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Quando fu crocifisso Gesù?

Ultimo Aggiornamento: 27/03/2008 23:03
25/03/2008 11:47
 
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Nei giorni scorsi ho trovato un volantino nella mia cassetta della posta. Non credo fosse dei TdG ( mancavano tutti i dati per avere uno studio biblico gratuito...)quanto piuttosto di qualche movimento di Sabbath Keeper o similari che non conosco.

Si parla del giorno nel quale fu crocifisso Gesù e le incongruenze che scaturiscono se si prende per buona la cronologia classica.

Vi propongo alcuni passaggi e vi chiedo cosa me pensate.


E’ fisicamente impossibile per Cristo essere stato crocifisso di Venerdì ed essere risorto di Domenica e adempiere il Segno di Giona e le profezie messianiche. Egli non può essere stato messo nella tomba fino a Venerdì notte e dunque può aver passato solo due sere (una incompleta) e un giorno nella tomba. L’esigenza era di passare tre giorni e tre notti sotto terra. Questo avrebbe potuto succedere solo nel caso di una crocifissione di Mercoledì. [cut]

Cristo ascese al Padre suo e Padre nostro, al suo Dio e Dio nostro (Gv. 20:17), al tempo in cui doveva essere fatta l’Offerta dell’Agitazione del Covone come primizia d’Israele (Lv. 23:11), quale egli era. Egli fu il primo nato dalla morte. Divenne un figlio di Dio con potenza grazie allo Spirito Santo con la sua resurrezione dalla morte (Rm. 1:4). L’Agitazione del Covone doveva avvenire il mattino dopo il Sabbath settimanale e non la Prima Festività o Shabbathown (vedere saggio L’Offerta dell’Agitazione del Covone [106b]). Le attività che precedono e che seguono la crocifissione, la resurrezione e la sua durata che era stata profetizzata, le pongono in un periodo che non può essere spostato e rendono la sequenza della Pasqua una finzione di idolatria pagana.



Cristo fu crocifisso il Mercoledì e resuscitò il Sabato sera, dopo il tramonto. La narrativa biblica non può accogliere e essere in accordo con nessun’altra interpretazione, e allo stesso tempo soddisfare tutte le profezie e tutti i testi.


25/03/2008 12:23
 
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Cristo fu crocifisso il Mercoledì e resuscitò il Sabato sera, dopo il tramonto. La narrativa biblica non può accogliere e essere in accordo con nessun’altra interpretazione, e allo stesso tempo soddisfare tutte le profezie e tutti i testi.



Presso gli ebrei le frazioni di un giorno venivano conteggiate come se fossero un giorni interi, allo stesso modo le frazioni di un anno venivano conteggiate come se fossero anni interi.

Gesù morì verso l'ora "nona" del venerdì, ovvero, verso le ore 15 e dato che il tramonto, che segnava la fine della giornata, cadeva oltre le ore 18, il giorno della sua morte fu il venerdì.

Non conosciamo con esattezza l'ora della Risurrezione, ma poco importa perchè era il giorno di domenica già fin dal tramonto del Sabato appena trascorso.

In conclusione: una frazione del giorno di venerdì, più l'intero giorno di Sabato, più una buona parte del giorno di domenica fanno 3 giorni, anche se non tutti e tre di 24 ore ciascuno. Ma così gli ebrei contavano.

La profezia di Gesù si è dunque realizzata.

Poi, le stranezze cronologiche le lasciamo a chi ha tempo da perdere e fantasia da vendere ...magari agli allocchi!

P.S. Da nessuna parte è scritto che le profezie debbano adempiersi secondo le particolari "voglie" di qualcuno. E' la storia che ci dice se, quando e come una profezia si è avverata. In questo caso i fatti narrati nei Vangeli ci danno la spiegazione di ciò che il Cristo intendesse realmente dire.

Agabo.
[Modificato da Agabo 25/03/2008 12:33]
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25/03/2008 12:26
 
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LawWestOfThePecos, 25/03/2008 11.47:

Nei giorni scorsi ho trovato un volantino nella mia cassetta della posta. Non credo fosse dei TdG ( mancavano tutti i dati per avere uno studio biblico gratuito...)quanto piuttosto di qualche movimento di Sabbath Keeper o similari che non conosco.

Si parla del giorno nel quale fu crocifisso Gesù e le incongruenze che scaturiscono se si prende per buona la cronologia classica.

Vi propongo alcuni passaggi e vi chiedo cosa me pensate.


