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Diluvio Universale come Disgelo. O anche come distruzione di Atlantide. Uscita dall'Egitto come superamento delle restrizioni mentali e fisiche.

Ultimo Aggiornamento: 26/10/2008 00:20
25/10/2008 20:14
 
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Una lettura "Qdiversa" del Diluvio Universale e dell'Esodo. Per dedurre, forse, segni di Civilità passate. E nell'Esodo la possibilità superare limiti
Carissimi.

Accolgo l'idea di Speranza, e provo a scrivere qualcosa sul tema de Diluvio Universale e dell'Esodo.

Diluvio Universale (e possibile interpretazione del discorso dei 144.000

Naturalmente, occorre rifuggire dall'idea pittoresca di un'Arca di Noè e simili.
Infatti, una situazione del genere, per definizione sarebbe possibile solo in una condizione di Terra piatta. Se la Terra è rotonda, come è, tutto ciò è impossibile. Basta visualizzare la Terra davanti, ed immaginarla piena d'acqua, per capire che questo non può avvenire.
Tutto questo è simbolo. I 40 giorni di pioggia, l'Arca, il Diluvio e così via.
Vi sono diverse possibili interpretazioni.
La più scientifica è quella che vede il Diluvio Universale associabile ad un Disgelo. Noi sappiamo che sulla Terra, negli ultimi 500.000 anni, vi sono state quattro glaciazioni, seguite da altrettanti disgeli. In diversi casi, questi sono stati peggiori delle glaciazioni. In quanto hanno visto bruschi e repentini innalzamenti termici, con conseguente rapido scioglimento dei ghiacci, innalzamento dei livelli dei mari e di tutti i corsi d'acqua in generale, invasione da parte dell'acqua di territori prima emersi e così via. Una situazione che potrebbe essere definita drammatica.
In particolare l'ultima glaciazione, la cui fine si può collocare circa 11.500 anni fa, è stata la più intensa. Pare che, al suo termine, vi sia stato un brusco innalzamento termico, quasi repentino.
Lo scioglimento dei ghiacci è stato quindi brusco. I livelli delle acque si sono alzati rapidamente, e distese d'acqua prima inesistenti si sono venute a formare. Tra queste, il Mare del Nord.
Questa potrebbe essere una possibile interpretazione scientifica del problema. Il diluvio come un disgelo. L'arca, però, in questa rappresentazione simbolica, non trova collocazione. Potrebbe dire qualcosa il fatto che si sia adagiata su un Monte, l'Ararat, sito nell'attuale Turchia. Infatti, la posizione sopraelevata, è un modo per segnalare uno sguardo superiore. E l'arca potrebbe essere un simbolo di alleanza, di pace.

Questa è una possibilità, molto semplice, tutto sommato. Ma chi si occupa di Esoterismo ne trova di più fini. Secondo alcune Scuole di Pensiero, il Diluvio Universale sarebbe relativo alla fine della Civiltà Atlantidea. Una civiltà molto avanzata che era sulla Terra prima che l'Uomo entrasse nella Storia.
Per alcuni, questa potrebbe anche provenire da altri Pianeti.
La Sfinge e le principali Piramidi egiziane (Cheope, Chefren e Mocerino) e la Sfinge ci dicono forse molto.
Innanzitutto non sono lì da soltanto 3000 o 4000 anni. Su dei grafiti rupestri, datati 3500 a.C, vi erano già rappresentate le tre piramidi. Inoltre, sono stati all'interno ritrovati degli elementi che ci direbbero che queste piramidi sono state costruite con tecnologie molto più avanzate di quelle che già noi stessi oggi abbiamo a disposizione.
Poi, alcune zone quali la Camera Interna appaiono essere sorte di trasmettitori o convertitori di energia. Visto che all'interno è stata misurata una frequenza altissima.
Queste potrebbero, quindi, essere datate molto più indietro. Inoltre, il loro stato di conservazione è tale da poter affermare che devono essere fatte con materiali molto avanzati.
Ancora, le pietre delle piramidi appaiono essere fatte di Geopolimeri, la cui formula chimica appare sconcertante per complessità. Nessuna Tecnologia attuale potrebbe realizzare questi materiali.
La Sfinge, inoltre, osserva quella che è la Costellazione dei Toro. Secondo gli antichi Egizi, vi era analogia tra costellazioni e oggetti rappresentati. Ora la Sfinge osserva nella direzione in cui “Allora” si trovava la Costellazione del Leone. E questo avveniva 11.500 anni fa. L'epoca a cui si fa risalire l'ultimo disgelo, il “Diluvio”.
La Sfinge è quindi in qualche modo legata alla Civiltà Atlantidea, e anche l'Arca, a quanto pare.
Ed il diluvio sarebbe, appunto, la fine della mitica Atlantide.

