2. ACCERTARSI DI OGNI COSA O ABBANDONARSI AL FASCINO?
TEST – Quali sarebbero, secondo lei, questi “altri fattori” che mi avrebbero spinto ad aderire alla religione dei Testimoni di Geova?
KAT – Glieli dico? Guardi che non faccio illazioni perché li deduco dagli espedienti che la WT adopera per l’aggancio e che suggerisce ai suoi “proclamatori”. Per esempio:
1- parla di prossima fine del mondo e massacro generale ma che tu puoi evitare se... Un argomento che a chi ci crede mette il sale sulla coda;
2- parla di terra paradisiaca sostitutiva del fumoso e vago regno dei cieli, cioè sostituisce lo spiritualismo con il materialismo;
3- promette l’istruzione biblica a casa, servendoti in poltrona, all’ora che ti fa comodo;
4- fa leva sull’anticlericalismo che indovina se ce l’hai sin dalle prime battute;
5- gioca sulla ciclopica ignoranza della dottrina biblica e religiosa, che il proclamatore coglie già dal non notare reazione alcuna quando presenta una Bibbia con 66 libri, cioè decurata di ben 7 libri;
6- affascina con i modi gentili, l’aria pulita all’acqua e sapone dei proclamatori e …trici in un abbigliamento che paiono usciti di fresco da una vetrina ;
7- mette paura e premura dicendo che Geova salverà solo chi è nell’Organizzazione;
8- non chiede soldi e sottolinea che nelle Sale del Regno “non si fanno collette”;
9- bastone e carota, come si vede, e non ultima la promessa di una terra paradisiaca a breve, con tanto di ettari e villetta, “propria vite e proprio fico”. E’ vero che hanno toccato questi tasti?
TEST – Sì ma…
KAT – E lei dietro questa servizievolezza, e tirata da queste allettanti promesse, ha deciso di concedere loro, in prima battuta, la bellezza di un’ora di istruzione biblica a settimana, e poi perfino 5 ore a settimana, senza contare lo studio a casa, mentre da cattolica (prima di diventare atea) si è sempre rifiutata di cercare e di partecipare a un corso biblico o a una catechesi per adulti. Doppio peso!...
TEST – Però l’occultamento della Bibbia non me lo può negare. Io ho perfino un documento storico…
KAT – A suo tempo, sorella. A suo tempo… Adesso continuiamo con la dichiarazione iniziale. Che diceva? Diceva: «Se i miei continui approfondimenti mi convincessero che mi sono sbagliata e che c’è un’interpretazione del cristianesimo più vicina all’originale di quella dei Testimoni, non avrei difficoltà a salutare i miei attuali fratelli di fede.» Lo conferma, vero?
TEST – Naturalmente. Questa è la mia disposizione d’animo. Sono aperta alla verità e pronta a seguirla ovunque mi conduca. Lei no?
KAT – Anch’io. E mi concederà anche che, per far onore alla loro correttezza e intelligenza, noi dovremmo supporre tale attitudine anche in tutti i TG. Giusto?
TEST – Certo, sarebbe deplorevole che aderissero alla fede con ottusità mentale. Senza essere disposti a confrontarsi; senza “apertura al pluralismo”; e così disonesti dal mantenere l’appartenenza a una fede nonostante vedessero che essa non è vera (cosa assurda comunque perché la fede dei Testimoni è la vera religione!). Del resto è proprio per questa attitudine che essi hanno a suo tempo lasciato Babilonia la grande e hanno “aderito alla verità” predicata loro dai Testimoni di Geova. Anche se in alcuni potrebbero esserci stati sull’inizio alcuni dei motivi di fascinazione poco razionali che lei ha elencato; è certo che andando avanti hanno capito, hanno analizzato bene, e si sono persuasi ragionevolmente che quella era la verità.
KAT – Ebbene allora mi dovrebbe spiegare come faranno tali TG a non diventare matti di fronte alle raccomandazioni della WT relative all’accertamento.
TEST – Si spieghi.
KAT – Lei sa che la WT ha invitato e invita ad avere “attitudine bereana”, cioè ad accertarsi di ogni cosa, ad esaminare attentamente la dottrina e i motivi di adesione alla confessione religiosa a cui si appartiene, senza paura. Lo leggo da Rutherford: «Dobbiamo esaminare non solo ciò che personalmente crediamo, ma anche ciò che è insegnato da qualsiasi organizzazione religiosa alla quale siamo associati. (…) Se amiamo la verità, non c’è nulla da tenere da tale esame.» (La verità che conduce alla vita eterna, p. 13)
TEST – Condivido. Anche se mi sembra che questa sia una riflessione indirizzata a coloro che sono in Babilonia la grande.