E’ fisicamente impossibile per Cristo essere stato crocifisso di Venerdì ed essere risorto di Domenica e adempiere il Segno di Giona e le profezie messianiche. Egli non può essere stato messo nella tomba fino a Venerdì notte e dunque può aver passato solo due sere (una incompleta) e un giorno nella tomba. L’esigenza era di passare tre giorni e tre notti sotto terra. Questo avrebbe potuto succedere solo nel caso di una crocifissione di Mercoledì. [cut]

Cristo ascese al Padre suo e Padre nostro, al suo Dio e Dio nostro (Gv. 20:17), al tempo in cui doveva essere fatta l’Offerta dell’Agitazione del Covone come primizia d’Israele (Lv. 23:11), quale egli era. Egli fu il primo nato dalla morte. Divenne un figlio di Dio con potenza grazie allo Spirito Santo con la sua resurrezione dalla morte (Rm. 1:4). L’Agitazione del Covone doveva avvenire il mattino dopo il Sabbath settimanale e non la Prima Festività o Shabbathown (vedere saggio L’Offerta dell’Agitazione del Covone [106b]). Le attività che precedono e che seguono la crocifissione, la resurrezione e la sua durata che era stata profetizzata, le pongono in un periodo che non può essere spostato e rendono la sequenza della Pasqua una finzione di idolatria pagana.



Cristo fu crocifisso il Mercoledì e resuscitò il Sabato sera, dopo il tramonto. La narrativa biblica non può accogliere e essere in accordo con nessun’altra interpretazione, e allo stesso tempo soddisfare tutte le profezie e tutti i testi.






Ovviamente anch'io ho sempre visto questa incongruenza nella scrittura cioè Gesù disse che sarebbe rimasto 3 giorno e tre notti nella tomba ma se è morto venerdi e risuscitato la domenica non è rimasto 3 notti nella tomba.

Ho postato questa mia perplessità in un'altro forum (biblico) ma le risposte non sono state soddisfacenti.
vedi qui forumbiblico.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Questa spiegazione io non la escluderei a priori.


Saluti
Veronika [SM=x570892]


25/03/2008 12:30
 
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Re:
Agabo, 25/03/2008 12.23:


Presso gli ebrei le frazioni di un giorno venivano conteggiate come se fossero un giorni interi, allo stesso modo le frazioni di un anno venivano conteggiate come se fossero anni interi.








Il problema Franco non sono le frazioni dei giorni cioè parte del venerdi e parte della domenica ma le notti, manca completamente la 3° notte.


Saluti
Veronika [SM=x570892]


[Modificato da Luteranamanier 25/03/2008 12:31]
25/03/2008 12:39
 
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cacchiolina che casiniste le chiese in cui si è formato il canone.
potevano ovviare a queste contraddizioni ma non lo fecero. un ritocchino qua e là avrebbe sistemato tutto, invece niente.
e oltre a questa vi sono altre contraddizioni nei vangeli che ognuno spiega in modo diverso, certo che ci hanno fatto proprio uno bello scherzo!

fossi stato io avrei sistemato le incongruenze prima di formare un conone vincolante.


[SM=x570868] [SM=x570868] [SM=x570868] [SM=x570868] [SM=x570868]







"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



25/03/2008 12:51
 
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Il problema Franco non sono le frazioni dei giorni cioè parte del venerdi e parte della domenica ma le notti, manca completamente la 3° notte.



Ciao, Veronika [SM=x570865]

So bene quello che intendi, ma è la nostra prospettiva ad essere sbagliata, quella prospettiva che si è nutrita di una logica filosofica e matematica che non era esattamente quella ebraica. Se seguissimo questo tipo di logica sarebbero ben poche le profezie che si sono letteralmente adempiute; faccio un esempio:

Matteo 2:23 e venne ad abitare in una città detta Nazaret, affinché si adempisse quello che era stato detto dai profeti, che egli sarebbe stato chiamato Nazareno.

Domanda: 'Dov'è profetizzato che Gesù sarebbe stato chiamato "nazareno" ?'

Vero è che diverse volte nel NT si chiama così Gesù Cristo, probabilmente per essere vissuto per molti anni a Nazareth, Ma non conosco alcuna profezia, nell'A.T. che l'annunciasse. Come la mettiamo?

