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cosa avreste risp voi al mio posto?

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2008 18:51
02/03/2008 14:30
 
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In questi giorni parlando con il mio ragazzo della morte dei due fratellini di gravina…lui mi ha posto una domanda dopo aver sentito dire in tv da alcuni giornalisti e anche in precedenza dai parroci a messa in occasione di qualche funerale…”che ora i bambini sono con Dio che li ha voluti lì con se”!! E mi ha chiesto secondo te è possibile mai che Dio che è buono, amorevole, che ci ha donato la vita, abbia potuto volere la morte dei due bambini affinché potessero star con lui in paradiso?perché dare la colpa dell’ accaduto a dio?
Io in un primo momento sono rimasta in silenzio perché non sapevo cosa risp…poi gli ho detto che nessuno mai si è permesso di incolpare dio per la morte di qualcuno...anzi sapere che un nostro caro si trovi con lui non può fare altro che consolarci…
Cosa avrei dovuto rispondere? La mia risposta non è stata molto esaustiva per lui…e vorrei poter correggere la mia risposta..se dovesse ricapitare l’argomento!!
02/03/2008 15:02
 
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Senza entrare in temi dottrinali
"Cosa avrei dovuto rispondere?" avresti potuto rispondere che un Dio d'amore non può volere che genitori TdG considerino morti i figli dissociati o disassociati e viceversa.
Nonna Pina
02/03/2008 15:51
 
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E' una domanda intrugliata e banalizzata

>secondo te è possibile mai che Dio che è buono, amorevole, che ci ha donato la vita, abbia potuto volere la morte dei due bambini affinché potessero star con lui in paradiso?perché dare la colpa dell’ accaduto a dio?


Io risponderei

1) Che diavolo c'entra il concetto di colpa, e di colpa divina in un evento non provocato direttamente da Dio?
Semmai si doveva chiedere, come al solito, perché Dio ha permesso un tale evento dato che voleva bene a quei bambini e aveva il potere di impedirlo.

2) Che Dio voglia la morte per avere le sue creature in paradiso con sé, vale non solo per quei due bambini ma per ogni creatura umana di questo mondo. Lui ci aspetta tutti nell'aldilà, e la morte è la strada obbligata per arrivarci.

3) Che occorra proprio la morte per questo passaggio è sicuro perché se siamo fatti cosituzionalmente da Dio per "ammetterci alla comunione con sé" e Lui vive in un mondo spirituale, è giocoforza che noi o abbandoniamo questo mondo e diveniamo angeli, o ci entriamo con tutto il corpo (trasformato dalla risurrezione e riunito all'anima). E questa seconda è la strada che Dio ha scelto, tramite l'incorporazione a Cristo;

4) Che la morte, così com'è attualmente, sia un evento tragico e terribile (una morte-passaggio indolore avrebbe potuto esserci e quasi sicuramente ci sarebbe stata prima del peccato adamico) è conseguenza del peccato originale (e qui interviene un discorso di fede. I primi tre punti sono di religione naturale).

5) Perché Dio Padre, onnipotente, onnipresente e onnisciente, abbia scelto:
a) di rispettare la libertà umana al punto da non intervenire bloccando gli assassini, o le leggi fisiche della natura non calmando gli tsunami, risparmiando con interventi fatati ogni lacrima ai suoi figli;
b) di rimandare ogni consolazione e riparazione nel mondo di là. Sono cose che chiederemo a Lui. Ma che al momento possono essere accettate sulla base che non ha risparmiato atroci sofferenze neanche al Figlio. E anzi che tale Figlio, pur essendo innocente e non avendone alcun dovere, giacché bastava una sua lacrima a pagare ogni peccato, abbia scelto di dimostrarci il suo smisurato amore pagando più del dovuto la colpa dell'umanità, è uno dei vari motivi che dovrebbero inclinare il nostro cuore ad accettare la volontà "permissiva" di Dio circa il dolore umano.

6) La quale volontà - prendere appunti per favore! - se si tratta di eventi buoni è positiva, voluta e, in certi casi favorita con interventi nascosti speciali (grazie); se invece si tratta di eventi negativi (disgrazie e cattiverie) è solo permissiva. E permessa con la riserva di riparare alla grande in paradiso ogni lacrima ed ogni torto.

