08/02/2008 23:43 |
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vi saluto in CRISTO SIGNORE
mio caro fratello "(lot)"
scusami ma non ti capisco
(è proprio necessario doverti esternare una mia necessità?)
tu hai scritto :
"Anche perchè sono stanco di affidarmi a persone imperfette e fallaci come me, come te e come i "padri spirituali" a cui tu ti riferisci."
e pertanto il sottoscritto riconoscendosi limitato...ti ha rimandato al mittente gli ultimi post
poiché tu sei stanco di "esseri" fallaci e imperfetti
Michele/cavdna riconoscendosi così limitato, ti chiede
(quindi è una mia necessità)
di raccontargli la "TUA" Cristianità
(posso attendere un tuo approfondimento ??)
ovviamente la mia Cristianità imperfetta mi farà accettare anche il tuo silenzio
ma resterei nei miei dubbi....
grazie
vi saluto in CRISTO RISORTO
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20/03/2008 21:10 |
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A prescindere che io, a essere sincero, non sono mai stato convinto pienamente dell'esistenza dell'anima immortale e delle sue conseguenti destinazioni, c'è cmq una che non capisco della dottrina dell'inferno come stato: se l'inferno è uno stato che si esplica nella privazione della presenza meraviglio0sa di Dio, e non un luogo, ma nel contempo l'anima è immortale e sopravvive dopo la morte, dove andrebbe a finire quest'anima? |
21/03/2008 01:18 |
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(Braveheart84), 20/03/2008 21.10:
A prescindere che io, a essere sincero, non sono mai stato convinto pienamente dell'esistenza dell'anima immortale e delle sue conseguenti destinazioni, c'è cmq una che non capisco della dottrina dell'inferno come stato: se l'inferno è uno stato che si esplica nella privazione della presenza meraviglio0sa di Dio, e non un luogo, ma nel contempo l'anima è immortale e sopravvive dopo la morte, dove andrebbe a finire quest'anima?
L'anima non è un ente materiale, quindi non ha bisogno di un posto in cui stare, né potrebbe stare in un posto.
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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21/03/2008 01:26 |
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"dove andrebbe a finire quest'anima?"
Perché credi che la domanda sul "dove" abbia senso? Il paradiso è la comunione con Dio: Dio sta forse da qualche parte? E visto che la risposta è no, perché l'anima dovrebbe stare da qualche parte? Ha bisogno di stare da qualche parte solo ciò che occupa le tre dimensioni dello spazio, e non è il caso dell'anima. Il paradiso non è un luogo. ---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης) |
22/03/2008 16:49 |
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Polymetis, 21/03/2008 1.26:
"dove andrebbe a finire quest'anima?"
Perché credi che la domanda sul "dove" abbia senso? Il paradiso è la comunione con Dio: Dio sta forse da qualche parte? E visto che la risposta è no, perché l'anima dovrebbe stare da qualche parte? Ha bisogno di stare da qualche parte solo ciò che occupa le tre dimensioni dello spazio, e non è il caso dell'anima. Il paradiso non è un luogo.
Ok, forse per "luogo" non è quello che che intendiamo noi, ma nel contempo mi sembra un po' strano asserire che l'anima non sta da nessuna parte...com'è possibile che una cosa esista se non "occupa" nessun posto né a livello materiale né a livello metafisico? |
22/03/2008 16:54 |
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"Ok, forse per "luogo" non è quello che che intendiamo noi, ma nel contempo mi sembra un po' strano asserire che l'anima non sta da nessuna parte...com'è possibile che una cosa esista se non "occupa" nessun posto né a livello materiale né a livello metafisico?"
Credo che, quando lo scopriremo, non ce ne importerà un granchè.
Ciao
Nonna Pina |
22/03/2008 17:36 |
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“com'è possibile che una cosa esista se non "occupa"”
Occupa spazio solo ciò che ha tre dimensioni. Come può qualcosa di immateriale avere tre dimensioni? Tu confondi l’anima con gli spettri che si vedono nei film.
“nessun posto né a livello materiale né a livello metafisico?”
Dipende da cosa intendi con metafisico. Se usi questa parola nell’accezione etimologica, sebbene imprecisa, di “oltre la fisica”, allora è evidente che ciò che non è immanente non richiede le stesse condizioni di esistenza di un corpo.
[Modificato da Polymetis 22/03/2008 19:18] ---------------------
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(Κ. Καβάφης) |
22/03/2008 17:46 |
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Ok, forse per "luogo" non è quello che che intendiamo noi, ma nel contempo mi sembra un po' strano asserire che l'anima non sta da nessuna parte...com'è possibile che una cosa esista se non "occupa" nessun posto né a livello materiale né a livello metafisico?
Certo che è possibile. Il numero uno, ad esempio, occupa un posto? Il triangolo (inteso come il "concetto" di triangolo) occupa un posto? La giustizia occupa un posto?
Ora, sia che si intendano gli enti immateriali come esistenti in sé (come voleva Platone) o che li si intenda come esistenti quali puri contenuti mentali (e quindi inesistenti al di là di colui che li pensa), non è certo possibile ritenere che questi occupino uno spazio e che stiano da qualche parte. E non mi dire che stanno dentro le nostre teste, perché io sono sicuro che se aprissimo le nostre teste non ci troveremmo nessuno dei concetti astratti che conosciamo. Non esiste alcuno spazio "metafisico" (perché la spazialità è una caratteristica degli enti materiali), se non in senso metaforico. Non bisogna confondere l’esistere degli enti con lo "stare da qualche parte" (anche se mi rendo conto che è una confusione assai facile da fare questa per chi è stato disabituato a pensare in termini astratti dalla letteratura della WTS): tutti gli enti materiali esistenti (necessariamente) stanno da qualche parte, ma non tutti gli enti esistenti sono (necessariamente) degli enti materiali, quindi estesi, e quindi occupanti un determinato spazio. L'anima è la forma sussistente dell'uomo e non sta da nessuna parte, sia quando durante la vita informa il corpo (e in questo caso si dice che l’anima è unita al corpo, ma questo non significa che stia da qualche parte nel corpo, tanto è vero che si dice che questa è tutta in ogni singolo punto del corpo che informa, ma al contempo è una), sia quando dopo la morte non informa più il corpo. Non devi pensare all’anima come una sorta di fantasmino svolazzante, non è questo quello che la filosofia e la teologia ci insegnano a riguardo dell’anima (a dispetto di ciò che afferma la WTS). Quando si dice che l’inferno è la condizione in cui si trova l’anima che è “distante” da Dio, si deve intendere questa “distanza” in senso analogico come un non volere dell’anima Dio.
Per maggiori delucidazioni sul concetto di anima spirituale puoi leggere qui:
www.esserecattolici.com/Dezza/lezione12.pdf
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