L'uso che noi facciamo dell'avverbio "come" [inteso cioè, "allo stesso modo"] non è lo stesso che ne facevano altri popoli. Nelle parole di Gesù c'è una similitudine tra l'esperienza di Giona e la sua. Tale similitudine è sufficiente per far passare un messaggio attraverso un'immagine a molti nota. Ma, se volessimo prendere tutto alla lettera, Gesù, per esempio, non è nemmeno stato "nel cuore della terra", ma in un sepolcro che era una grotta chiusa da una grande pietra: un simbolo, quindi, ma un simbolo che non si è adempiuto nel modo predetto.

Agabo.
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"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
25/03/2008 16:14
 
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Re:
Agabo, 25/03/2008 12.51:



Matteo 2:23 e venne ad abitare in una città detta Nazaret, affinché si adempisse quello che era stato detto dai profeti, che egli sarebbe stato chiamato Nazareno.

Domanda: 'Dov'è profetizzato che Gesù sarebbe stato chiamato "nazareno" ?'

Vero è che diverse volte nel NT si chiama così Gesù Cristo, probabilmente per essere vissuto per molti anni a Nazareth, Ma non conosco alcuna profezia, nell'A.T. che l'annunciasse. Come la mettiamo?


Agabo.




Matteo dice come è stato DETTO dai profeti non come è scritto.
Forse si trattava della tradizione orale.

Per il resto ti do in parte ragione ma non mi convince del tutto.


Saluti
Veronika [SM=x570892]


25/03/2008 17:11
 
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Ho trovato questa interssante spiegazione.

TRE GIORNI E TRE NOTTI NELLA TOMBA: I FATTI



di Giovambattista Mele - Nicola Martella



È un luogo comune che il Signore Gesù Cristo sia morto di venerdì. Ora, però, esaminando bene i testi biblici inerenti e risalendo a informazioni giuste e precise, dobbiamo concludere che Gesù morì di mercoledì. Ciò si accorda con le parole dello stesso Gesù che disse: «Generazione cattiva e Spergiura! Va in cerca d’un segno! Ma non le sarà dato altro segno che quello del profeta Giona. Infatti, come Giona rimase nel ventre del pesce per tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo rimarrà nel cuore della terra per tre giorni e tre notti» (Mt 12,39s). In tal modo il Signore comunicò che sarebbe restato nel cuore della terra tre giorni e tre notti.

La sua morte avvenne in concomitanza con la Pasqua, quando si sacrificava l’agnello. Secondo l’ordine del Signore, il popolo ebraico festeggiava la Pasqua nel «primo mese dell’anno», ossia nella luna di marzo (tra marzo e aprile), secondo il calendario giudaico, e precisamente il 14° giorno, fra i due crepuscoli (Lv 23,5).

Il 15° giorno di quel mese veniva festeggiata la festività pasquale quale «sabato solenne» (o «gran sabato»); essa cadeva ogni anno in un giorno qualsiasi della settimana. In quell’anno, tale festività cadde di giovedì; secondo la legge, nei giorni di festa (o sabati) non bisognava eseguire nessun lavoro. Oltre al «gran sabato» pasquale, in quella settimana ricorreva pure il normale «sabato settimanale»; vi furono quindi due «sabati».

Gesù Messia fu, dunque messo in croce all’ora terza (alle ore 9 del mattino); morì dopo 6 ore d’agonia, all’ora nona (alle quindici). Fu sepolto prima delle diciotto, in quanto dopo tale ora cominciava la vigilia del «gran sabato» pasquale.

L’evangelista Luca precisò che «le donne, che erano venute con Gesù dalla Galilea, avendo seguito Giuseppe [d’Arimatea], guardarono la tomba e come v’era stato posto il corpo di Gesù. 56Poi, essendosene tornate, prepararono aromi e oli odoriferi» (23,55s; per i dettagli cfr. Mc 15,42-47). Durante il «sabato settimanale» osservarono il riposo, come prescritto dalla legge mosaica (Lc 24,1).

Poi, «il primo giorno della settimana, Maria Maddalena si recò di buon mattino al sepolcro, mentre era ancora buio, e vide la pietra rimossa dal sepolcro» (Gv 20,1). Per intenderci, oggigiorno diremmo «domenica» al posto di «primo giorno della settimana», ma tale designazione nacque solo secoli dopo. Facendo un paragone con l’oggi, per gli antichi il giorno andava dalle diciotto di un giorno alle diciotto di quello successivo. Poiché il «sabato settimanale» terminava alle diciotto, Gesù risuscitò dalle 18,01 in poi, quando iniziò già il nuovo giorno (e la nuova settimana); sebbene, quando Maria Maddalena andò alla tomba fosse ancora buio, era già il primo giorno della settimana.

