Si, capisco, ma alla fine comunque si accetta che un essere umano giudichi un'altro essere umano. Se poi la comunità accetta che sia espulso per un brindisi, che differenza fa...
Comunque i tdg non sbagliano a farlo, se poi lo fanno per motivi banali, se si deve giudicare il singolo per il benessere della comunità, non possiamo poi fare critica alla disassociazione.
O no?
Ogni comunità si deve dotare di strumenti atti a proteggere se stessa ed i suoi membri dai singoli individui e dalle altre comunità. Nelle comunità statuali questi compiti sono assegnati, il primo, alla polizia ed alla magistratura e, il secondo, all’esercito. E’ perfettamente legittimo che una comunità religiosa espella chi non è degno di appartenervi (ogni Chiesa, infatti, possiede l’istituto della scomunica), la differenza che passa tra una normale Chiesa e la WTS sta, in primo luogo, dei motivi per cui uno può essere espulso (che possono essere anche piuttosto "banali") e, in secondo luogo, per l’atteggiamento che coloro che rimangono nell’organizzazione sono tenuti ad avere verso coloro che sono stati espulsi (per intenderci, nessuna Chiesa della Cristianità attua l’ostracismo, se non in casi assolutamente eccezionali). E’ un po’, per intenderci, la differenza che passa tra una democrazia ed una dittatura militare. Anche in uno stato democratico, infatti, si può finire in galera, ma bisogna aver commesso qualche crimine grave per essere condannato, mentre in una dittatura militare basta niente per finire in galera (anche aver espresso una semplice opinione), ed in più, in un regime democratico, ogni cittadino che è punito per un reato vede comunque rispettati i suoi diritti fondamentali, lì dove un prigioniero, in un regime dittatoriale, può essere invece sottoposto ad ogni genere di maltrattamento.
[Modificato da Trianello 18/07/2008 09:54]
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)