15/07/2008 16:14 |
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Hai detto bene....
"Sono cmq d'accordo che nessun uomo dovrebbe permettersi di dire chi si trova nella grazia di Dio e chi no.
La cc però ha delle regole a cui lei se vuole essere coerente si deve attenere.
Se quelle regole siano giuste oppure no è un'altro fatto, ma se io faccio parte della chiesa rispetto quelle regole senza mormorare oppure mi cerco un'altra comunità."
La prima frase che ti ho sottolineato, ti mostra appunto che OGNI confessione religiosa tende INVECE a oltrepassare questo confine!
E' appunto la dirigenza di tale confessione che determina cosa Dio accetta e NON accetta, arrocandosi il diritto di comunicarlo in Sua vece definendosi in qualche maniera, il canale di Dio!
La seconda frase, ha poi centrato il punto!
Quando io ero tdg, non ero a "conoscenza" nel profondo significato della sua etimologia espressiva. Conoscevo "APPROSIMATIVAMENTE" le regole e regolette geoviste, e ho potuto conoscerle e toccarle con mano solo quando mi ci sono trovato coinvolto!
Stessa cosa nella chiesa cattolica! Tu lo conosci il codice canonico?
Io ne ho sentito parlare e l'ho visto e sfogliato, solo quando mi sono interessato riguardo la chiesa! Prima non ne sapevo nulla!
Come posso sottostare a delle regole di cui non conosco nemmeno l'esistenza? Pensi che la maggior parte dei cattolici sia diversa da me che non conoscono NEMMENO LA BIBBIA? Cara Veronica, tu puoi dire di essere profondamente a conoscenza di tutte le regole e regolette, nonchè codici regolamentari della tua confessione religiosa?
Sei mai stata oggetto di discipline di tale tua fede?
Solo allora potrai esprimere un giudizio di parte!
In ultimo, un defunto è e rimane un defunto. Qui non si sta parlando di un pedofilo, o di Hitler.
Che peccati poteva avere un divorziato? Andiamo, non esageriamo e non esasperiamo la semplice e normale esistenza di un povero cristo!
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