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Qual è il proposito di Dio?

Ultimo Aggiornamento: 12/12/2007 09:13
10/12/2007 13:54
 
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Leggendo il numero speciale di Svegliatevi del mese di Novembre “ Si può avere fiducia nella Bibbia”, la mia attenzione è stata catturata da questa frase presente a pag. 7: “ Gli scrittori della Bibbia svilupparono un tema centrale: La rivendicazione del diritto di Dio di governare il genere umano e l’adempimento del suo proposito per mezzo del suo Regno celeste, un governo mondiale. Questo tema viene presentato nella genesi,ampliato nei libri che seguono e raggiunge il culmine nel libro di Rivelazione”.

Per i Testimoni di Geova quindi il messaggio principale della Bibbia non è il piano di redenzione di Dio tramite il sacrificio del Suo Figlio Unigenito Gesù Cristo ma “ la rivendicazione del diritto di Dio di governare il genero umano”.

La cosa è alquanto strana perché è fuor di dubbio che nel Nuovo Testamento l’avvenimento più importante e la dottrina centrale, possono riassumersi nelle parole dell’Apostolo Paolo: “ Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l'ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!
Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture….” ( 1 Cor. 15,1-4)

Il “ cuore “ della Bibbia rappresentato da Giovanni 3,16 “ Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” dunque sarebbe da relegare in secondario piano rispetto “ alla rivendicazione del diritto di Dio…”

Potremmo chiederci però, se il sacrificio di Cristo rientrerebbe all’interno della “ rivendicazione della sovranità di Dio”.
Tale ipotesi è dai testimoni di Geova esclusa, difatti nella Torre di guardia del 15 maggio 1995 pag 20 rispondono: “A tempo debito ulteriori lampi di luce rivelarono che il principale proposito di Dio non era la salvezza delle creature, ma la rivendicazione della sua sovranità. Si comprese che il più importante tema della Bibbia non era il riscatto, ma il Regno, perché sarà questo a rivendicare la sovranità di Geova. Che luce fu quella!” ( sic).

In definitiva le parole che ogni cristiano sottoscriverebbe come ci dice Claudio Forte cioè:“ Il tema principale che attraversa tutta la Bibbia è quello della morte come conseguenza del peccato. La "risposta" classica di un cristiano qualsiasi è la seguente: Gesù è morto per i nostri peccati”http://www.infotdgeova.it/dottrine/riscatto.php non sarebbero sottoscrivibili dai Testimoni di Geova i quali relegano la soteriologia cristologica ai margini degli argomenti biblici principali.

A presto
Adelfos



10/12/2007 14:34
 
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ergo? .... [SM=g27833]
10/12/2007 17:54
 
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Qual è il proposito di Dio?

io penso sia....

(Colossesi 1:19-20) ...poiché [Dio] ritenne bene di far dimorare in lui tutta la pienezza, 20 e per mezzo di lui riconciliare di nuovo con sé tutte le [altre] cose facendo la pace mediante il sangue [che egli sparse] sul palo di tortura, siano esse le cose sulla terra o le cose nei cieli.



Isaia 29:13...‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me.  Invano continuano ad adorarmi, perché insegnano dottrine e comandi di uomini’”...



11/12/2007 07:45
 
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Re:
GianClark, 10/12/2007 14.34:

ergo? .... [SM=g27833]


Come sarebbe a dire "ergo"? Non si... erga da sé la conclusione?
Ergo (=dunque) il geovismo non interpreta la Bibbia nel senso giusto!
E' uno dei tantissimi esempi. E tra i più gravi, giacché da quell'idea sfasata derivano poi altre dottrine e scelte. Come ad esempio quella del Regno di Dio come un vero e proprio governo, quella dei 144.000 e delle altre pecore perché un regno ha bisogno di governanti e di sudditi e via fantabibbiando...


----------------------
est modus in rebus
11/12/2007 18:33
 
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Re: Re:
berescitte, 11/12/2007 7.45:


Come sarebbe a dire "ergo"? Non si... erga da sé la conclusione?
Ergo (=dunque) il geovismo non interpreta la Bibbia nel senso giusto!
E' uno dei tantissimi esempi. E tra i più gravi, giacché da quell'idea sfasata derivano poi altre dottrine e scelte. Come ad esempio quella del Regno di Dio come un vero e proprio governo, quella dei 144.000 e delle altre pecore perché un regno ha bisogno di governanti e di sudditi e via fantabibbiando...




Grazie per la delucidazione, mica avevo capito bene dove arrivava a parare il discorso...
[SM=x570901]


11/12/2007 19:01
 
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Per i TdG l'incarnazione di Cristo è stata una modifica dei piani originari di Dio, una variazione a cui Geova ha dovuto ricorrere per rimediare ad un inatteso incidente di percorso: il peccato originale.
Cristo è un personaggio tutto sommato secondario anziché il centro, insieme a suo Padre, della religione da lui fondata.

Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
11/12/2007 20:27
 
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Ma a questo punto i TdG ci dovrebbero spiegare per benino i versetti riportati in 1 Pietro 3,18-21, i quali parlano di Gesù descrivendolo come l’agnello “ già designato prima della fondazione del mondo”.
Se fu preordinato prima della fondazione ciò vuol dire che il peccato originale non fu un inatteso incidente che ha colto di sorpresa Dio inducendolo a cambiare piani.
Ciao
11/12/2007 20:44
 
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Re:
adelfos, 11/12/2007 20.27:


Ma a questo punto i TdG ci dovrebbero spiegare per benino i versetti riportati in 1 Pietro 3,18-21, i quali parlano di Gesù descrivendolo come l’agnello “ già designato prima della fondazione del mondo”.
Se fu preordinato prima della fondazione ciò vuol dire che il peccato originale non fu un inatteso incidente che ha colto di sorpresa Dio inducendolo a cambiare piani.
Ciao




Hai confuso qualche versetto, non vedo quel che hai detto in quella scrittura.