Ricapitoliamo i fatti di quella settimana.

■ Terzo giorno (martedì): Quella sera, Gesù celebrò la Pasqua con i suoi discepoli. Nella giudaismo c’erano due modi diversi di festeggiare la Pasqua: gli abitanti della Giudea lo facevano quell’anno di mercoledì e gli Ebrei del resto della Palestina e nella diaspora anticipavano di un giorno. Gesù e gli apostoli, essendo Galilei, festeggiarono la Pasqua quell’anno di martedì. Era chiaro che l’agnello potevano scannarlo e mangiarlo solo coloro che erano presenti a Gerusalemme.

La Pasqua (= saltare passando) veniva celebrata per ordine del Signore, per ricordare il passaggio dell’angelo distruttore (uccise i primogeniti degli Egiziani e «saltò» quelli ebrei) e la liberazione del popolo d’Israele dall’Egitto. La Pasqua veniva celebrata con l’uccisione dell’agnello, che veniva scannato dai sacerdoti nel tempio di Gerusalemme. L’agnello doveva essere senza difetto. Il sangue veniva spruzzato sull’altare per l’espiazione del peccato, mentre la carne dell’agnello era destinato all’offerente. Ogni famiglia, dopo averlo arrostito, doveva mangiarlo senza rompere alcun osso.

La notte di quel martedì, Gesù celebrò la Pasqua con i discepoli, poi uscirono di casa, si recarono al monte degli Ulivi e qui il Messia fu arrestato e posto sotto interrogatorio. La notte stessa gli fecero il processo, lo condussero avanti e indietro: nel Sinedrio, da Pilato e da Erode e ancora da Pilato.

■ Quarto giorno (mercoledì): La mattina presto fu condotto dalla casa di Caiafa davanti a Pilato; ma, scrisse Giovanni, le guide religiose e politiche «non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e così poter mangiare la pasqua» (Gv 18,28). Infatti, come abbiamo già evidenziato, gli abitanti della Giudea, a differenza degli altri Ebrei di Palestina e della diaspora, scannavano quel giorno l’agnello pasquale.

Alle 9 del mattino, Gesù venne inchiodato alla croce, alle 15 morì e alle ore 18 circa veniva deposto nel sepolcro. È evidente che era il quarto giorno della settimana (mercoledì). Così Gesù fu crocifisso e morì fra una Pasqua e l’altra, fra quella degli Ebrei e quella dei Giudei. In tal modo, era l’agnello di Dio per tutto il giudaismo.

Le guide religiose chiesero a Pilato che il sepolcro fosse «sicuramente custodito fino al terzo giorno» da una guardia (Mt 27,62-66). La pietra fu inoltre sigillata (v. 66).

■ Quinto giorno (giovedì): Infatti Gesù non poteva rimanere in croce in quanto dalle ore diciotto in poi iniziava il giovedì e, quindi, il «sabato solenne» della Pasqua. Esso era un giorno di riposo. Gente suppliziata che fosse rimasta senza sepoltura avrebbe dissacrato la Pasqua.

■ Sesto giorno (venerdì): Il venerdì le donne prepararono gli aromi per la sepoltura.

■ Settimo giorno (sabato): Il giorno dopo, essendo il «sabato settimanale» gli Ebrei si riposarono, come prescriveva la legge.

■ Primo giorno della nuova settimana: Esso cominciava già sabato, dalle 18° in poi. La mattina dopo, quand’era ancora buio, le donne andarono al sepolcro. La pietra era stata rimossa da qualcuno. Maria Maddalena, che era arrivata prima delle altre, non trovò il corpo del Signore.



Come si vede, furono realmente «tre giorni e tre notti», come aveva preannunciato anche il Signore stesso.

Durante il corso della storia, i capi religiosi spostarono la morte del Signore al venerdì; ma così facendo, non si avranno mai tre giorni e tre notti. Tutte le spiegazioni al riguardo sono insufficienti.