Addirittura, secondo alcuni, l'Arca è un'astronave. Forse, quell'astronave che avrebbe permesso l'arrivo di Cristo, allora, con i famosi 144.000 di cui, in altro modo, parlano i Testimoni di Geova. Che sarebbero quindi esseri venuti dalle Stelle.
Le Piramidi sarebbero quindi legate a Civiltà Extraterrestri. E la loro composizione potrebbe suffragare questa ipotesi.
Questo sconvolgerebbe tutta la nostra idea di sviluppo tecnologico, dovendo ammettere tecnologie molto più avanzate di questa che stiamo vivendo quando si credeva che l'Uomo vivesse in piena preistoria. Ma anche questo “mettere in dubbio” è Spirito di Ricerca. Anche se le prove di tutto questo non sono certe, sono possibilità da tenere aperte.
E poi, in fondo, pensare di essere l'unica Civiltà intelligente di tutto l'Universo è almeno presuntuoso. Infatti, se nell'Universo (in questo, se poi ammettiamo l'esistenza, ipotizzata dalla Fisica Moderna, di Universi Paralleli, tutto quanto dico tra poco è moltiplicabile per un numero con moltissimi zeri!) vi sono miliardi di galassie come la nostra, e la nostra galassia ha, da sola, qualcosa come 150 milioni di stelle, e supponendo che, attorno ad ogni stella, orbitino una media di 5 pianeti (nel nostro Sistema Solare sono 9, ai quali si può forse aggiungere un decimo pianeta ora distrutto), otteniamo un numero davvero elevato, superiore a 1020. Se anche la probabilità che si sviluppi una vita intelligente fosse bassissima, meno di un miliardesimo (un miliardo è uguale a 109, quindi un miliardesimo è uguale a 10-9), supponiamo anche di 1000 miliardesimi(10-12), esisterebbero nell'Universo più di 108 civiltà intelligenti (cioè più di 100 milioni). Magari queste Civilità hanno trovato anche il modo di viaggiare nel Cosmo (cosa possibile se ammettiamo che l'Universo ha più di tre dimensioni. La cosa appare anche dagli Studi di Fisica Moderna, in base ai quali l'Universo avrebbe da 11 a 26 dimensioni – date da un'equazione detta “Equazione di Polyakov -”. In tal modo, è possibile anche viaggiare per discontinuità, i cosiddetti “whormholes” della Fisica Moderna, che presuppongono, ovviamente, un numero di dimensioni superiore a tre).
Quindi, tutto, secondo alcuni, anche i Profeti e le Divinità venerate da altri Popoli, potrebbero essere lette in chiave di Esseri provenienti da altri Mondi più evoluti.
Oggi queste Teorie prendono piede in sempre più persone.
Sono suggestive, lo ammetto. Io frequento l'attività di Associazione Saras (www.associazionesaras.it) la quale segue questo “Filone” di pensiero, relativo ad una lettura “Cosmologica” della Storia dell'Uomo.
Credo che sia molto bello leggere così. Ma anche cercare elementi di letture psicologiche, psicoanalitiche, e così via.

È comunque importante non leggere mai alla lettera, perché non è nello Spirito di chi ha tramandato questi Testi.
Qualsiasi interpretazione, anche particolare o stravagante, è meglio di una lettura letterale. Almeno, se non è attendibile, ci si diverte e si fa lavorare la mente per trovare risposte. E prima o poi queste risposte giungeranno.