SAluti
Veronika [SM=x570892]


11/12/2007 20:50
 
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Ops...mi riferivo a 1 Pietro 1,18-21.
Grazie per la segnalazione [SM=g27827]

Adelfos

12/12/2007 09:12
 
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A mio parere
I tdG hanno in parte ragione. Se smettiamo per un po' di considerare la terra come il centro teologico dell'universo, ci accorgiamo che le Scritture alludono ad una ribellione avvenuta nei "cieli" da parte di Lucifero il quale avrà fatto la sua brava "campagna elettorale" presso gli angeli ... e non solo.

Infatti, noi troviamo il Ribelle già in questa veste quando tenta la prima coppia umana. Questo ci dice che qualcosa simile ad un "colpo di stato" era già avvenuta nei cieli.

Qualcuno suggerisce (ma soltanto come ipotesi) che gli angeli si sentivano talmente perfetti da non dover sottostare a delle leggi, leggi volute naturalmente da Dio. Questa pretesa fu una sorta di seduzione che avrebbe condotto molti angeli alla ribellione aperta.

Conclusione, vista dal nostro punto di vista, è correto affermare che lo scopo principale della morte di Cristo è la redenzione dell'uomo. Vista da una prospettiva generale, "universale", il male che ha travagliato questo pianeta per così tanto tempo, ha costituito una sorta di laboratorio:

1Pietro 1:12: "E fu loro rivelato che non per sé stessi, ma per voi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo, mediante lo Spirito Santo inviato dal cielo: cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi.."

Se, mettiamo, l'amore e la giustizia di Dio fossero stati (in un lontano passato) messi in qualche modo in dubbio è chiaro che tale dubbio dovrebbe riguardare ANCHE il "diritto di governare di Dio", nella mente degli abitatori celesti. Questi potrebbero chiedersi, per esempio, se chi li governa è veramente buono e giusto nei loro confronti oppure è un despota che impone delle leggi quanto meno inutili a delle creature perfette, o che si ritengono tali. La disputa sarebbe sul diritto di Dio di imporre delle leggi.

Il peccato nel mondo, ovvero, nel nostro pianeta, ha dato un'ampia prova del fatto che è un bene che le creature di Dio siano sottoposte a delle leggi, ma che queste leggi sono giuste e buone. Altrimenti è il male, il caos a imperare e il risultato è l'ingiustizia e la sofferenza.

Non credo che questa sia l'esatta visione teologica dei tdG. Però, forse, se spostiamo lo sguardo dalla terra al cielo, le cose cambiano prospettiva.

Agabo.

[Modificato da Agabo 12/12/2007 09:20]
Visita:

"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
12/12/2007 09:13
 
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Re:
adelfos, 11/12/2007 20.50:



Ops...mi riferivo a 1 Pietro 1,18-21.
Grazie per la segnalazione [SM=g27827]

Adelfos





Te lo spiego io.
Nel geovismo per "fondazione del mondo" (di cui si parla sia in questo versetto di 1PT 20 ma anche in Paolo ove dice che "siamo stati eletti da prima della fondazione del mondo") non si intende la creazione del cosmo né l'ordinamento della dimora per l'uomo. E questo semplicemente perché, dal momento che Geova non può prevedere il futuro se non ha dei segnali da interpretare, non poteva prevedere il peccato originale né programmare di conseguenza l'intervento sanante di Cristo.
Lo "Schiavo" si è visto, obbligato da questa sua limitatezza nel concepire l'onniscienza divina, a "spiegare" che per "mondo" nel contesto del versetto in questione si deve intendere l'umanità e questa escludendone Adamo ed Eva. Insomma il mondo sarebbe stato "fondato" solo con la nascita di Caino e Abele, DOPO che Adamo ed Eva avevano commesso il peccato originale e quindi avevano dato il via a una generazione (un mondo) difettosa.
Allora il discorso suona così: da prima che ad Adamo ed Eva nascessero i figli (= fosse fondato il mondo dell'umanità da redimere) Dio pensò al rimedio; che infatti fu promesso subito dopo il peccato dei progenitori. Peccato che precede questo tipo di "mondo umano" ma è susseguente alla fondazione del mondo fisico, precedentemente al quale Geova non poteva né prevedere il disastro né il suo rimedio (Cristo Agnello che si sarebbe immolato).

E siccome le stravaganze dottrinali sono come le cerase, bisogna sapere che...
- quando Paolo dice "ci ha scelti da prima della fdm" non intende riferirsi a tutti i cristiani, ma ai soli Unti. (prima cerasa)
- e che questi Unti Geova non li conosceva individualmente ma solo "come classe" (seconda cerasa)*
___________________________
* Questa deriva sempre dalla non reale ONNIscienza di Geova, la quale non onniscienza deriva dalla preoccupazione che il geovismo ha di non assegnarGli, nel caso del peccato adamico, la correità coi progenitori avendoli... programmati in maniera che si mettessero nei guai; e nel caso degli Unti che defezionano di non assegnargli la correità per averli scelti sapendo che sarebbero stati difettosi.
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