Però resto dell'idea che comunque il vangelo lasci spazio ad interpretazioni, perchè ci si trova a dover dire: "evidentemente Gesù intendeva dire...probabilmente Gesù voleva intendere..." sono sempre supposizioni nostre che non trovano riscontro diretto nelle parole di Gesù.
Ogni testo scritto, come già aveva intuito Platone, lascia spazio a più di una intepretazione (per ironia della sorte, sapessi quante intepretazioni diverse sono state date degli stessi testi di Platone!). Ecco perché il Cristianesimo non è (a differenza di quanto credono i protestanti) una religione del libro, ma una religione della Parola. Il Cristianesimo è la religione fondata sulla/dalla Parola di Dio incarnata, dapprima in Cristo e, successivamente, nella Chiesa che di Cristo è il corpo mistico.
Mi rendo comunque conto che è un po' difficile questo da afferrare per chi sia stato educato a pensare alla Bibbia come l'infallibile manuale d'istruzioni per scamparla ad Armaghedòn... sic...
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)