Fa come fa lui. Quando ti da una risposta, digli che non ne sapevi niente e che non immaginavi che nella Bibbia ci fosse quello che lui ci ha trovato. Ma, senza dargli ragione, digli che ti informerai e approfondirai l'argomento per vedere se lui è davvero provvisto di "accurata conoscenza".
Fai così per tutto. Per ogni loro risposta non ammettere nulla ma ringrazia e dì che appofondirai. Poi vieni sul forum e diccelo. Troverai a volte una a volte una serie di risposte possibili.*
E quando l'anziano ritorna chiedigli che ti parli dell'ONU. Se ti dice che ancora non ha approfondito tu digli che neanche tu hai approfondito e che ripassi quando avrà approfondito.
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*Per esempio io, ai versetti circa il neanche salutare, gli direi:
"Bene, questa è la vostra interpretazione, ma io so che gli anziani invece possono, al fine di recuperare il soggetto, accostarlo e parlarci. Quindi l'interpretazione esclusivista che il Corpo Direttivo dà a questo passo è una sua interpretazione. O tutti o nessuno. E se il CD giustifica il privilegio degli anziani per parlare, basato sulla loro accurata conoscenza, io reclamo la mia libertà di fare altrettanto perché mi sento provvista di accurata conoscenza. Infatti sul senso da dare a questo versetto conosco varie altre ragionevoli ipotesi. (e se lui dice "Quali?" tu non gliele dire, digli che a te spetta fare le domande e a lui dare le risposte; non deve invertire i ruoli!).
Oppure:
"Grazie per questa segnalazione, ma come la mettiamo con la carità fraterna? non è anch'essa un dovere? e non è proprio il mostrare benevolenza anche a questi espulsi il modo migliore per riattirarli?
Oppure:
"D'accordo, questa è una interpretazione, che del resto conoscevo. Ma chi mi garantisce che è indovinata se voi interpreti della Bibbia non siete infallibili nel capirla?
Oppure:
"Ma dove sta scritto che ogni dissociato o disassociato rappresenti per ciò stesso un pericolo per la fede di coloro a cui egli parla? Se lui ha sbagliato, o dottrinalmente o per comportamento, è lui in difetto. E se volesse giustificare la sua presa di posizione certamente andrebbe incontro a un biasimo che lo svergognerebbe. O pensate davvero che noi del gregge siamo tutti così tonti e superficiali da subire le suggestioni degli apostati senza saper vedere dov'è il loro torto?
Oppure:
"E se quello che voi chiamate apostata non mi volesse parlare per niente ma regalarmi delle pubblicazioni dello Schiavo ove lui, mi indica da leggere pagine che io non avevo mai conosciuto, che ci sarebbe di male in questo? O forse pensate che nelle stesse pubblicazioni della Società vi sia del veleno e della falsità?
Oppure:
"Ma non potrebbe darsi che Paolo dette quel comando del non salutare solo a quella comunità a cui scriveva? Magari si trattava di soggetti apostati troppo pericolosi e persuasivi che potevano sviare altri. Chi ci garantisce che dando quel comando volesse farne una regola universale per ogni luogo e ogni tempo?
E stai attento prima di garantire, fratello anziano, perché solo chi può vantare di parlare con infallibilità può garantire!...
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est modus in rebus