Poiché la Parola di Dio non può contraddirsi, è bene prenderla sul serio, senza cercare di adeguarla alle proprie tradizioni. Certo tutto ciò non cambia nulla al fatto che Gesù sia realmente morto sulla croce per la salvezza di chiunque crede e che la Pasqua sia la commemorazione della sua morte (1 Cor 5,7s). Rimane comunque la questione della verità. Se le sacre Scritture danno questo quadro dei fatti, non dobbiamo adeguarla alle nostre tradizioni, ma siamo noi a doverci adeguare ad essa.
In ogni modo, come già ribadito, deve interessarci soprattutto quello che è successo sopra quella croce: lo spargimento del sangue di Gesù Cristo per amore verso ognuno di noi. Ognuno fa bene a recarsi idealmente ai piedi di quella croce e chiedere al Signore Gesù di riscattarlo proprio mediante il prezzo del suo sangue. Infatti, «non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai padri, 19ma col prezioso sangue di Cristo, come d’agnello senza difetto né macchia» (1 Pt 1,8).

Devo dire che questa spiegazione mi convince molto.

Lo sbaglio di fare cadere la morto di Cristo secondo me deriva dalla scrittura
Giovanni 19.31
30 E quando Gesù ebbe preso l'aceto, disse: È compiuto! E chinato il capo, rese lo spirito. 31 Allora i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato (poiché era la Preparazione, e quel giorno del sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro fiaccate le gambe, e fossero tolti via.

Non tenendo conto che quel sabato era un grande sabato e quindi poteva cadere in un qualsiasi giorno della settimana e non per forza nel sabato settimanale.

Ma concordo con le parole degli autori del testo quando dicono:

"Certo tutto ciò non cambia nulla al fatto che Gesù sia realmente morto sulla croce per la salvezza di chiunque crede e che la Pasqua sia la commemorazione della sua morte."


Saluti
Veronika [SM=x570892]





25/03/2008 17:30
 
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Luteranamanier, 25/03/2008 17.11:

Ho trovato questa interssante spiegazione.

TRE GIORNI E TRE NOTTI NELLA TOMBA: I FATTI



di Giovambattista Mele - Nicola Martella



È un luogo comune che il Signore Gesù Cristo sia morto di venerdì. Ora, però, esaminando bene i testi biblici inerenti e risalendo a informazioni giuste e precise, dobbiamo concludere che Gesù morì di mercoledì.

■ Terzo giorno (martedì): Quella sera, Gesù celebrò la Pasqua con i suoi discepoli. Nella giudaismo c’erano due modi diversi di festeggiare la Pasqua: gli abitanti della Giudea lo facevano quell’anno di mercoledì e gli Ebrei del resto della Palestina e nella diaspora anticipavano di un giorno. Gesù e gli apostoli, essendo Galilei, festeggiarono la Pasqua quell’anno di martedì. Era chiaro che l’agnello potevano scannarlo e mangiarlo solo coloro che erano presenti a Gerusalemme.



Secondo me lo scritto di Martella e Mele parte dal presupposto che Gesù e i suoi discepili abbiano fatto la cena pasquale ebraica. Ma i vangeli non dicono che fu così perchè nell' ultima cena di Gesù mancano alcuni elementi essenziali quali la presenza dei familiari e delle donne.

Pertanto è improbabile che quella sia stata la cena ebraica pasquale ma piuttosto si trattò di una cena d'addio fra Gesù e i Dodici.


25/03/2008 17:47
 
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Re: Re:
LawWestOfThePecos, 25/03/2008 17.30:



Secondo me lo scritto di Martella e Mele parte dal presupposto che Gesù e i suoi discepili abbiano fatto la cena pasquale ebraica. Ma i vangeli non dicono che fu così perchè nell' ultima cena di Gesù mancano alcuni elementi essenziali quali la presenza dei familiari e delle donne.

Pertanto è improbabile che quella sia stata la cena ebraica pasquale ma piuttosto si trattò di una cena d'addio fra Gesù e i Dodici.






Gesù stesso comando di farlo:

L'ultima Pasqua. La Santa Cena
(Marco 14:12-25; Luca 22:7-23; Cfr. Giovanni 13:21-30; 1Corinzî 11:23-29)
17 Or il primo giorno degli azzimi, i discepoli s'accostarono a Gesù e gli dissero: Dove vuoi che ti prepariamo da mangiar la pasqua? 18 Ed egli disse: Andate in città dal tale, e ditegli: Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la pasqua da te, co' miei discepoli. 19 E i discepoli fecero come Gesù avea loro ordinato, e prepararono la pasqua. 20 E quando fu sera, si mise a tavola co' dodici discepoli.



Saluti
Veronika [SM=x570892]


25/03/2008 18:03
 
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Re: Re: Re:
Anche io, quando dico che voglio passare iL Natale con i miei genitori non intendo dire che starò con loro solo il 25 Dicembre.

