Bery ha scritto:
Brunooooooo!!!!
Sono rientrato da poco e già assaporavo il mio bel lettone ... pazienza!
Altra profezia fasulla è quella circa il futuro dei giovani che nel '69 venivano dissuasi dall'andare all'università perché, massimo 8/10 anni il mondo sarebbe finito
Svegliatevi! 8 novembre 1969, p. 15
Perciò, da giovane. Non potrete mai adempiere alcuna carriera che questo sistema offre. Se siete della scuola superiore e pensate all’istruzione universitaria, significa almeno quattro anni forse anche sei o otto anni ancora per laurearvi e intraprendere una professione. Ma dove sarà allora questo sistema di cose? Sarà molto avanzato nella strada che porta alla sua fine, se non in effetti scomparso.
E insieme alle profezie fasulle vanno a braccetto le dottrine fasulle (cone relativo quiz: fasulla prima, fasulla dopo, fasulla sia prima che dopo?).
E relativamente a queste bisognerebbe ripescare quei numeri della Torre (io ne ricordo uno con l'elenco nella pagina di destra in seconda colonna) dove si "ammette" qualcosa del genere:
- per lungo tempo abbiamno pensato che.... oppure il popolo di Geova ha creduto che...
Rivendicazione, vol. I, 1931, p. 311
Vi fu delusione da parte dei fedeli di Geova sulla terra relativamente agli anni 1914, 1918 e 1925 … ed appresero pure che dovevano cessare di fissare date per il futuro e di predire ciò che doveva avvenire ad una determinata data …
Ragioniamo, 1990, p. 139
Falsi profeti
I testimoni di Geova non hanno forse fatto degli errori nei loro insegnamenti?
I testimoni di Geova non pretendono di essere profeti ispirati. Hanno fatto sbagli
…
È vero che i Testimoni hanno fatto sbagli nel loro intendimento di quello che sarebbe accaduto alla fine di certi periodi di tempo, ma non hanno commesso l’errore di perdere la fede né hanno smesso di essere vigilanti per quanto riguarda l’adempimento dei propositi di Geova.
Svegliatevi!, 22 aprile 1969, p. 23
È vero, in tempi passati vi sono stati alcuni che hanno predetto la “fine del mondo”, annunciando persino una data specifica. Alcuni hanno raccolto attorno a sé gruppi di persone e sono fuggiti su alture o si sono ritirati nelle loro case, aspettando la fine. Tuttavia non è accaduto nulla. La “fine” non è venuta. Si sono resi colpevoli di falsa profezia. Perché che cosa mancava? … Mancavano a tali persone le verità di Dio e l’evidenza che egli le guidava e le impiegava.
Ma che dire oggi? Oggi abbiamo l’evidenza richiesta, tutta. Ed è schiacciante! Tutte le numerose parti del grande segno degli “ultimi giorni” sono presenti insieme alla conferma della cronologia biblica.
Dò alcuni spunti di argomenti da sistemare, cone le debite citazioni. Dovrebbero esserci penso:
- la croce che da venerata diventa esecrata e trasformata in palo
L’Arpa di Dio, 1924, p. 114
Il prezzo del riscatto fu provveduto alla croce. La croce di Cristo è la grande verità centrale del piano divino, dal quale s’irradiano le speranze degli uomini … allora tutti canteranno veramente: “Io mi glorio nella croce di Cristo…”
Ricchezza, 1936, p. 27
“Gesù fu crocifisso non su una croce di legno come quella che mostrano molte immagini e illustrazioni, immagini che sono fatte e messe in mostra dagli uomini; Gesù fu crocifisso essendo il suo corpo inchiodato a un albero”. (vedi anche Annuario, 1976, p. 147)
- il paradiso celeste che diventa terrestre con la categoria delle altre pecore
Lo spirito santo, la forza del nuovo ordine avvenire, 1977, pp. 128-129
Quegli apostoli e altri scrittori cristiani della Bibbia ponevano forse dinanzi ai credenti battezzati una speranza terrena, la speranza di divenire figli del Padre eterno, Gesù Cristo, e di vivere per sempre su una terra paradisiaca? No! … negli ispirati scritti cristiani, ai discepoli di quel tempo si assicurava che avevavo la chiamata a un regno celeste e che la loro speranza era di essere lassù coeredi di Gesù Cristo.