7) Ciò che esclude in modo sicuro ogni colpevolezza di Dio per tale astensione emerge dal fatto che il suo atteggiamento non contraddice la logica. Per logica Dio, come causa, è responsabile solo di ciò che vuole positivamente: quindi è "colpa" sua l'aver deciso e realizzato la creazione, con le caratteristiche da paradiso terrestre. E nient'altro.
Il resto di tragico, che la nostra storia registra, sono cose causate dall'uomo (causa seconda) e riparate trionfalmente da Cristo.
____________________________________
PS
Il guaio dei TG è che hanno accettato acriticamente il modo ideato dalla WT di presentare la religione a quiz. Il che impedisce sia a loro che agli altri di riflettere. Di capire che le cose possono essere più complesse e non risolvibili con facili battute. Queste servono, come ci dimostri anche tu giacché sei rimasta bloccata, e sono studiate a bella posta dal CD di Brooklyn proprio per banalizzare una realtà religiosa che riguardando la mente di Dio e il suo modo di considerare le cose, è molto diversa dalla nostra logichetta. E lo fanno con malafede, a ragion veduta per mettere in difficoltà. Infatti sanno benissimo, dalla Bibbia, che “I miei pensieri non sono come i vostri”. E che, mentre insistono da matti per protestare che in religione “non c’è posto per i misteri”, di fatto sanno benissimo che il mistero, quando si tratta della mente di Dio, è ineludibile. Lo hanno scritto!
“Dovremmo davvero aspettarci di capire tutto sul conto di una Persona così grande da essere stata in grado di portare all’esistenza l’universo, con la sua complessa struttura e le sue dimensioni stupefacenti?” (Ragioniamo, p. 108)
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est modus in rebus
02/03/2008 20:46
 
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Le cose dette ... portano i loro frutti ...
Una volta dette, certe parole, non possono più tornare indietro e se hanno fatto del male o hanno confuso delle persone, il guaio è fatto.

Una tiratina d'orecchi a quel prete, e non solo a quello, qualcuno la dovrebbe dare. Ma, per "par condicio" ho sentito castronerie del genere anche da altri "pulpiti", pulpiti non cattolici.

Se non vogliamo proprio tirare in ballo le dottrine, bene. Ma, almeno una riflessione questo argomento la merita, quella su certi luoghi comuni. A sentire molte prediche durante i funerali:

- tutti i morti, anche quelli che in vita sono stati fino all'ultimo degli esimii mascalzoni (dico solo 'mascalzoni' per amore di temperanza) sono alla presenza di Dio, intentendo con questo nella "grazia di Dio" o salvezza eterna.

- molte disgrazie che hanno provocato morte e dolore sono, in fondo in fondo, nella "volontà di Dio".

- I bambini morti prematuramente diventano angeli.

- del GIUDIZIO, in occasione di funerali, non se ne parla proprio. Ad aggravare le cose, alcuni ministri dànno l'impressione che tutti quei riti fatti a colpi di incensiere possano in qualche modo purificare il defunto dai suoi peccati. Per non parlare delle messe dette in suffragio ...

Agabo.
[Modificato da Agabo 02/03/2008 20:47]
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"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
02/03/2008 21:42
 
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Re: Le cose dette ... portano i loro frutti ...
Agabo, 02/03/2008 20.46:

Una volta dette, certe parole, non possono più tornare indietro e se hanno fatto del male o hanno confuso delle persone, il guaio è fatto.

Una tiratina d'orecchi a quel prete, e non solo a quello, qualcuno la dovrebbe dare. Ma, per "par condicio" ho sentito castronerie del genere anche da altri "pulpiti", pulpiti non cattolici.

Se non vogliamo proprio tirare in ballo le dottrine, bene. Ma, almeno una riflessione questo argomento la merita, quella su certi luoghi comuni. A sentire molte prediche durante i funerali:

- tutti i morti, anche quelli che in vita sono stati fino all'ultimo degli esimii mascalzoni (dico solo 'mascalzoni' per amore di temperanza) sono alla presenza di Dio, intentendo con questo nella "grazia di Dio" o salvezza eterna.

- molte disgrazie che hanno provocato morte e dolore sono, in fondo in fondo, nella "volontà di Dio".

- I bambini morti prematuramente diventano angeli.

