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Torre di Guardia 15/11/1977 e Disassociazone

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2008 19:10
03/09/2008 15:13
 
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Far dire alle scritture ciò che non dicono.
Questo post ha lo scopo di far riflettere tutti quei TdG, che in anonimato leggono su questo forum, mostrando loro come le scritture vengano mal interpretate per sostenere le direttive della WTS.

Vi sono alcuni Testimoni di Geova, che per giustificare certi argomenti della WTS, fanno riferimento a vecchie pubblicazioni, dando a chi legge, una errata visione dell’argomento.

Alcuni hanno citato la Torre di Guardia del 15/11/1977, per addolcire l’argomento dell’ostracismo verso coloro che abbandonano l’organizzazione. Prendiamo in esame questa rivista e analizziamo se le cose stanno veramente cosi, oppure se la verità è diversa.

In relazione ai casi di “ Disassociazione/Dissociazione”, il pensiero della Società riportato è questo: “15/11/1977:
"Nel corso degli anni il popolo di Geova ha compreso sempre più chiaramente il provvedimento della disassociazione. Non solo sono state date istruzioni particolareggiate, ma si è compreso sempre meglio che bisogna esercitare sapienza e amore, oltre che giustizia. Hanno visto la necessità di mostrare misericordia a chi è veramente pentito, e di considerare le circostanze attenuanti e qualsiasi evidenza di sincero dolore. In anni molto recenti è stato pure indicato che c’è differenza tra il comportamento che i cristiani dovrebbero tenere verso un ben noto peccatore o un pericoloso apostata e verso uno che è considerato come “un uomo delle nazioni”, a cui si può usare la comune cortesia del saluto. — Matt. 18:17; 2 Giov. 9, 10".

Si converrà che le scritture siano la base del cristianesimo, e che quindi il cristiano deve essere Giudicato in base ad esse, e non in base ad altre valutazioni extra bibliche.
Possiamo esaminare i tre casi che riporta la rivista, ossia, Un Noto Peccatore; Un Pericoloso Apostata; Uno Considerato come” Uomo delle Nazioni”.

Matteo 18:17 dice: “Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano”. Come si evince dalla scrittura, ma leggendo il contesto, versetti 15, 16 si comprende che il cristiano accusato lo era per comportamenti verso altri fratelli cristiani, non per questioni di fede, quindi a lui si applica giustamente la scrittura sopra citata, ma non si applica quella di 2Giovanni 9,10.
Essendo costui portato dinanzi all’assemblea, egli diventa un “noto peccatore”, e l’atteggiamento della comunità verso di lui era come quello verso i pagani e gli esattori di tasse, stava dicendo Gesù che tutti i cristiani “ Dovevano” trattarlo come pagani o esattori di tasse?, più ragionevolmente stava dicendo che il peccatore non faceva più parte della fratellanza cristiana, ma almeno in questo caso non c’è nulla che indichi un divieto di saluto, è evidente che non vi sarà più una comunione di fede.

Che dire di un Pericoloso Apostata?, è bene leggere il contesto di 2 Giov. 6, 7,8,9,10,11.

Esso dice: “6 E in questo sta l'amore: nel camminare secondo i suoi comandamenti. Questo è il comandamento che avete appreso fin dal principio; camminate in esso.
7 Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l'anticristo! 8 Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena. 9 Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; 11 poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse”.

1 Giovanni 2: 22 “Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l'anticristo, che nega il Padre e il Figlio”.

1 Giovanni 2; 18 “Ragazzi, è l'ultima ora.Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l'ultima ora”.

Come si evince dalle scritture, l’Apostata è colui che rinnega la venuta del Cristo, rifiuta il valore del suo sacrificio, rinnega che Gesù sia il Cristo, l’Apostata è tale riguardo alle fondamenta del cristianesimo, non, alla non condivisione di direttive e pseudo dottrine di qualsivoglia organizzazione.

A costoro è vietato persino il saluto, e tale disciplina è giusta.
Passiamo al terzo caso, di una persona che non rientra nei due esempi.
Qualsiasi organizzazione religiosa ha le sue dottrine, le sue regole, si presume che le medesime abbiano le radici nelle fondamenta cristiane e che non debbano prevaricarle per nessun motivo.

Prendiamo una persona associata all’organizzazione dei Testimoni di Geova, si potrebbero citare altre organizzazione religiose, ma per quel che ne so è l’unica che applica l’Ostracismo in maniera più ferrea, questa persona ha fatto del cristianesimo la propria vita, cerca di vivere in armonia con le scritture, ma ad un certo momento non condivide più le direttive della sua organizzazione, decide di lasciarla, come viene considerato dalla sua comunità?.