KAT – Sicuramente! Ma la legge della p
ar condicio, che corrisponde alla biblica demonizzazione del doppio peso e doppia misura, impone che il discorso valga anche per i Testimoni, no?
TEST – Non posso negarlo. Del resto sta nella mia dichiarazione.
KAT – E allora come fa il Testimone a seguire questa esortazione e insieme a seguire tutti gli altolà, a non essere bloccato da tutti i paletti che gli inibiscono la libertà di tale esame?
TEST – Altolà? Paletti? Ma di che parla?... Noi non abbiamo nessun divieto al riguardo.
KAT – Dichiarato no, ma interiore sì. Sufficiente o a farvi cadere nella schizofrenia o a non seguire quello che scrisse Rutherford, Presidente e “Canale teocratico di Geova” come lei sa. Permette un piccolo elenco di idee inculcate che bloccano in coscienza ai Testimoni la ricerca, l’accertamento, la libertà di riflessione, di libera discussione tra loro e quant’altro?
TEST – Sentiamo.
KAT – Si afferma che: 1) avete già esaminato tutto; 2) che correte il pericolo di essere contagiati dal “pensiero apostata”; 3) c'è il pericolo di “Satana che vi fa inciampare”; 4) quello dell’orgoglio del “pensiero indipendente”; 5) quello di leggere cose che “altri scrivono per ingannare”; 6) vi si ricorda che avete poco tempo, perché Armaghedon incombe; 7) e che voi dovete “riscattare il tempo perduto” passato con Babilonia la grande e dovete “raggiungere una condizione approvata agli occhi di Geova” (vedi il rapportino mensile); 8) addirittura vi si terrorizza avvertendovi che se non fate con zelo il vostro dovere di “dare l’avvertimento” potreste “incorrere nella colpa del sangue” di cui parla Ezechiele 3,18 con relativa distruzione.
TEST – Sono tutte cose vere, no?
KAT – Ma tali da fare a calci e pugni con la libertà di accertamento e di ricerca. Quella che lei dice di essere disposta a fare dicendo che lascerebbe la fede geovista se trovasse «… un’interpretazione del cristianesimo più vicina all’originale di quella dei Testimoni». Può spiegarmi come potrebbe mai trovare un’interpretazione di questo tipo se, obbedendo ai “paletti” non leggesse mai quello che scrivono gli altri, “quelli di fuori” dalla cerchia geovista?
Insomma si rende conto che la Dirigenza geovista con la destra vi dice di fare una cosa e con la sinistra ve ne toglie la possibilità? E poi vi illude di aver fatto voi ogni accertamento ed esame per il fatto che lei stessa vi ha parlato della religione cattolica e voi quindi la conoscete solo nella misura e nel modo in cui lei ve l’ha descritta?
TEST – E’ un fatto però che molti fratelli che hanno curiosato liberamente, disobbedendo allo Schiavo, hanno finito per inciampare. Nel forum di Achille Lorenzi ci sono varie testimonianze di questo tipo. Gente che è “uscita dalla verità” perché ha letto cosa hanno scritto altri.
KAT – Ma se in tal modo si sono accertati che ciò che diceva la WT era sbagliato, cioè non era vero, la loro uscita dalla Torre non sarebbe l’uscita ma l’ingresso nella verità. Giusto? Me lo conceda come ipotesi di lavoro almeno.
TEST – Beh, fa parte della mia dichiarazione no? Dice: «Se… mi convincessero che mi sono sbagliata e che c’è un’interpretazione del cristianesimo più vicina all’originale di quella dei Testimoni, non avrei difficoltà a salutare i miei attuali fratelli di fede.» E se avvenisse questo, dico “se” ma non penso che possa avvenire, non penserei davvero di uscire dalla verità ma semmai di uscire dalla falsità.
KAT – Ed è per questo che lei è una TGessa “secondo il mio cuore”! E lo sarà sempre perché io la costringerò ad essere fedele a tale promessa.
Vogliamo ora dire una parola circa quello che lei ha definito “occultamento della Bibbia” da parte della Chiesa?
TEST – Con piacere! Io ho perfino un documento storico che…
[Modificato da berescitte 09/04/2008 16:25]
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est modus in rebus