- del GIUDIZIO, in occasione di funerali, non se ne parla proprio. Ad aggravare le cose, alcuni ministri dànno l'impressione che tutti quei riti fatti a colpi di incensiere possano in qualche modo purificare il defunto dai suoi peccati. Per non parlare delle messe dette in suffragio ...

Agabo.


Scusami Agabo,mi spieghi per favore cosa vuoi dire,quandi dici che tutti i morti,anche quelli che in vita sono stati degli esimii mascalzoni,sono alla presenza di Dio,intendo dire con questo nella "grazia di Dio" o salvezza eterna?Poi anche:del GIUDIZIO,in occasione.......................l'impressione che tutti quei riti fatti a colpi di incensiere,possano in qualche modo purificare il defunto dai suoi peccati,per non parlare delle messe dette in suffraggio...?Ti ringrazio e ti saluto in Cristo Gesù.Ciao Filippo65

03/03/2008 00:27
 
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Sentiti libera di esprimerti per come la pensi
Io non penso che tu debba sentirti in dovere di trovare una risposta migliore.. primo perchè se anche fosse come hai detto tu, cioè che Dio li a presi a sè, non essendo una cosa che è dipesa da te non perforza devi saperla spiegare, e il non saperla spiegare non la rende sbagliata.. secondo perchè è comunque una tua opinione e non c'è un giusto o sbagliato nell'esprimere le proprie idee o sensazioni...terzo perchè non esistono verità assolute che possediamo attraverso la nostra conoscenza, siamo umani, siamo limitati, anche nel caso in cui la Bibbia fosse la Parola di Dio (cosa che io personalmente penso e mi auguro di no sennò sono rovinata [SM=g27823])non si può avere la presunzione che hanno i TdG di saperla spiegare parola per parola,non si può aver la presunzione di sentirsi illuminati e ingrado di insegnare ad altri..quando i secoli e la storia dimostrano che per la maggiorparte i possessori della conoscenza, anche quelli con le migliori intenzioni, non hanno saputo adoperarla senza ledere in qualche misura al prossimo..
Secondo me prima di cercare una risposta che soddisfi lui prova a cercarne una che soddisfi te e il tuo bisogno di sapere, altrimenti gli darai una risposta preconfezionata adatta al SUO modo di pensare ma che per te potrebbe non significare nulla.. ti abbraccio.. Alyssa
Davanti alla libertà nemmeno Dio
03/03/2008 00:50
 
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Re: Sentiti libera di esprimerti per come la pensi
Alyssa82, 03/03/2008 0.27:

Io non penso che tu debba sentirti in dovere di trovare una risposta migliore.. primo perchè se anche fosse come hai detto tu, cioè che Dio li a presi a sè, non essendo una cosa che è dipesa da te non perforza devi saperla spiegare, e il non saperla spiegare non la rende sbagliata.. secondo perchè è comunque una tua opinione e non c'è un giusto o sbagliato nell'esprimere le proprie idee o sensazioni...terzo perchè non esistono verità assolute che possediamo attraverso la nostra conoscenza, siamo umani, siamo limitati, anche nel caso in cui la Bibbia fosse la Parola di Dio (cosa che io personalmente penso e mi auguro di no sennò sono rovinata [SM=g27823])non si può avere la presunzione che hanno i TdG di saperla spiegare parola per parola,non si può aver la presunzione di sentirsi illuminati e ingrado di insegnare ad altri..quando i secoli e la storia dimostrano che per la maggiorparte i possessori della conoscenza, anche quelli con le migliori intenzioni, non hanno saputo adoperarla senza ledere in qualche misura al prossimo..
Secondo me prima di cercare una risposta che soddisfi lui prova a cercarne una che soddisfi te e il tuo bisogno di sapere, altrimenti gli darai una risposta preconfezionata adatta al SUO modo di pensare ma che per te potrebbe non significare nulla.. ti abbraccio.. Alyssa



Quoto tutto cara Alyssa [SM=g27817]
Non siamo "noi" a dover dare delle spiegazioni al tdg le cui domande ci mettono in "difficoltà" perchè ESIGONO o una completa accettazione o un rifiuto con relativa ed esaustiva motivazione.
Il loro "gioco" è proprio questo.. metterci in condizione di scegliere tra il bianco ed il nero, non facciamoci mettere nel sacco, la vita non funziona così. Posso capire che in una situazione come quella di Alcesti80 la soluzione più immediata sia quella di pensare a tener testa alla questione in una maniera un pò "drastica", cioè quella in cui nasce una sorta di battaglia tra le due ideologie e cercare di vincerla per far capire all'altro che è nel torto, a mio avviso questo comportamento non è giusto nei confronti dell'altro e sopratutto non costruttivo riguardo il rapporto di coppia.