La Torre di Guardia, 15 marzo 1991, p. 19
Chi ha veramente la chiamata celeste?
Dio ha mostrato il suo amore offrendo due speranze basate sul merito del sacrificio di riscatto di Gesù. (1 Giovanni 2:1, 2) Prima che Gesù morisse come uomo, l’unica speranza per quelli che avevano l’approvazione divina era quella di vivere in un paradiso terrestre. (Luca 23:43) Dopo la Pentecoste del 33 E.V., però, Geova offrì una speranza celeste a un “piccolo gregge”. (Luca 12:32) Ma cos’è accaduto in tempi recenti? Dal 1931 in poi il messaggio del Regno ha dato maggior risalto alle “altre pecore”, e dal 1935 in poi Dio ha attirato a sé mediante Cristo “una grande folla” di tali persone simili a pecore. (Giovanni 10:16; Rivelazione 7:9) Nel loro cuore Dio ha messo la speranza di vivere per sempre in un paradiso terrestre. Essi vogliono mangiare cibo perfetto, esercitare amorevole dominio sugli animali e godere per sempre la compagnia di altri esseri umani giusti.
- il cavaliere sul cavallo bianco che mo è Cristo …
La Torre di Guardia, 1° maggio 1980, p. 32
Domande dai lettori
L’apostolo Giovanni vede in visione ‘un cavallo bianco e colui che vi sedeva sopra’, che raffigura Gesù Cristo mentre cavalca in qualità di re celeste.
La Torre di Guardia, 15 dicembre 1988, p. 12 par. 8
Messaggi angelici per il nostro giorno
8 Ecco quindi la terza visione! L’Agnello apre i sette sigilli del rotolo. Che cosa vediamo? Innanzitutto Gesù, appena incoronato, cavalca nei cieli su un cavallo bianco, simbolo di una guerra giusta.
… mo è satana
Qualcuno mi da una mano a trovare quanto sopra? Mi si stanno ... appiccicando gli occhi
- le autorità superiori che sono mo Dio e Cristo Gesù mo i governanti terreni
Proclamatori, 1993, p.190
Nel 1904 Russell, nel libro The New Creation, commentando Romani 3,1-7 affermò che i veri cristiani "dovrebbero naturalmente essere i più sinceri nel riconoscere i grandi di questo mondo e i più obbedienti alle leggi".
The Divin Plan of the Ages, Vol. I, pagina 251. Brooklyn 1886
Per quanto questi governi Gentili siano stati malvagi, essi erano stati consentiti o “ordinati da Dio”, per un saggio proposito. (Rom. 13:1) La loro imperfezione ed il loro dominio imperfetto facevano parte del quadro generale dell’eccessiva peccaminosità del peccato, e dimostravano l’incapacità dell’uomo di autogovernarsi, anche a proprio vantaggio. Dio li permette, principalmente, affinché essi adempiano per quanto è loro possibile, i loro propositi, interferendo nelle loro attività soltanto quando essi intralciano i suoi piani.
La Torre di Guardia del 1° e del 15 giugno 1929.
Le istruzioni del tredicesimo capitolo di Romani per molto tempo sono state applicate erroneamente. La sua applicazione impropria ha costituito in effetti la base per la falsa dottrina del “diritto divino dei re”. Le istruzioni fornite in esso dall’apostolo non erano destinate alla generalità del genere umano, bensì per il beneficio della chiesa: Se esso si applicasse anche all’esterno della chiesa, ciò vorrebbe dire che durante tutto il periodo definito Tempi dei Gentili, Dio ha giudicato i popoli, mentre altre scritture ci informano che per il giudizio di tutto il genere umano Dio ha stabilito un tempo speciale. - Atti 17:31.