In ogni caso l' ultima cena di Gesù non fu una cena pasquale e siamo OT





25/03/2008 18:29
 
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Re: Re: Re: Re:
e siamo OT





Volevo dire: solo parzialmente OT


25/03/2008 18:36
 
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Re: Re: Re: Re:
LawWestOfThePecos, 25/03/2008 18.03:

Anche io, quando dico che voglio passare iL Natale con i miei genitori non intendo dire che starò con loro solo il 25 Dicembre.

In ogni caso l' ultima cena di Gesù non fu una cena pasquale e siamo OT









Questo ovviamente è una tua personale opinione ma la scrittura dice l'esattamente il contrario, Gesù celebrò la cena pasquale con i suoi discepoli ma istituì anche l'eucaristia o chiamata santa cena.


Saluti
Veronika


25/03/2008 18:37
 
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Al tempo di Cristo come era chiamato il giorno equivalente alla domenica visto che alcune opere di consultazione dicono che la domenica venne isituita nel 321 D.C.?
25/03/2008 18:41
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Luteranamanier, 25/03/2008 18.36:




Questo ovviamente è una tua personale opinione ma la scrittura dice l'esattamente il contrario, Gesù celebrò la cena pasquale con i suoi discepoli ma istituì anche l'eucaristia o chiamata santa cena.


Saluti
Veronika





Direi che non è una mia opinione personale. La bibbia spiega chiaramente come doveva essere fatta la celebrazione pasquale e l' ultima cena di Gesù non ha nessuna di queste caratteristiche.


25/03/2008 20:34
 
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Al tempo di Cristo come era chiamato il giorno equivalente alla domenica visto che alcune opere di consultazione dicono che la domenica venne isituita nel 321 D.C.



Bisogna fare dei debiti distinguo:
a)Non confondere il fatto che i cristiani celebrino la domenica sin dal I secolo, come si vede dalla Didachè, con quella che è invece l'istituzione statuale del giorno della domenica. E' ovvio che i cristiani abbiano potuto imporre le loro festività solo quando il cristianesimo smise di essere una piccola setta perseguitata
b)La tua domanda non ha senso così come è posta, bisogna precisare il dove. Il calendario varia nel mondo antico a seconda del popolo che si consideri. Il calendario romano pre-costantiniano prevedeva una "settimana" di otto giorni, il corrispondente della domenica era il Solis dies.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
25/03/2008 20:47
 
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Re: Re:
Luteranamanier, 25/03/2008 16.14:




Matteo dice come è stato DETTO dai profeti non come è scritto.
Forse si trattava della tradizione orale.

Per il resto ti do in parte ragione ma non mi convince del tutto.


Saluti
Veronika [SM=x570892]





Il termine plurale "profeti", oltre al fatto in sé, cioè che a DIRLO sono stati dei profeti e non un'indeterminata tradizione orale lascia intendere qualcosa di certo, che poi non si è conservato nelle Scritture dell' A.T.

Comunque, vi sono altri riferimenti sui generis che non lasciano dubbi sulla loro veridicità, nonostante l'uso del verbo "dire" anziché quello del verbo "scrivere":

Atti 13:40 Guardate dunque che non vi accada ciò che è detto nei profeti:

Atti 26:22 Ma per l'aiuto che vien da Dio, sono durato fino a questo giorno, rendendo testimonianza a piccoli e a grandi, senza dir nulla al di fuori di quello che i profeti e Mosè hanno detto che doveva avvenire, cioè:

Ciao, Franco. [SM=x570890]


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c'è la possibilità che Gesu' non sia il messia anticipato dalle scritture?
25/03/2008 22:52
 
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Re:
Alex69rm, 25/03/2008 22.26:

c'è la possibilità che Gesu' non sia il messia anticipato dalle scritture?



Per un cristiano, la risposta è no, ovviamente. Per un non cristiano le risposte possono variare.


