Revenge., 13/08/2008 22.12:
Quando un TdG chiede ai medici che al proprio figlio non venga somministrato del sangue, non sta decidendo "la morte" del figlio, sta solo chiedendo che gli venga eseguita una terapia alternativa.
Grazie a Dio oggi esistono diversi centri ospedalieri in cui si effettuano interventi chirurgici senza l'uso del sangue, anche in Italia ce ne sono diversi (per fare un esempio, il reparto neurochirurgia dell'ospedale San Bortolo di Vicenza). Quindi il genitore TdG si rivolgerà ad un medico o ad una struttura ospedaliera in cui per prassi non viene somministrato del sangue, in quanto attrezzati a tal proposito. In questo modo viene rispettata la fede del paziente senza correre degli inutili rischi.
Questa è la situazione ideale. In pratica accade molto spesso che non vi siano terapie alternative o che vi siano situazioni di emergenza tali che per salvare la vita del bambino è necessario che i giudici tolgano la patria potestà e che che le trasfusioni vengano effettuate nonostante il parere contrario dei genitori.
Ecco alcune notizie di cronaca segnalate recentemente in questo forum:
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7671275
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7651769
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4597130
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7500405
Anche il seguente episodio, accaduto in Italia, dimostra come in molti casi non vi sia altro da fare che ricorrere alle trasfusioni di sangue, e i genitori TdG
si aspettano che queste vengano imposte, nonostante la "loro" volontà contraria:
www.infotdgeova.it/sangue/bimbo.php
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 14/08/2008 05:56]