E’ egli “ Un Noto Peccatore”, per cui può essere applicata la scrittura di Matteo 18; 17?, non può essere applicata tale scrittura perché Non è un noto peccatore.

E’ forse egli un “ Pericoloso Apostata”, per cui può essere applicata la scrittura di 2 Giov; 9,10 ?.
Egli ha fede nel sacrificio di Cristo, riconosce che Gesù è il Cristo, degli insegnamenti
Cristiani ha fatto il fulcro della sua vita, non è un“ Anticristo”.
Non opera contro la sua ex organizzazione, e allora come dovrebbe essere considerato?, secondo l’articolo della torre di guardia, “come uno delle nazioni”, a cui si può rivolgere il saluto.

Ma è veramente come dice l’articolo?, in tutta onestà NO, qualsiasi persona che si dissocia dall’organizzazione viene marchiata come “ Apostata”, indipendentemente dalla sua condotta, buona o cattiva che sia, non ho mai ascoltato un annuncio di disassociazione/dissociazione, che fosse seguita dalla frase “ Tal dei Tali è considerato come una persona delle nazioni”, ma sempre “ Tal dei Tali è stato disassociato per condotta che non si addice al cristiano”, accorciando la formula in “ Tal dei Tali non è più un testimone di Geova”.

L’articolo citato all’inizio è sia fuorviante, poiché fa sembrare una organizzazione che tiene conto della condotta del suo adepto, e che le misure disciplinari tengano in considerazione questo aspetto, sia di una errata applicazione delle scritture, in quanto le medesime hanno relazione con la fede nel Cristo,nel riconoscimento del suo sacrificio, e nella Grazia di Dio. e non in una organizzazione, la cui struttura di direttive, e le sue dottrine sono dì interpretazione umana.

La WTS ribadisce con forza come devono comportarsi gli associati verso colui che viene espulso, annullando di fatto la Torre di Guardia del 15/11/1977, direttive dall’aspetto più morbito.

KM Agosto 2002.
“ 2 Come trattare chi è stato espulso: La Parola di Dio comanda ai cristiani di non stare in compagnia di chi è stato espulso dalla congregazione: “[Cessate] di mischiarvi in compagnia di qualcuno chiamato fratello che è fornicatore o avido o idolatra o oltraggiatore o ubriacone o rapace, non mangiando nemmeno con un tal uomo. . . . Rimuovete l’uomo malvagio di fra voi”. (1 Cor. 5:11, 13) Anche le parole di Gesù riportate in Matteo 18:17 hanno relazione con l’argomento: “[Chi viene espulso] ti sia proprio come un uomo delle nazioni e come un esattore di tasse”. Gli ascoltatori di Gesù sapevano bene che a quel tempo gli ebrei non fraternizzavano con i gentili ed evitavano gli esattori di tasse considerandoli dei reietti. Pertanto, Gesù stava insegnando ai suoi seguaci a non stare in compagnia di chi era stato espulso. — Vedi La Torre di Guardia del 1° gennaio 1982, pagine 18-20”.
Se una persona non rientra in 1 Cor. 5:11,13, perché Applicargli questa scrittura?.
E’ vero che gli Ebrei non fraternizzavano con i gentili ed esattori di tasse, non per questo era vietato loro, il saluto, un conto stare in compagnia, altro conto è il saluto, come espressione di educazione e civiltà.

Ancora una male interpretazioni delle scritture, sempre KM riporta.
“3 Questo significa che i cristiani leali non intrattengono rapporti di natura spirituale con coloro che sono stati espulsi dalla congregazione. Ma c’è dell’altro. La Parola di Dio dice: “Non mangiando nemmeno con un tal uomo”. (1 Cor. 5:11) Pertanto evitiamo anche di avere contatti sociali con chi è stato espulso. Questo significa che non staremo con lui né in occasioni come picnic, feste e partite di pallone né per andare in un centro commerciale, a teatro o a mangiare a casa o al ristorante”.

Ammesso che bisogna evitare tutte queste attività spirituali, riguardo a quelle sociali ( qui ci sarebbe da fare un distinguo, ad esempio: “ che dire se per motivi di lavoro necessita andare al ristorante, o altro?”), ammesso di non dover partecipare a nessuna attività, non mi pare che salutare faccia parte di stare in compagnia.

Ancora KM storce le scrittore, infatti dice.
“4 Che dire del parlare a un disassociato? Sebbene la Bibbia non menzioni ogni possibile situazione, 2 Giovanni 10 ci aiuta a capire qual è il punto di vista di Geova: “Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto”. A questo riguardo, La Torre di Guardia del 1° gennaio 1982, pagina 25, dice: “Un semplice saluto può essere il primo passo che porta a una conversazione e forse anche a un’amicizia. Vorremmo fare questo primo passo con un disassociato?”.