Esodo ed uscita dall'Egitto

Per quanto riguarda l'uscita dall'Egitto, è interessante una lettura di tipo diverso, la quale sembra un po' troppo “banale” e poco ricca di spessore.
Il Mare potrebbe essere il simbolo di un ostacolo, ma ancora un simbolo di conoscenza. Passarlo, con l'aiuto di Dio, potrebbe essere un modo per dire che il nostro Dio interiore ci permette di uscire dai nostri limiti.
La Terra Promessa potrebbe essere lo Stato di Superconsapevolezza che l'Uomo cerca.
Il Vitello D'Oro potrebbe anche non essere un simbolo negativo. Come non lo è Caino ma Abele.
Il roveto sul Monte Sinai, poi, appare come simbolo esoterico, il fuoco che brucia il passato, ma anche il fuoco della conoscenza. Per dirlo alla Tibetana, il fuoco dello Sforzo Entusiastico. Mosè subisce una sorta di iniziazione sul Monte Sinai. Ma poi non entra nella Terra Promessa.
Quindi non raggiunge lo Stato di Supercoscienza di cui parlavo.
Ma se due è uno, come scrivevo, anche il faraone è parte di Mosè, e viceversa. Il Faraone rappresenta, parrebbe, Abele. Rappresenta ciò che tiene limitati, nella “Schiavitù” di visioni erronee.
Per questo occorre fuggire. Il fatto che il faraone sia stato consenziente significa che è sempre una parte di noi che ci limita. Significa che noi stessi ci imponiamo quei limiti che ci ostacolano. E che, dal loro superamento, può davvero nascere l'Uomo Nuovo, quell'Uomo Nuovo che tutti cerchiamo, ma che è da sempre in noi.
Come dice Osho (www.osho.com ; www.oshoamici.it), non occorre aggiungere nulla in noi: siamo già perfetti. Basta togliere tutte quelle sovrastrutture che derivano da vite e vite (come ho detto, sono reincarnazionista). L'Uomo Nuovo è togliere l'Egitto interiore che noj tutti abbiamo, per andare verso la nostra nuova consapevolezza.
Di questo modo di pensare, tuttavia, colpisce l'immagine di Dio. Talvolta liberatore, talvolta Superego e Censore. Solitamente, osservo, quando appare come Jahvè è censore e superego, mentre quando appare in modo diverso è colui che libera e salva.
Vi sono anche altre possibili interpretazioni, tra cui quelle psicanalitiche, che possono vedere in tutto questo una risoluzione di conflitti sessuali. Ma mi sembrano forzate.

In linea con quanto ho scritto sopra è quella di Conny Mendez, al Secolo Juana Maria de la Conception, di Caracas, fondatrice del Movimento Metafisico (www.metafisicaitalica.it ; www.metafisicasedecentral.com). Un Movimento che va a continuare tutta quella Tradizione di elementi che inizia con la Teosofia di Helena Blavatsky (www.teosofica.org), per continuare con la Scuola Arcana di Alice Bailey, giungendo al Movimento del Nuovo Pensiero di Emmet Fox ed al Ponte alla Libertà di Geraldine Innocente.
Questi Movimenti cercano un “Sincretismo Spirituale”, nel senso di unione di diverse Scuole Religiose, di ricerca di elementi comuni ed unificanti.
Tralascio qui la descrizione del Movimento Metafisico. Chi è interessato troverà anche in Rete materiale, e potrà partecipare anche agli incontri, ad offerta libera, che si tengono in diverse località dell'Italia, della Francia, del Belgio e della Svezia (forse anche della Germania), oltre che, naturalmente, in diversi Paesi Sudamericani, essendo il Movimento nato in Venezuela.
Conny Mendez vede nell'Egitto i limiti, gli ostacoli alla crescita di consapevolezza, e nell'uscita dall'Egitto la ripresa di quello che siamo.
Tutti questi Nuovi Movimenti, infatti, vedono nei limiti dell'Uomo soltanto dei limiti che la Mente si è imposta. La stessa Società Teosofica, tra i suoi scopi, ha: “Investigare le leggi inesplicate della Natura e i Poteri latenti dell'Uomo). Si parte dalla convinzione che l'Uomo abbia poteri ben più grandi di quelli che si crede abbia, che abbia doti davvero grandi. In Tibet, gli Esploratori che vi sono andati ancora nell''800, raccontano di persone che vivevano oltre 200 anni, che compivano molti km compiendo balzi di decine di metri e così via.
In termini Induisti (ma in generale Orientali) queste si chiamano “Siddhi”, termine che indica, più o meno, doti particolari.
Queste sono alla portata di tutti. Noi abbiamo queste possibilità.
Il Dio che compie i miracoli, in realtà, siamo noi, nel senso che l'Energia Divina è disponibile. Occorre solo raggiungerla e c'è per tutti!
L'Egitto è il limite, il mar Rosso è l'ostacolo ma anche la conoscenza (infatti, viene attraversato).
Il Deserto potrebbe essere una prova da superare, il vuoto che prelude alla pienezza. O, ragionando in termini Buddhisti, la “Vacuità”, quella che Osho chiama “emptiness” che può poi divenire “fulness” (pienezza). È il passaggio, che per alcuni non si realizza.
Il 40 è un numero di sicuro simbolico. Anche il Diluvio è durato 40 giorni e 40 notti. Ma sono tutti numeri simbolici. Come il sette (devi perdonare settanta volte sette, la creazione è avvenuta in sette giorni, am anche sette, come dicevo, sono le interpretazioni sovrapposte del Corano).
Il Deserto appare come una sorta di iniziazione, come sperimentare la Vacuità, per poi accedere alla Terra Promessa della Superconsapevolezza.