Il potere di Geova è supremo. Da lui procede ogni autorità legittima ... Non vi è limitazione al suo potere ... Quando l’apostolo dice, “Ogni anima sia soggetta alle autorità superiori”, queste parole riguardano sia la chiesa attuale che, in seguito, tutti quelli che verranno a trovarsi in armonia con Dio. Sul tredicesimo capitolo di Romani sono stati scritti molti commenti nel tentativo di dimostrare che le potenze gentili o i governi di questo mondo sono le “potestà esistenti” e che tali governi derivano il loro potere da Geova Dio. Nello stesso tempo si vede che questa interpretazione costituisce il fondamento della dottrina del “diritto divino dei re”, a motivo del fatto che si vuol dimostrare che qualunque potere una nazione eserciti o abbia esercitato, esso deriva da Dio, e che di conseguenza il figlio di Dio dev’essere ubbidiente a tale potere. Per molti secoli i governanti e le nazioni definite cristiane hanno preteso d’essere state investite da Dio del loro diritto a regnare, ed hanno usato tale presunta autorizzazione per costringere i popoli a prestar loro grande rispetto e omaggio. Se portiamo tale argomentazione alla sua logica conclusione, dove ci porta?
La Torre di Guardia [inglese] del 1° febbraio 1941, pag. 44
La scrittura di Romani 13:1 è stata applicata per molto tempo dai religionisti alle autorità mondane di questa terra. È chiaro, comunque, che l’apostolo Paolo non pensava minimamente ad una cosa del genere quando scrisse quelle parole
La Torre di Guardia 15 giugno 1963, p.359
... "autorità superiori" sono logicamente nel mondo fuori della congregazione. Non possiamo certamente chiudere gli occhi al fatto che vi sono alcune autorità fuori della congregazione cristiana ... Quando i cristiani si sottomettono agli esistenti governi visibili, terreni, umani o "autorità superiori", non si sottomettono al Dragone, Satana il Diavolo. Ubbidiscono al comando di Dio
- il giudizio su pecore e capri, che fino al 1995 veniva dato da Cristo in questo tempo, ed invece è passato nel millennio
La Torre di Guardia, 15 novembre 1976, pp. 698-699 par. 14
Abbiate fiducia nella rettitudine e nella giustizia di Dio
14 Un’illustrazione di Gesù ci fornisce alcune informazioni su quel giudizio. Gli apostoli avevano domandato a Cristo quale sarebbe stato ‘il segno della sua presenza e del termine del sistema di cose’. (Matt. 24:3) L’ultima parte della sua risposta fu la parabola delle pecore e dei capri. (Matt. 25:31-46) Questa illustrazione si riferisce al tempo attuale, perché nel 1914 E.V. cominciò la sua “presenza” nel potere del Regno in cielo; allora ‘il Figlio dell’uomo arrivò nella sua gloria e si sedette sul suo glorioso trono’. (Matt. 25:31; Dan. 7:13, 14) Che essa si applichi al periodo che va dall’inizio della sua “presenza” alla distruzione del sistema di cose è pure confermato dal fatto che Gesù disse che i suoi fratelli spirituali, il rimanente dei 144.000, sarebbero stati maltrattati e imprigionati; questo è qualcosa che accade loro adesso, non qualcosa che avverrà nel Nuovo Ordine.
La Torre di Guardia, 1° agosto 1979, p. 21 par. 1
La fede nel Figlio di Dio che effetto dovrebbe avere su di te?
LA PROFEZIA adempiuta indica che il tempo del “termine del sistema di cose” è piuttosto inoltrato. (Matt. 28:20) Sono passati più di 64 anni da che il “Figlio dell’uomo”, Gesù Cristo, è arrivato con tutti gli angeli per ‘sedere sul suo glorioso trono’ celeste. Il giudizio e la separazione delle persone in “pecore” fedeli e “capri” privi di fede si avvicinano al culmine. (Matt. 25:31-33) Per cui chiediamo: il “Figlio dell’uomo” ha trovato realmente la fede sulla terra? Sì, e il radunamento della congregazione internazionale dei testimoni di Geova — con più di due milioni di membri — ne è una chiara prova.
