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Chi mangia questo pane vivrà in eterno

Ultimo Aggiornamento: 25/05/2008 16:27
25/05/2008 11:57
 
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Non so se l'argomento sia già stato trattato, e in tal caso mi scuso, ma vorrei sapere cosa dicono i testimoni (forse se qualche ex tdg ha dei ricordi al riguardo sarebbe utile) e le altre confessioni Cristiane protestanti riguardo al passo del vangelo sotto riportato (giovanni cap. 6), collegandolo al famoso passo dell'ultima cena quando Gesù disse: "questo è il mio corpo..." e "questo è il mio sangue..." dove i tdg traducono il verbo "essere" con "significa". Come lo collegano al passo sotto riportato? Anche perchè ho verificato che anche nelle TNM la traduzione è simile a quella CEI (riportata).
Quindi se qualche tdg dovesse chiedere lumi agli anziani o alla Betel cosa risponderebbero?



35 Gesù rispose: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete....41 Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: "Io sono il pane disceso dal cielo". 42 E dicevano: "Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?"....48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo". 52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: "Come può costui darci la sua carne da mangiare?". 53 Gesù disse: "In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell`uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell`ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58 Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno".


"Chi mangia questo pane vivrà in eterno". Sinceramente la loro dottrina dei 144000 che vivranno in eterno in cielo (quelli che alla commemorazione assumono i "simboli" del pane e del vino) e delle altre pecorelle che vivranno in eterno sulla terra (ma non mangiano nè bevono alla commemorazione) mi sembra in contrasto con il passo che ho segnalato!
25/05/2008 12:02
 
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Appunto vivranno in eterno solo in 144.000, non è un controsenso?
25/05/2008 12:09
 
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re
Ma Gesù dice anche :prendete e mangiatene "tutti",quindi il pane della vita non è solo per i 144.000 o solo esclusività di "unti",Gesù lo offre a tutti!
Grazia [SM=x570865]
25/05/2008 12:17
 
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Solo per i 144mila?
Purtroppo, caro Country, anche in questo passo così esplicito, i tdg arzigogolando, riescono a far credere che il passo si applichi SOLO ai 144000!

Approfondendo il duro lavoro che le varie traduzioni hanno subito nel tempo, mi rendo sempre più conto che è davvero difficile, se non impossibile, avvicinarsi ai testi sacri, e tradurli con perfetta imparzialità!

Come ti ho già detto... Bibbia tradotta, bibbia tradita!

Chi ce lo dice a noi, che anche i più sinceri traduttori moderni e non solo, non siano stati influenzati ad usare certi termini, anzichè altri, sempre e comunque, per poter supportare le loro dottrine?

Ripeto, sia sinceramente che inconsciamente!


Forse, credere semplicemente in Dio, senza farsi troppi dogmi o regole canoniche, non è poi così escluso che sia a Lui accettevole, non ti pare? Ovviamente, non dimentichiamo che non tutti hanno la bibbia! Non tutti possono leggerla per svariati motivi! Non tutti hanno la benchè minima conoscenza per poterla capire, ecc. ecc!

Non me ne volere se ti contraddico. Lo faccio in tutta sincerità!
[Modificato da Sonnyp 25/05/2008 12:20]
25/05/2008 14:16
 
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Re: Solo per i 144mila?
Ops, mi sa che dovevo venire qua.... E mi sa che hai cliccato 2 volte.... [SM=g27829] [SM=x570872] [SM=g27823]
Le cose che si vedono sono per un tempo
ma quelle che non si vedono sono eterne - 2Corinzi 4:18


25/05/2008 15:31
 
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da countrydancer:

"Chi mangia questo pane vivrà in eterno". Sinceramente la loro dottrina dei 144000 che vivranno in eterno in cielo (quelli che alla commemorazione assumono i "simboli" del pane e del vino) e delle altre pecorelle che vivranno in eterno sulla terra (ma non mangiano nè bevono alla commemorazione) mi sembra in contrasto con il passo che ho segnalato

Vado a memoria e quindi potrei anche sbagliarmi, ma il CD sostiene che il "dialogo" avviene fra Geova e il canale da lui scelto, ovvero gli Unti che sono gli unici ad avere la prospettiva della vita in cielo e che regneranno unitamente al Cristo. Ne consegue che grazie a loro anche le "altre pecore" potranno avere la prospettiva di vita eterna terrena.

Insomma, a motivo dell'errore adamico, i principali destinatari del mesaggio biblico sono gli Unti - "promossi in serie A" - seguiti dalle altre pecore collocate in "serie B".







