=Maripak, 22/05/2008 19.27]
se a un fratello dovesse capitare un’eventualità del genere, di doversi difendere e arrivare a uccidere un aggressore che minacciava la sua vita o quella di un familiare, potrebbe pure andare in galera, perché la “giustizia umana” punirebbe così l’assassino, pur essendo una vittima che accidentalmente è arrivata a uccidere pur di difendersi, ma per i Testimoni di Geova rimarrebbe un bravo fratello e, tornato a casa dalla detenzione, sarebbe sicuramente accolto e confortato dell’accaduto.
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere a questo riguardo.
Grazie, Maripak
Se una persona uccide, perchè qualcuno minaccia la sua vita, o quella di un familiare non va in galera secondo il principio di
legittima difesa.
Art.52 del codice penale: "Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa".
E mi sembra più che giusto che la persona in questione se tdG, rimanga un bravo fratello e sia confortato dagli altri.
A te no?
[Modificato da Francesca Galvani 22/05/2008 20:00]