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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

26/03/2008 01:19
 
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Gesu passo' la prima notte nel sotterraneo della casa di Caiafas
L 'antico popolo di Dio, chiamava i giorni della settimana e del mese col numero e non col nome. Nella settima vi era: il 1°, 2°, 3°, 4° 5°, 6° e 7°, ed erano ognuno per conto suo. Per esempio, il primo non si completava mai nel 2° giorno.
II giorno era di circa 12 ore solare; e col tramontare del sole, terminava ogni giornata.
Gesù disse agl'increduli-farisei, che come Giona stette tre giorni e tre notti nel ventre del gran pesce, Lui Gesù, sarebbe Stato tre notti e tre giorni nel cuore della terra.
Gesù non menzionò la tomba, e nemmeno le 72 ore che richiede la setta del "Mondo Domani", ma solo le 3 notti e i 3 giorni. Si usava lì che un lavoro fatto nell'ultima ora del giorno, col tramontar del sole aveva fatto la giornata, per come avvenne agli operai della vigna (Matteo 20:8-16)~ '
Gesù non disse che doveva stare morto per 3 notti e 3 giorni, perché nel segno di Giona non vi era nessun morto, e Giona stesso era vivo nel pesce. Così, Gesù disse che sarebbe stato 3 notti e 3 giorni nel cuore della terra, da vivo e da morto.
Gesù, come Agnello di Dio, doveva essere ucciso per comando di Dio nel giorno 14 del mese "Abib", che si chiamava anche "Nisan".
II giorno dopo, era il 15', e si celebrava la Pasqua, quale festa solenne, ed era di Sabato fine di settimana. E il giorno dopo la festa, cioè, il 16, era Domenica, detto primo giorno della nuova settimana dopo la Pasqua.
II giorno 15 d’ogni mese del calendario lunare dei Giudei, era sempre Sabato fine della settimana. Una Pasqua che si celebrasse Giovedì 15 di Abib/Nisan, come dice il Mondo Domani, non esisteva, perché il15 era sempre Sabato, settimo giorno, ma i predicatori di contraddizioni, usando il calendario solare-romano, fanno confusione.
Se poi volessimo credere come gli oppositori, che la Pasqua, quale Passoltre, fosse veramente stata di Giovedi 15, allora il sabato fine di settimana fosse giorno 17,(come dice il Mondo Domani, e la Domenica giorno 18 dopo Pasqua, è una bugia; poiché, se il giorno 17 fosse Sabato fine di settimana, allora anche il giorno 10 del dello stesso mese, doveva essere Sabato fine della settimana prima della settimana di Pasqua, poiché e Sabato ogni 7 giorni. Continuando a mantenere la tesi che il giorno 15, era la Pasqua di Giovedi, San Giovanni ci dice in Giov.12:1 che Gesù si trova in Betania, 6 giorni prima festa della Pasqua (iI15), e questo ci porta indietro al giorno 9 di Abib; poi appresso, il verso 12 dice che Gesù entra in Gesusalemme, e ciò sarebbe il giorno 10 di Abib, e in questo giorno Gesù entrò nel tempio dove secondo Matteo 21: 11-12, rovesciò i tavoli dei mercanti, e questa data sarebbe 5 giorni prima della Pasqua del15, e datosi che il Mondo Domani fa cadere la festa nel giorno di Sabato17; allora era Sabato anche il 10, quindi il mercato nel tempio avvenne di Sabato 10, in cui non si poteva fare ne mercato, ne nulla, perché la legge del Sabato li condannava a morte.
Cosi secondo gli oppositori, abbiamo Sabato 10, poi Giovedì 15 Pasqua, e il Sabato giorno 17. Quindi il mercato net tempio del Sabato 10, ci fa ben capire che il 10 di Abib/Nisan non era Sabato, proprio come non era il 17, perché assolutamente non si poteva fare il mercato net Tempio.
II Sabato quale celebrazione della Pasqua ed anche fine della settimana era il giorno 15 di Abib per come Dio dette istruzioni a Mose in Esodo 12:8-12.
Ora la risurrezione di Gesù avvenne il16 del mese di Abib, il primo giorno della nuova settimana dopo la Pasqua, quale secondo il nostro calendario è domenica, e benché avvenne a buon ora di mattina, conta però tutto il giorno.
Veniamo dunque alIa conclusione. Gesù fu preso la sera oscura dopo il tramonto del sole del giorno 13, era perciò, la notte del 14 di Abib, le prime ore del giorno del "Passaggio Oltre", quando Gesù fu preso e portato alla casa di Caiafas e trascorse la sua prima notte nel cuore della terra, nella cella a due piani sottoterra della casa di Caiafas. altrimenti, dove Gesù passo la notte dal momento che lo presero nel Getsemane, fino alle ore 9 del giorno quando fu portato dinanzi a Pilato??
Fatto giorno, il 14, fu portato dinanzi a Pilato, e poi venne messo in croce e morì, ed essendo stato seppellito in questo giorno 14, questo fu il primo giorno nel cuore della terra.
La notte appresso era la notte del sabato di Pasqua, e fu la seconda notte di Gesù nel cuore della terra. II giorno 15, Sabato, festa di Pasqua, fu il secondo giorno nel cuore della terra.
La notte appresso, era la notte del 16, primo giorno della nuova settimana, e fu la terza notte di Gesù nel cuore della terra. Viene la Domenica mattina, e GESU' risuscita nella prima ora del giorno, e conta per tutto il giorno come che sia stato nel cuore della terra, e questo è il terzo giorno. Infatti troviamo che doveva risuscitare Nel terzo giorno, e questo vuol dire, a qualsiasi ora. Un esempio. Se tu ricevi una multa e la legge ti dice di pagarla in, o entro 5 giorni, vuol dire: prima che scada, fosse pure il secondo giorno o la mattina del 5. Vero?? - Gesù promise che se il suo corpo quale Tempio di Dio, i Giudei lo disfano, Egli lo rimette su IN 3 giorni, (Gv.2:19) ossia: entro 3 giorni, sia pur ben presto di mattina, o il secondo. Ma non a risuscitare di Sabato come dice il Mondo Domani, perché sarebbe la violazione del Sabato, oppure Dio annulla la legge del Sabato che il Mondo Domani come tutti i sabatisti osservano tuttora.
Il giorno della celebrazione della Pasqua, i sacerdoti vanno da Pilato e gli dicono di mettere le guardie alla tomba fino al terzo giorno, perché Gesù aveva detto di risuscitare nel terzo giorno. E furono messo le guardie giudee fino al terzo giorno, per come richiesero i sacerdoti, Matteo 27:62- 66. "
Le guardie erano ancora a guardare il sepolcro, quando in prima mattina si fece un gran terremoto intorno a loro talché tremarono e rimasero come morte. Matteo 28:4, 12-.15
Questo ci dice l'ora della risurrezione che fu di Domenica mattina, quale primo giorno della settimana e non fu di Sabato pomeriggio, come dicono gli oppositori, appunto dal fatto che era proibito dalla legge.
Abbiamo anche il fatto dei due discepoli sulla via di Emmaus che la Domenica, primo giorno della settimana, non avendo conosciuto che Colui che si aggrego a loro era Gesù, dissero: ... ecco (oggi) il terzo giorno, da quando queste cose sono avvenute... Luca 24:21.
Gesù però era risuscitato lo stesso giorno di mattina presto, ma loro non avevano dato ascolto a chi lo sapeva.
Mosca
26/03/2008 23:30
 
