"Abbiamo pregato: non ci sarà Apocalisse"
NE/ RUSSIA, SETTA NELLA CAVERNA SI DIVIDE: META' ESCE, 14 RESTANO
Usciti 14 adepti. "Abbiamo pregato non ci sarà Apocalisse"
Roma, 1 apr. (Apcom) - Quattordici sono risaliti in superficie, altri quattordici restano dentro: un crollo nella caverna, diventata cinque mesi fa abitazione sotterranea di una setta, nella regione di Penza in Russia, ha diviso fisicamente il gruppo, che sarebbe spaccato anche nelle intenzioni. I quattordici riemersi, riferiscono i media russi, hanno annunciato che l'Apocalisse non ci sarà a maggio (contrariamente alla profezia motivo del ritiro). "Abbiamo pregato a sufficienza - ha spiegato una delle donne uscite dalla cavità - non ci sarà la fine del mondo". Un altro motivo che li avrebbe convinti a tornare sulla terra sarebbe la promessa di poter vivere in una casa di campagna assieme al capo spirituale della setta, 'Padre Petr', un architetto di 42 anni tirato fuori da una clinica psichiatrica per partecipare alle trattative con i suoi adepti.
La spiegazione delle autorità è più prosaica: "due celle sotterranee sono crollate e sono dovuti uscire", ha dichiarato alle agenzie russe Anton Sharonov, il portavoce dell'amministrazione della regione di Penza, dove si trova la caverna, circa 700 chilometri a Sud-est di Mosca. Gli altri per ora non hanno comunicato nuovi progetti.
Le testimonianze degli 'emersi' hanno permesso di stabilire il numero preciso dei membri della setta: 35, compresi quattro bambini, la più piccola di un anno e otto mesi. Sette membri del gruppo erano già usciti venerdì scorso. Nel secondo gruppo dei "fuorusciti", segnala la polizia, c'era anche il nuovo leader, Vitali Negodon, "uno di quelli che poneva maggiori problemi", in quanto armato e particolarmente bellicoso. La discesa in profondità della setta, lo scorso novembre, era stata accompagnata da minacce di fare esplodere la caverna in caso di interventi esterni.
La caverna, dopo il crollo, è divisa in due parti dalla parete franata. Quella più lontana dal buco dacui sono usciti i sette, poi gli altri 14, sarebbe al momento al sicuro grazie alle radici degli alberi e a un condotto di areazione introdotto ieri dalle squadre di soccorso. Lo stesso usato come un megafono da padre Hermogen, un esperto di letterattura dell'Apocalisse che ha partecipato ai negoziati con la setta.
Le donne sono risalite cariche di sacchetti di plastica. Una portava una gabbia con un pappagallo. "Sembravano in buone condizioni di salute", ha raccontato Sharonov, "siamo stati aiutati da un miracolo. Ma temiamo per i piccoli che restano laggiù, in particolare per una bimba e una ragazzina".
La settimana scorsa alcuni esponenti del gruppo avevano comunicato la decisione di lasciare la caverna nell'imminenza della Pasqua, che per gli ortodossi cade domenica 27 aprile.
Invisa ai vertici della chiesa russa, la setta in questione s'ispira al vecchio rito ortodosso, denuncia la deviazione del culto nelle alte sfere della chiesa ufficiale e prevede la fine del mondo entro maggio. Il capo spirituale del gruppo di fanatici religiosi, 'padre' Petr Kuznezov, ha annunciato all'inizio dello scorso novembre l'approssimarsi del giorno del giudizio. Ai suoi seguaci ha ordinato di ritirarsi in attesa dell'Apocalisse e così è inziata l'odissea sotterranea del gruppo - una ventina di adulti, con figli e anche qualche neonato - che di tanto in quanto entrava in contatto con le forze dell'ordine, ma che ha sempre rifiutato di uscire dal rifugio.
Il caposetta ha raccolto vari capi di imputazione: la legge russa punisce la formazione di sette e organizzazioni religiose illegali, e per ultimo si è aggiunta l'accusa di incitamento all'odio su base religiosa. Nella regione, però, il gruppo che aspetta la fine del mondo ha raccolto anche una certa comprensione e i media si sono dati daffare ultimamente a raccontare storie di sette organizzate da truffatori, a scopo di lucro. Di Kuznezov si sa - o si dice - in realtà poco. Ha 41 anni. Sarebbe un architetto. Nella regione è comparso da un anno e non ha fatto altro che predicare la fine del mondo per maggio 2008.
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