Il tempo è un grande maestro. Peccato che uccida tutti i suoi allievi. (H. Berlioz)
25/05/2008 15:40
 
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scusatemi , ma questi versi non intendono la comunione con Cristo?se si salveranno solo quelli che fanno parte dei 144000, gli altri tdg ne sono a conoscenza?(che predicano a fare?)i tdg fedeli non si domandano perche, dato che non possono mangiare il pane ,non vivranno in eterno? [SM=x570876]


un altro versetto che fa pensare è quello dei 1 corinzi 10,16: il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
nella versione della tnm la parola "comunione" viene cambiata con "partecipare"
[SM=x570892] [SM=x570865]
--------------------------------------------------
AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
25/05/2008 16:16
 
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Da notare che secondo gli ultimi "intendimenti" del CD, le parole di Gesù in Giov. 6 non sono da riferirsi all'istituzione della Cena del Signore o eucaristia.
Notate infatti cosa si legge nell'ultima edizione del libro "Ragioniamo" (grassetto mio):
-----------------------
*** rs p. 72 - p. 73 Commemorazione (Pasto Serale del Signore) ***

Giovanni 6:53, 54 indica forse che solo quelli che prendono gli emblemi riceveranno la vita eterna?

Giov. 6:53, 54: “Gesù disse loro: ‘Verissimamente vi dico: Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. Chi si nutre della mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno’”.

Il mangiare e bere di cui parlava erano ovviamente da intendersi in senso figurato; in caso contrario si sarebbe trattato di una violazione della legge di Dio. (Gen. 9:4; Atti 15:28, 29) È però il caso di notare che l’affermazione di Gesù in Giovanni 6:53, 54 non fu fatta in relazione all’istituzione del Pasto Serale del Signore. Nessuno degli ascoltatori aveva la minima idea di una celebrazione in cui si sarebbero usati pane e vino per rappresentare la carne e il sangue di Cristo. Questa celebrazione non fu istituita che circa un anno dopo, e l’apostolo Giovanni comincia a descrivere il Pasto Serale del Signore oltre sette capitoli dopo (in Giovanni 14) nel Vangelo che porta il suo nome.
-----------------------

Nel 1985 (e negli anni precedenti) invece le parole di Gesù erano da mettere chiaramente in relazione con il "Pasto Serale" o Commemorazione:

«(Il mangiare e bere di cui parlava erano ovviamente da intendersi in senso simbolico, come al Pasto serale del Signore, altrimenti si sarebbe violata la legge di Dio che vieta di mangiare il sangue. Vedi Genesi 9:4; Atti 15:28, 29). Si noti che coloro che prendono il pane ed il vino emblematici [alla commemorazione]...». ("Ragioniamo", ediz. 1985, pagg. 72, 73).

Si noti anche come le parole di Gesù venivano messe in relazione all'istituzione del "Pasto Serale del Signore" nella Torre di Guardia del 15/3/1979, in netta contraddizione con quanto si scrisse successivamente (il grassetto è aggiunto):

«Bevendo il calice ... secondo le parole di Gesù gli apostoli fedeli bevevano simbolicamente sangue, il sangue di Gesù. ... questo pensiero non parve loro ripugnante. ... Gesù li aveva preparati a ciò con quello che aveva detto loro in una precedente occasione. Era poco prima della Pasqua del 32 E.V., il giorno dopo aver sfamato miracolosamente una moltitudine di ascoltatori moltiplicando alcuni pani e pesci. (Giov. 6:4) L'apostolo Giovanni ci dice: "Rispondendo, Gesù disse loro: '... Io sono il pane vivo che scesi dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà per sempre; e infatti il pane che darò è la mia carne a favore della vita del mondo'. "I Giudei contendevano perciò fra loro dicendo: 'Come può quest'uomo darci da mangiare la sua carne?' Quindi Gesù disse loro: 'Verissimamente vi dico: Se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. Chi si nutre della mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno; poiché la mia carne è vero cibo, e il mio sangue è vera bevanda. [...] Quindi nella conversazione riportata in Giovanni 6:52-65 Gesù [parlava] dei credenti che avrebbe introdotti nel nuovo patto. (Ger. 31:31-34; Riv. 20:4-6) Questi sarebbero diventati israeliti spirituali. Perciò, nell'istituire il "pasto serale del Signore", Gesù disse agli apostoli israeliti: "Questo calice significa il nuovo patto in virtù del mio sangue, che sarà versato in vostro favore". (Luca 22:20; 1 Cor. 11:20, 25) O, secondo Matteo 26:27, 28: "Bevetene, voi tutti; poiché questo significa il mio 'sangue del patto', che dev'essere sparso a favore di molti per il perdono dei peccati". Gli 11 apostoli fedeli che presero il pane non lievitato e il calice di vino dalle mani di Gesù in quella sera di Pasqua del 33 E.V. furono introdotti nel nuovo patto il giorno di Pentecoste, il cinquantaduesimo giorno dopo la Pasqua».

Questo è un altro chiaro esempio di come si possano adattare le Scritture a quelle che sono le mutevoli opinioni del Corpo Direttivo.
Si veda anche www.infotdgeova.it/storia/cena.php

Achille
25/05/2008 16:27
 
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WT:"altrimenti si sarebbe violata la legge di Dio che vieta di mangiare il sangue."

e secondo la WT perchè mai i discepoli si scandalizzarono e molti lo abbandonarono per questo discorso?
se Gesù parlava di simbolo, allora o lui non sa spiegarsi o i discepoli sono un pò scemotti ad averlo frainteso.
Gesù non retrocede nel suo discorso ed è disposto anche all'abbandono dei 12 Apostoli:

Gv 6:60 Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?».
66 Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
67 Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?».






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



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