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vi saluto in CRISTO SIGNORE

mei cari fratelli e sorelle

nel tentativo di portare "un pò" di chiarezza
vi propongo un indirizzo web :


www.bibbiablog.com/index.php/2008/03/10/le-radici-ebraiche-dell%E2%80%99eucarestia-cr...

buona lettura e approfondimento

e a presto spero

grazie

vi saluto in CRISTO RISORTO



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[Modificato da cavdna 26/03/2008 23:31]
27/03/2008 23:03
 
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vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella “LawWestOfThePecos” e non solo ….

Tradizione e Sacra Scrittura

prima nasce la Tradizione e solo successivamente si avverte la necessità di riportare nero su bianco di ciò che la Tradizione stessa tramanda e insegna.

Così come avete potuto evincere dall’indirizzo WEB del mio precedente post

la Sacra CENA di CRISTO con gli Apostoli ed il memoriale degli Ebrei….(tradizione del popolo Ebraico, e Sacra Scrittura)


Allo stesso modo l’Apostolo Paolo racconta attraverso la sua personale ESPERIENZA del RISORTO e attraverso la testimonianza dei Dodici tutto ciò che la Scrittura stessa aveva preannunciato e confermato.

dalla Prima lettera ai Corinti 15, 1 – 11 :

III. LA RISURREZIONE DEI MORTI

Il fatto della risurrezione

1 Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, 2 e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l’ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!
3 Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, 5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. 6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7 Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 8 Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. 9 Io infatti sono l’infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. 10 Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11 Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.


miei cari fratelli e sorelle
L’Apostolo Paolo ci dice il terzo giorno e non dopo tre giorni…

non comprendo il perché delle vostre ansie,
il perché dover ricercare altrove (altri calendari, altre fonti etc. etc.)

L’Apostolo Paolo ci chiede di rimanere saldi ai suoi insegnamenti e a quelli del collegio dei Dodici (Tradizione), e rimanere fedeli alle Scritture (Canone).

grazie

vi saluto in CRISTO RISORTO



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