Mari


Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi
03/03/2008 12:01
 
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Risposta a filippo

Scusami Agabo,mi spieghi per favore cosa vuoi dire,quandi dici che tutti i morti,anche quelli che in vita sono stati degli esimii mascalzoni,sono alla presenza di Dio,intendo dire con questo nella "grazia di Dio" o salvezza eterna?Poi anche:del GIUDIZIO,in occasione.......................l'impressione che tutti quei riti fatti a colpi di incensiere,possano in qualche modo purificare il defunto dai suoi peccati,per non parlare delle messe dette in suffraggio...?Ti ringrazio e ti saluto in Cristo Gesù.Ciao Filippo65



Ciao, filippo.
Intendo dire che nelle omelie fatte durante la maggior parte dei funerali ai quali ho assistito (tanti, come puoi immaginare, data la mia età), sento spesso frasi come quelle che ho riportato.

Ritengo che l'omelia funebre dovrebbe essere una buona occasione per far riflettere, quanti non sono usi farlo, sulle cose importanti riguardo al rapporto con Dio e il destino eterno.

Ovviamente, il discorso del celebrante non apporta benefici ai morti, ma ai viventi presenti sì. Sarebbe dunque una buona occasione per aiutarli a fare delle riflessioni "mature" riguardo all'esistenza, al comportamento, alla fede e alla vita futura.

Purtroppo, ripeto, ciò che di solito ascolto sono frasi che mi lasciano perplesso, non solo sotto l'aspetto teologico, ma anche sotto l'aspetto pedagogico.
Sento dire frasi come quelle già dette sopra: che i morti (anche i peccatori impenitenti più incalliti) "sono alla presenza di Dio" (cioè nella GRAZIA di Dio), oltre a frasi che, secondo me, alimentano la già fin troppo diffusa superstizione, come il fatto che i defunti "ci vivono accanto e possono influire positivamente sulla nostra esistenza".
Non si parla punto del Giudizio di Dio, cosa che farebbe invece riflettere almeno un po' riguardo ai comportamenti dei presenti. Sento anche raccontare favole come quelle dei "bambini [morti] che Dio chiama a Sé perché diventino angeli" ed altre amenità del genere.

Ammetto di non conoscere bene i confini che demarcano le convinzioni religiose popolari, espresse ANCHE in tali omelie, e le dottrine di certi ministri di culto, ma questi discorsi si prestano parecchio alle critiche dei tdG e di quanti hanno un po' di buon senso.

Dico questo riguardo a ciò che sento, senza indicare una Denominazione particolare perché, sembra, che la morte faccia così paura da incutere un timore superstizioso riguardo ai trapassati, un timore che induce a parlarne sempre e comunque bene, anche quando le omelie sono fatte in occasione di funerali di defunti mai conosciuti in vita dagli officianti e/o che sono stati degli emeriti mascalzoni impenitenti.

Agabo.
[Modificato da Agabo 03/03/2008 12:09]
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"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
03/03/2008 13:21
 
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se ti capita la prossima volta un'argomento del genere,fallo ragionare come gli e' stato insegnato e poi una volta concluso, gli fai tu una domanda e gli dici: come mai sul libro (ragioniamo pag.26)il cd lascia alla coscienza l'aborto, mentre nella bibbia dio dice che che riconosce l'essere umano perfino nell'embrione, e' poi magari geova stesso condanna un bambino se a bisogno di una trasfusione? vedrai che cambiera' discorso.ciao [SM=x570916]
03/03/2008 18:51
 
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Quoto ciò che ha scritto Agabo.

E ad Alyssa82 dico che a me non interessa se una verità e certezza siano "assolute" o no. Mi basta che rispondano alle domande o affermativamente o negativamente.
Per esempio. Se mi chiedono:
- i Testimoni di Geova credono in un Dio sessuato?
io rispondo SI' (ne ho le prove e posso esibirle).
Se questa mia certezza sia assoluta o no, cosa cambia/aggiunge/toglie al fatto che è vera?
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