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"La fregatura dei testimoni"

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2008 06:40
18/04/2008 06:13
 
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Brano tratto dal film "Donne sull'orlo di una crisi di nervi"

18/04/2008 10:53
 
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Terribile!

e dire che fino a poco tempo fa me ne sarei gratificata anche se detto in quel modo non dà per niente una buona impressione,

"ma almento si dà testimonianza che i TdG non mentono!"

Questo sarebbe stato il mio pensiero!

Ma ora... Bleah!!! [SM=x570874] [SM=x570874]

Per non parlare della canzoncina finale!!!!! [SM=g1543783]

[SM=g1543902] [SM=g1543902]

18/04/2008 20:00
 
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La fregatura..

Imbranata...e fiera di esserlo. Ma fà si brutta impressione guardandola con i nostri occhi di oggi.

Ma anche ieri, quando ero TdG non credo avrei risposto così stupidamente, a rischio poi di farmi cogliere in fallo una volta o l'altra (chi é perfetto scagli....). Né, francamente avrei sbandierato in quel modo che 'sono Testimone di Geova e dico tutta la verità'.

Purtroppo sempre improntati di orgoglio e arroganza! [SM=x570869]
........................
"Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni altrettanto comode che, l'una come l'altra, ci dispensano dal riflettere"
Henri Poincaré




Claudia
23/04/2008 19:05
 
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E’ vero! State pur certi che se a qualcuno scappasse una puzzetta in ascensore e il vostro amico testimone assicurasse di non essere colpevole del misfatto, potreste quasi giocarvi uno scellino che non sta mentendo! In tutto il mondo i testimoni sono noti per dire la verità cascasse un accidenti! (Frase quasi interamente copiata da qualche decina di fonti).

Certo, già che ci siamo magari occorrerebbe fare qualche piccola considerazione su cosa si intenda esattamente con “verità” e “menzogna”… Sciocchezzuole insomma… Tanto per dirne una, nel caso si tratti di difendere la propria “Organizzazione”, ecco che questi concetti improvvisamente diventano flessibili, molto flessibili, flessibilissimi.

Ecco cosa raccomanda ad esempio l’enciclopedia dei Testimoni di Geova, il libro “Perspicacia nello studio delle scritture” volume 2, pagine 257 – 258:
“Il fatto che la Bibbia condanni la menzogna non significa che uno sia costretto a informare gli altri di verità che non hanno diritto di sapere. Gesù Cristo consigliò: "Non date ciò che è santo ai cani, né gettate le vostre perle davanti ai porci, affinché non le calpestino con i loro piedi e voltandosi non vi sbranino". (Mt 7:6) Perciò Gesù a volte evitò di dare informazioni complete o una risposta diretta a certe domande quando ciò avrebbe potuto essere dannoso. (Mt 15:1-6; 21:23-27; Gv 7:3-10) Evidentemente il comportamento di Abraamo, Isacco, Raab ed Eliseo inteso a sviare alcuni che non erano adoratori di Geova o a non rivelare loro tutti i particolari, va visto sotto la stessa luce. — Ge 12:10-19; cap. 20; 26:1-10; Gsè 2:1-6; Gc 2:25; 2Re 6:11-23.”

Tale concetto (che va sotto il nome di “Strategia Teocratica”) viene sovente ribadito un po’ in tutte le salse e assolutamente condiviso da chi “mette [lealmente] al primo posto il Regno”.
Applicazioni di questa impostazione consentono per esempio ai testimoni di omettere alcuni particolari circa le loro abitudini quando si trovano di fronte a tribunali per le cause di affidamento dei figli di genitori separati. O più semplicemente consentono a certe facce di bronzo anche su Internet di negare che tra i Testimoni viga la pacifica e amorevole usanza di non rivolgere neanche il saluto a chi non è più formalmente Testimone. O di giocare con le parole quando gli si chiede: “Ma solo i testimoni verranno salvati?” e loro rispondono “Solo Dio può deciderlo, ma tutti hanno la possibilità di essere salvati. E’ proprio per questo infatti che siamo qui questa mattina!”.

Io sono propenso a chiamare tutto ciò “Ipocrisia”. E voi?
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Gianluca
24/04/2008 06:40
 
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Registrato il: 13/07/2004
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>Io sono propenso a chiamare tutto ciò “Ipocrisia”. E voi?

R- Beh, siamo in umorismo e non è il caso di aprire qui un discorso dottrinale (che del resto è già stato trattato, vattelappesca dove).
Ma, così tanto perché è ancora presto e nessuno ci sente così da creare assembramento fuori posto, ti dirò che io vedo la cosa:

1) In sé accettabile se intesa nei limiti e in senso giusto. E cioè quando la persona che chiede l'informazione è malvagia (nemico) e/o non ha diritto di averla (giuridicamente non autorizzato).
Il caso classico è quello della richiesta da parte delle SS di rivelare se un certo convento nasconde dei partigiani. Sarebbe idiota sostenere che si è in dovere di dire loro la verità. Del resto se così fosse si sarebbe già precedentemente in dovere di non nasconderli ma anzi di denunciarli a vista. Siamo nello stravolgimento di ogni logica. Diverrebbe morale la collaborazione con l'assassino!
Ma la stessa cosa vale per il segreto d'ufficio che va rivelato solo agli aventi diritto e non per esempio a un giornalista curioso. Invece di dire "non te lo dico" si può dire "non lo so".*

2) Nei TG diventa ipocrisia e distorsione logica perché inquadrano tout le monde, estraneo al loro movimento, come "nemici" ai quali si avrebbe appunto diritto di non rivelare tutta la verità. E si noti la finezza; non dicono che si può "mentire" ma che si può essere evasivi, rivelare parzialmente ecc...
Quella di rivelarne una parte non è solo strategia teocratica ma strategia morale anche cattolica e serve ad evitare di essere incriminato dall'inquirente (malvagio) come reticente e favoreggiatore. Si chiamano "restrizioni mentali".

Io per esempio non ho mai rivelato la mia vera età e identità. E se qualcuno per caso la indovinasse e la volesse propalare, negherei di averlo indovinato e chiederei al gestore del forum la bannazione del soggetto per grave violazione della privacy.
In tal caso infatti sarebbe il mio diritto di privacy, che verrebbe violato dal rivelante. Quindi non sarei io a compiere ingiustizia nascondendo la verità ma lui a fare ingiustizia contro di me violando un mio diritto (che del resto ha i migliori motivi per essere mantenuto [SM=g27823] ).
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* Un caso in cui la reticenza a dire, o il nascondere la verità, pienamente legittimo i TG lo attuano quando introducono la loro letteratura in maniera clandestina in uno Stato che li ha messi al bando.
Non ci vedo nessuna differenza dal comportamento dei cattolici in regime ateo e totalitario. Nascondono l'identità dei pastori, portano la comunione dentro un panino, alimentano il samizdat contestatore ecc... a rischio della pelle perché sono tranquilli in coscienza di agire legittimamente.
Nessuno di loro, martirtizzato, sarebbe stato portato agli onori degli altari se avessero avuto anche per una sola volta un comportamento non imitabile. Anzi, la proclamazione di "santi" nella Chiesa cattolica comporta proprio un additarli come eroi e proporli all'imitazione di tutti.
[Modificato da berescitte 24/04/2008 06:58]
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est modus in rebus
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