Questa é sempre stata la musica per me. Adoravo cantare. Avevo una bella voce. Cantavo sempre in casa.
Vivo di musica: una radio in ogni camera, secondo gli spostamenti in casa...la musica mi segue. Lavoro in giardino: ascolto musica tramite il cellulare e le ‘orecchiette’. Passeggio da sola, la benefica camminata di 30 minuti al giorno? Ho il cellulare su ‘Radio’ che accompagno canticchiando.
Avrei voluto studiare canto. Ma essendo TdG non puoi permetterti di dedicare tempo alle tue passioni. Sei madre di famiglia, ti ci dedichi corpo e anima (sacrificando un lavoro ben rimunerato) hai giusto il tempo di soddisfare i bisogni di tutti, solo in seguito i propri.
E poi c’è la predicazione! È vero che ognuno puo dedicarvi il tempo che desidera. Ma se sei stata sensibilizzata ‘all’urgenza dei tempi’, alla ‘responsabilità della colpa del sangue’ dalle pubblicazioni, beh ci butti tutte le tue energie, fino a 40 ore al mese (Le avessi impiegate a lavorare per un’impresa qualsiasi mi ritroverei con una pensione, piccola ma utile).
Quando poi sono cominciate le cattiverie contro di noi da coloro che consideravamo fratelli, che ci hanno demolito psicologicamente e moralmente, ho cominciato a non cantare più. Nè in sala. Né in casa. Né quando ero sola. Lo spirito era troppo abbattuto.
Ora canto pochissimo, le corde vocali non esercitate non ce la fanno, stono e non mi riconosco più, ma la melodia la conosco, la seguo, la prevengo.
Adoro la musica. La musica sarà sempre un balsamo per la mia anima.