"Dopo due giorni ci ridarà la vita e il
terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla sua presenza" (Osea 6,2)
"Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce
tre giorni e tre notti... E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull'asciutto. (Giona 2, 1-11)
Il terzo giorno dopo l'arrivo dei figli di Israele nel deserto, viene donata loro la Torah, fonte di vita:
"...e si tengano pronti per il
terzo giorno, perché nel terzo giorno il Signore scenderà sul monte Sinai alla vista di tutto il popolo".(Esodo 19,11)
"Appunto al
terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni, lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di tromba: tutto il popolo che era nell'accampamento fu scosso da tremore". (Esodo 19,16)
C.E.I./Gerusalemme
Il "terzo giorno" per la tradizione ebraica quello della resurrezione, del dono della vita, e quello in cui si risolve una situazione critica, se non disperata.
Il terzo giorno è il giorno della manifestazione della salvezza. Il tema della resurrezione il terzo giorno, è ben noto presso la tradizione rabbinica antica:"Mai il Santo, benedetto egli sia, lascia i giusti nell'angoscia per tre giorni" (Genesi Rabbah 91,7 su Genesi 42,18). Su queste premesse le costanti rielaborazioni e varianti sul tema. Che un movimento giudaico dell'epoca potesse cercare conferma ed appoggio alle sue speranze, attingendo da tali concezioni mi pare più che plausibile.
Cmq sia, è bene la ricerca vada avanti, al riparo da quegli eccessi sensazionalistici ( o polemici) usati dalla stampa che non giovano a nessuno.
[Modificato da Topsy 09/07/2008 03:41]