Conclusione

Ho provato ad interpretare. Aspetto ovviamente le vostre critiche ed i vostri commenti. Anche di obiezione. In fondo, l'obiezione porta crescita, mentre l'accordo su tutto e l'avere risposte preconfezionate non porta da nessuna parte.
Meglio il rischio di provare ad interpretare che la certezza di non farlo.
Può essere un'avventura, ma è bellissima.
In questo modo concepirei un vero “Studio Biblico”. E sinceramente, meglio in Gruppo che a domicilio. Vi è più possibilità di dialogo. Non vi sembra?

Un augurio perché anche voi possiate provare qualche interpretazione. L'aspetto! Ed un augurio perché il cammino di consapevolezza che avete intrapreso non finisca, ma continui verso nuove e bellissime mete!

Sergio.


25/10/2008 21:18
 
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Ciao Sergio,
determinate spiegazioni sono senz'altro carine, ma li ritengo un pò troppo "x-file" per i miei gusti.
Ho sempre avuto una mentalità scientifica e francamente tutta le storie riguardo ai simboli non mi convincono. Comunque provo a fare un paio di affermazioni in risposta a:


sarebbe possibile solo in una condizione di Terra piatta. Se la Terra è rotonda, come è, tutto ciò è impossibile. Basta visualizzare la Terra davanti, ed immaginarla piena d'acqua, per capire che questo non può avvenire.



Ammetto che molti aspetti del diluvio non trovano risposte (vedi i link pubblicati da Achille sul diluvio), ma almeno questo mi sento di dare risposta. Quando ero giovane e studente delle medie feci proprio questa obiezione e un fratello, promessa mancata (a causa della WTS) della fisica moderna. Mi fece un osservazione che mi lasciò a bocca aperta. Mi disse che ipotizzando 6000 metri di acqua, paragonata alle dimensioni della terra sono insignificanti. Mi mostrò un mappamondo (da 40 cm di diametro) e mi disse che quei 6 km d'acqua equivalevano allo strato di vernice trasparente sul mappamondo, quindi gestibile benissimo dalla gravità terrestre.

Un altro punto è una curiosità sulle piramidi e chiedo conferma a chi ne sa di più.


grafiti rupestri, datati 3500 a.C, vi erano già rappresentate le tre piramidi



Non mi risulta che esistano raffigurazioni di piramidi. Infatti mi vengono in mente teorie palaarcheologiche che mettono in dubbio che a costruirle siano stati gli egiziani. Proprio a fronte del fatto che non esistono geroglifici che parlano delle piramidi e al loro interno non ci sono scritte che ne attestino la paternità.

Saluti
Sergio

-..- -..- -..- -..- -..- -..- ecc.

"La matematica non è un opinione... 2+2=5... per valori estremamente alti di 2"
26/10/2008 00:15
 
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ti interessi di esoterismo soffiodipoesia?conosco gente che si interessava a saras...
26/10/2008 00:20
 
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il gruppo in questione si interessava di varei tematiche... erano in un gruppo qui al nord..
ma da quella che poteva essere un riunirsi e parlare di argomentazioni diverse , alla fin fine si è rivelato nel loro caso un tentativo di entrare in una forma di adorazione con tanto di pratiche religiose. oltre a questo la bibbia veniva usata solo quando faceva comodo. nel momento che la si voleva aprire ,non andava piu' bene.
fini' che lasciarono quel gruppo , eheh anche perche ' fu chiesto esplicitamente di non rientrarvi tipo i tdg perche' erano partendo da un'amica aveva creato sovversione e fermento all'interno delle loro sedute con gli articoli contrari a cio' che veniva spiegato.
nel tempo uscirono in buona parte.
a parte questo saras comunque in certi aspetti diceva cose aggiornate sulla situazione in giro. su quello non posso dire non itneressante.
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