Non sono d'accordo, non può esserci limite alla libertà d'espressione.
Qui non si stava discorrendo del diritto di parlare, ma del diritto di “urlare”. E’ il diritto di “urlare” che non esiste.
Ognuno di noi ha un tempo limitato da spendere su questa terra ed è quindi necessario che lo spenda nel modo più costruttivo possibile. Onestamente, ritengo in tutti i sensi un modo assai stupido (perché trattasi di attività non costruttiva) trascorrere il tempo in estenuanti scambi di opinioni in cui non si fa che dire sempre le stesse cose, senza che il dialogo abbia un minimo di progressione. Ognuno di noi ha il diritto di interrompere questo tipo “dialogo” tra sordi. Capita, però, che taluni, a volte, non rispettino la scelta degli altri di non starli più a sentire, così, per reclamare un’attenzione che a questo punto gli è più dovuta, cominciano ad “urlare” i propri argomenti (nel caso del Forum, ad esempio, aprendo conversazioni parallele dall’identico contenuto e “uppando” vecchie discussioni senza aggiungere nulla di realmente nuovo a quanto qui era già stato detto). A questo punto, è compito dell’autorità intervenire per fermare il chiasso.
Chi teme le opinioni altrui è perché vacilla con le proprie.
Questo è il caso della WTS, ma non del nostro Forum. Qui nessuno “teme” quanto gli altri hanno da dire, perché non c’è una posizione ufficiale da difendere anche sapendo che questa è indifendibile. Qui non si tratta di chiudere conversazioni perché si ha paura dei frutti che queste potranno maturare, ma di chiuderle perché ci si rende conto che queste non danno proprio più alcun frutto, si tratta di tagliare le piante sterili per lasciare più spazio a quelle che sterili non sono affatto. Detto in termini internettiani, si tratta di eliminare lo spam e di censurare gli uppatori impertinenti.
Dammi retta, le idee non fanno male
Beh… su questo punto, visto che stai parlando con uno che proprio dello studio delle idee altrui ha fatto la sua attività prediletta (e che per inciso si è preso una laurea in Antropologia ed una in Filosofia), sfondi una porta aperta.
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)