La Torre di Guardia, 1° agosto 1997, p. 12 par. 16
Serviamo lealmente con l’organizzazione di Geova
16 Per contro, nei tempi moderni il popolo di Geova si è dimostrato leale quando ci sono stati cambiamenti. Man mano che la luce della verità rivelata si fa più fulgida, vengono fatti degli aggiustamenti. (Proverbi 4:18) Di recente lo “schiavo fedele e discreto” ci ha aiutato a raffinare il nostro intendimento della parola “generazione” usata in Matteo 24:34 e del tempo del giudizio delle “pecore” e dei “capri” di cui si parla in Matteo 25:31-46, come pure la nostra veduta di certi tipi di servizio civile.
La Torre di Guardia, 15 gennaio 2000, p. 13
“Siate vigilanti”
Nella parabola delle pecore e dei capri il Figlio dell’uomo arriva nella sua gloria nel periodo della grande tribolazione e si siede per giudicare. Egli giudica le persone in base al sostegno che hanno dato ai suoi unti fratelli. Questo criterio di giudizio non avrebbe senso se al momento del giudizio tutti gli unti fratelli di Cristo avessero lasciato la scena terrestre da molto tempo.
- il servizio civile prima proibito e ora accettato
Svegliatevi!, 8 giugno 1975, p. 13
Le autorità cominciano ad ascoltare
Il 26 marzo 1971, tre rappresentanti dei testimoni di Geova si riunirono con una rappresentanza dei Ministeri della Difesa e della Giustizia. La conversazione durò due ore e mezzo.
Uno dei primi punti della conversazione menzionati dalla rappresentanza fu questo: “Che non desideriate in alcun modo partecipare al servizio militare è chiaro e non ha bisogno di ulteriore spiegazione. Ma qual è realmente la vostra obiezione al servizio civile, sostitutivo?”
I Testimoni spiegarono che non è che essi siano contrari al servizio civile come tale, ma, piuttosto, è una questione di stretta neutralità. Perciò, qualsiasi lavoro che sia una semplice sostituzione del servizio militare non sarebbe accettevole ai testimoni di Geova.
La Torre di Guardia, 1° maggio 1996, p. 19
Rendete a Cesare le cose di Cesare
Servizio civile
16 Ci sono tuttavia paesi in cui lo Stato, pur non concedendo l’esonero ai ministri religiosi, riconosce che alcuni possano fare obiezione al servizio militare. Molti di questi paesi hanno preso provvedimenti affinché costoro non siano costretti a prestare servizio militare contro la loro coscienza. In certi luoghi viene richiesto di compiere un servizio civile, ad esempio un lavoro di pubblica utilità a favore della collettività, che viene considerato come un servizio nazionale non militare. Può un cristiano dedicato svolgere un tale servizio? Anche in questo caso il cristiano dedicato e battezzato deve prendere la propria decisione in base alla sua coscienza addestrata secondo la Bibbia.
La Torre di Guardia, 15 agosto 1998, p. 17 parr. 6-7
Rafforziamo la nostra fiducia nella giustizia di Dio
6 Nel passato alcuni Testimoni hanno sofferto per non aver voluto partecipare ad attività che ora la coscienza permetterebbe loro di compiere. Per esempio, forse anni fa hanno fatto una scelta del genere in relazione a certi tipi di servizio civile. Ora un fratello potrebbe pensare che in coscienza avrebbe potuto svolgerli senza violare la sua neutralità cristiana nei confronti del sistema di cose attuale.
7 È stata forse un’ingiustizia da parte di Geova permettere che soffrisse per aver rifiutato di fare ciò che ora potrebbe fare senza conseguenze?
- la "questa generazione" del 1914 (e dintorni) trasformata in generazione malvagia sempre esistente
Svegliatevi!, 22 luglio 1975, - copertina interna
Soprattutto, "Svegliatevi!" infonde speranza, dandovi una base per confidare nella promessa del Creatore di un nuovo ordine di durevole pace e vera sicurezza entro la nostra generazione.
La Torre di Guardia, 15 aprile 1981, p. 31
Domande dai lettori
Cos’è quindi la “generazione” che “non passerà affatto finché tutte queste cose non siano compiute”? Non si riferisce a un periodo di tempo, che alcuni hanno cercato di interpretare come 30, 40, 70 o persino 120 anni, ma piuttosto si riferisce a persone, le persone viventi al “principio dei dolori d’afflizione” di questo condannato sistema mondiale. È la generazione di quelli che videro gli eventi catastrofici verificatisi in relazione con la prima guerra mondiale dal 1914 in poi.
