In realtà, Introvigne è un sociologo delle religioni, per cui non dovrebbe scrivere qualcosa "contro", ma semplicemente qualcosa "riguardo a". Questo non toglie che uno studioso possa anche inserire dei passaggi "critici" durante la propria trattazione (lì dove magari scorge degli aspetti oggettivamente criticabili in ciò di cui si sta occupando), cosa che Introvigne stesso aveva fatto nella prima edizione del volume in oggetto. Poi, però, nella seconda edizione del medesimo, questi ha capillarmente eliminato tutti i suddetti passaggi, di modo (supponiamo) che il suo libro potesse essere più facilmente venduto anche ai TdG (che in Italia rappresentano una bacino di oltre duecentomila potenziali lettori, mentre il resto della popolazione non credo sia grandemente interessata ad un testo relativo a questo movimento religioso). Ovviamente, i TdG hanno accolto volentieri questo restyling dello studio di Introvigne. Per verificarlo, basta dare un'occhiata sui vari siti che si occupano della vendita di libri, dove è facile leggere recensioni (evidentemente opera di TdG) assolutamente negative a riguardo di tutti i testi critici concernenti i TdG, con relativi inviti a leggere "invece" l'obbiettivo studio di Introvigne.
Achille ha pubblicato nel suo Sito un’interessante sinossi di alcuni passaggi del volume in oggetto, prima e dopo la “cura”:
www.infotdgeova.it/introvigne2.htm
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)