: 754
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Mi rivolgo a chi ha studiato la "verita"da adulto per il battesimo,possiamo fare pure un sondaggio se volete.
Quando studiavate il libro per il battesimo sapevate nei particolari cosa significava essere disassociati?
Vi e' stato spiegato BENE che anche in casa ,nella famiglia
avreste avuto OSTRACISMO?
Oppure sapevate che solo gli ex fratelli non vi avrebbero piu' parlato?
Secondo voi questo e' spiegato bene nel libro che si utilizza per il battesimo da Tdg?
Io ,che sono cresciuto nella verita' non mi sarei mai aspettato tutte queste difficolta' all'interno della famiglia.....
Secondo voi quindi la Societa' spiega bene all'entusiasta battezzando a cosa va incontro se un giorno cambiasse idea? |
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28/10/2008 11:43 |
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| | | Post: 252
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A me quando mi sono battezzato (30 anni fa), mi e' stato detto solo che, se un giorno fossi stato disassociato i fratelli non mi avrebbero piu' parlato pero' in sala sarei potuto andare restando nelle ultime file e uscire prima di tutti.
Mi hanno detto anche che la disassociazione era una forma di amore verso il peccatore per il resto, riguardo ai famigliari nessuno mi ha mai detto nulla.
Otello44 |
28/10/2008 11:47 |
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| | | Post: 1.179
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Io non ricordo se le info erano dettagliate,
ma penso che, come nel mio caso, chi si avvicina al battesimo, non presta molta attenzione a questo argomento,
in quel momento si pensa che la propria adesione all'organizzazione sarà per sempre,
poi con il tempo si capisce quanto essa venga meno alle aspettative che ha generato nella persona.
Io vorrei sapere se in quel libro viene prospettata anche la partecipazione alla fratellanza e all'amore nelle congregazioni,
paradiso spirituale che troppo spesso si rivela inesistente.
Speranza
"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant) |
28/10/2008 17:24 |
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| | | Post: 109
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a me l hanno detto e fatto vedere...nel senso che
sapevo che se fossi stata disassociata la congregazione non mi avrebbe piu rivolto la parola.
Vedevo quando entravano i disassociati .
Dopo o durante il cantico,e tutti ci giravamo a guardare.
C era chi si rigirava subito dall altra parte come se non meritassero nemmeno lo sguardo.
C era chi li fissava come per dire:"Ecco la vergogna della congregazione!!!MA KE OHHHHHH!!!
Poi sapevo delle difficoltà dei disassociati nella famiglia...perchè la sorella di mio padre e il marito si dissociarono piu o meno nell 82 e i miei con loro non si frequentavano piu un saluto molto distaccato se capitava....Ora le cose però son cambiate e si vedono tranquillamente.
Un provvedimento d amore??????
Ah perchè è amore allontanare genitori e figli?Fratelli e sorelle?
MAHHH....Per me è solo una vergogna!!!!!
ci siamo riconquistati la libertà ed ora guardiamo la vita a testa alta ! |
28/10/2008 17:43 |
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| | | Post: 3.175
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Anch'io sono del parere che quando si parla dei disassociati al battezzando, quest'ultimo, magari a livello inconscio, pensa che non si troverà mai in quella posizione.
Anche perchè i disassociati vengono dipinti con aggettivi leggiadri quali "cani che ritornano al proprio vomito" e "scrofe che si rivoltolano nel fango"..
Per cui a questo punto, il battezzando ritiene normale il non dover avere più a che fare con individui della peggior specie..
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28/10/2008 17:58 |
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| | | Post: 438
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Potrò sembrarvi ingenuo ma visto che dissociazione e disassociazione avvengono mediante lettera, dunque con un atto formale, mi sto chiedendo se sia previsto una sorta di contratto all'atto del battesimo e, se sì, quali ne siano i termini.
Mi riferisco, anche, se siano messe "nero su bianco" le conseguenze di un fuoriuscita, volontaria o coatta, dalla WT. Sarebbe un atto di correttezza nei confronti dei nuovi aderenti... sì sono proprio ingenuo.
Un saluto a tutti, TDG e non. |
28/10/2008 18:04 |
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| | | Post: 3.176
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edinz, 28/10/2008 17.58:
sì sono proprio ingenuo.
Infatti..
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28/10/2008 18:52 |
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| | | Post: 1.261
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otello44, 28/10/2008 11.43:
A me quando mi sono battezzato (30 anni fa), mi e' stato detto solo che, se un giorno fossi stato disassociato i fratelli non mi avrebbero piu' parlato pero' in sala sarei potuto andare restando nelle ultime file e uscire prima di tutti.
Mi hanno detto anche che la disassociazione era una forma di amore verso il peccatore per il resto, riguardo ai famigliari nessuno mi ha mai detto nulla.
Otello44
Se quella è una forma d'amore spero di non vedere mai una loro forma d'odio!
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28/10/2008 19:02 |
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| | | Post: 15
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é vero non si soffermano molto sulla disassociazione quando ti devi battezzare, ne parlano come una cosa che riguarda gli altri , io ho avuto l'esperienza di avere parenti disassociati è veramente una tragedia, mia suocera ha cacciato suo figlio da casa perche conviveva, al mio matrimonio quando mi sono sposato alla sala erano venuti tutti e mi avevano dato ok per il ricevimento ma come anno visto mio cognato se ne sono andati tutti e al ricevimento nessuno dei fratelli solo 2 che poi sono stati richiamati dagli anziani e anche a me mi hanno fatto il richiamo. baci |
28/10/2008 19:13 |
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| | | Post: 645
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Io ho studiato da giovanissima...48 anni fà....quanto tempo. In quel tempo la disassociazione non era così rude e perversa come lo é divenuta col tempo.
Sarà lo spirito che han ricevuto li nelle alte sfere a chiedere che indurissero le loro posizioni ed esigenze? Ma quale spirito?
Io credo che solo dopo il 1975 non essendo avvenuta alcuna fine e per parare lo scontento dei fratelli, rispolverarono, esaltandola la posizione dell'apostata...finendo per criminalizzarla.
Comunque il punto é che quando ti battezzi, nessuno ti dice quanto dura e insensibile sia questa disposizione. Infatti nei libri che si studiano con le persone, solo tra gli ultimi capitoli si trova qualche rigo che parla di disassociazione per i peccatori impenitenti, ma si tocca l'argomento giusto sfiorandolo, non soffermandovici pensando che mai ci si troverà a peccare deliberatamente. Io ne ho parlato ai miei studi senza mai realizzare il profondo impatto che ciò puo avere sulla vita di un individuo.
Né l'organizzazione spiega tutti i dettagli, se non in qualche studio Torre di Guardia, e non vedo come un interessato andrebbe a spulciare tutte le riviste per saperne di più se non esiste una vera ragione!
E poi l'organizzazione ha instillato quella tendenza subdola a guardare, e parlare solo in maniera positiva. Quel che c'é di brutto o scoraggiante...non se ne parla é meglio.(Ciò non impedisce che il male tocca anche noi ossia loro i TdG).
Questa non é onestà, né rispetto per gli individui, che prima di 'firmare' un qualsiasi contratto dovrebbe conoscerne tutti i risvolti positivi e negativi per lui.
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"Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni altrettanto comode che, l'una come l'altra, ci dispensano dal riflettere"
Henri Poincaré
Claudia |
28/10/2008 22:03 |
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Ho spostato il 3D in sezione più idonea.
Gocciazzurra/Mod.
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