Svegliatevi!, 22 aprile 1982 – copertina interna
Soprattutto, questa rivista infonde fiducia nella promessa del Creatore di stabilire un nuovo ordine pacifico e sicuro prima che finisca la generazione che vide gli avvenimenti del 1914.
Svegliatevi! 8 gennaio 1988 – copertina interna
Soprattutto, questa rivista infonde fiducia nella promessa del Creatore di stabilire un nuovo mondo pacifico e sicuro prima che finisca la generazione che vide gli avvenimenti del 1914.
La Torre di Guardia, 1° novembre 1995, p. 19 par. 12
È tempo di stare svegli
12 Perciò nell’odierno adempimento finale della profezia di Gesù, “questa generazione” deve riferirsi ai popoli della terra che vedono il segno della presenza di Cristo ma non cambiano condotta. Diversamente da loro, noi, quali discepoli di Gesù, non ci lasciamo modellare dallo stile di vita di “questa generazione”. Pur essendo nel mondo, non dobbiamo farne parte, “poiché il tempo fissato è vicino”.
La Torre di Guardia, 1° novembre 1995, p. 16, § 3
Mentre si avvicinava la 70ª settimana di anni (29-36 E.V.), e di nuovo mentre si avvicinava il 1914, persone timorate di Dio erano in attesa dell’arrivo del Messia. Ed egli arrivò! In entrambi i casi, però, la maniera della sua comparsa fu diversa dalle aspettative. E in entrambi i casi, dopo un periodo di tempo relativamente breve, una "generazione" malvagia viene infine distrutta per decreto di Dio. — Matteo 24:34.
La Torre di Guardia del 15 febbraio 2008, pp.23-24
La generazione che vede il segno
In passato questa rivista ha spiegato che nel I secolo l'espressione "questa generazione" che ricorre in Matteo 24:34 significava "la generazione contemporanea dei giudei increduli".* Quella spiegazione sembrava ragionevole perché in tutti gli altri brani biblici in cui Gesù usò il termine "generazione" esso ha una connotazione negativa, e perché nella maggior parte dei casi Gesù qualificò la generazione con un aggettivo negativo, come "malvagia". (Matt. 12:39; 17:17; Mar. 8:38) Si pensava pertanto che, nell'adempimento moderno, Gesù si riferisse alla malvagia "generazione" di increduli che avrebbe visto sia gli aspetti che dovevano caratterizzare il "termine [syntéleia] del sistema di cose" sia la fine (tèlos) del sistema stesso.
… …
Oggi le persone prive di intendimento spirituale ritengono che il segno della presenza di Gesù non si sia visto "in maniera appariscente". Sostengono che tutto continua come in passato. (2 Piet. 3:4) Invece i fedeli fratelli unti di Cristo, che costituiscono la moderna classe di Giovanni, hanno riconosciuto questo segno come se avesse il fulgore di un lampo e ne hanno compreso il vero significato. Come classe, questi unti formano la moderna "generazione" di contemporanei che non passerà "finché tutte queste cose non siano avvenute". Ciò fa pensare che alcuni degli unti fratelli di Cristo saranno ancora in vita quando avrà inizio la predetta grande tribolazione.
Ma Russell non aveva scritto … ?
WT, 1° settembre 1879, pp. 1-2, reprints, p. 39
Noi attendiamo questi eventi nell’ordine menzionato. Come sa bene la maggioranza dei nostri lettori, noi crediamo che la Parola di Dio ci fornisce con prova indubitabile che stiamo vivendo in questo “Giorno del Signore”; che è incominciato nel 1873, e che la sua durata è di 40 anni, esattamente quanti furono “i giorni della tribolazione del deserto”, quando Israele mise alla prova Dio e vide le Sue opere per 40 anni.
- eccetera...
Larga la foglia, stretta la via, dite la vostra che ho detto la mia.
Ciao
Bruno
[Modificato da brunodb2 01/03/2008 07:45]
______________________________
---Verba volant scripta manent---
-----
--- www.vasodipandora.org ---