Quindi il saluto è in relazione ad un’azione, quale era questa azione per cui non si doveva neanche salutare?, era il non riconoscere Gesù come Cristo, non credere nel suo sacrificio, non credere che Egli si è fatto uomo per la nostra salvezza, questo è il motivo per cui si evitava di salutarlo, se una persona non rientra in questa scrittura, allora possiamo salutarla? ma come al solito si applica la scrittura dove occorre per punire chi dissente dalle direttive.

Ci sarebbero altri aspetti, ma per il momento mi fermo qui.
Citare riviste come quella trattata, dando l’impressione di una direttiva più morbida, quando si conosce molto bene le più recenti disposizione, è una “ Scorrettezza Intellettuale”, poiché con tali azioni si giustifica un comportamento Antiscritturale della propria organizzazione, si perde la propria dignità, la credibilità dagli altri, e la stima di se stessi.

Franco

03/09/2008 15:21
 
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Interessantisismo Franco
03/09/2008 15:38
 
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Ottima riflessione franco!  [SM=x570864]

Mi trovo d'accordo praticamente su tutto ed è quello che ho sempre pensato anche prima di essere stato disassociato!

C'è una bella differenza tra salutare e stare in compagnia!!

Forse in alcuni casi ma dico "forse" è comprensibile la disassociazione ma il saluto è sinonimo di civiltà.....quella che la WTS impone di ai suoi seguaci di non avere.

A me personalmente in passato è capitato di non rivolgere il saluto ad un disassociato (e forse anche a molti di voi) e in quel momento mi si arrovigliava lo stomaco!

Cavolo mi sentivo in colpa io! (in effetti dovevo esserlo)

Non ho mai accettato questa cosa e ora anche se riassociato me ne frego e saluto! (credo che faccia piacere)

[SM=g1543902]  a tutti i non più TdG!! [SM=g1558696]
...................................................................................
Da un grande potere derivano grandi responsabilità. [...Lo zio di Spiderman]
03/09/2008 16:55
 
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Branco di apostati ,capito ?? [SM=g1543794]
03/09/2008 17:41
 
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bravo franco questo è uno di quei post che vorrei leggere tutti i giorni, voi che siete stati tdg dovete essere d'aiuto a chi sta per diventare tdg e a chi lo è gia . saluti g.luca
03/09/2008 19:10
 
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Quoto al 100% ciò che hai postato Franco, era da un pò che riflettevo sul contenuto di quella wt del 77 che i tdg on line amano tanto sventolare in faccia ai lettori internettiani perchè le cose non stanno proprio come LORO vogliono far credere e tu l'hai dimostrato egragiamente!

Condivido quindi al 100 soprattutto queste tue parole:

"Ma è veramente come dice l’articolo?, in tutta onestà NO, qualsiasi persona che si dissocia dall’organizzazione viene marchiata come “ Apostata”, indipendentemente dalla sua condotta, buona o cattiva che sia, non ho mai ascoltato un annuncio di disassociazione/dissociazione, che fosse seguita dalla frase “ Tal dei Tali è considerato come una persona delle nazioni”, ma sempre “ Tal dei Tali è stato disassociato per condotta che non si addice al cristiano”, accorciando la formula in “ Tal dei Tali non è più un testimone di Geova”.

L’articolo citato all’inizio è sia fuorviante, poiché fa sembrare una organizzazione che tiene conto della condotta del suo adepto, e che le misure disciplinari tengano in considerazione questo aspetto, sia di una errata applicazione delle scritture, in quanto le medesime hanno relazione con la fede nel Cristo,nel riconoscimento del suo sacrificio, e nella Grazia di Dio. e non in una organizzazione, la cui struttura di direttive, e le sue dottrine sono dì interpretazione umana.

La WTS ribadisce con forza come devono comportarsi gli associati verso colui che viene espulso, annullando di fatto la Torre di Guardia del 15/11/1977, direttive dall’aspetto più morbito."


e anche:


"Citare riviste come quella trattata, dando l’impressione di una direttiva più morbida, quando si conosce molto bene le più recenti disposizione, è una “ Scorrettezza Intellettuale”, poiché con tali azioni si giustifica un comportamento Antiscritturale della propria organizzazione, si perde la propria dignità, la credibilità dagli altri, e la stima di se stessi."


Un caro saluto da Ely

Ci sentiamo in conferenza su Skype stasera, a dopo..

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"Poca scienza allontana da Dio, ma molta scienza riconduce a Lui". (Louis Pasteur)




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