Leggendo Matteo 24, ne scorgo un'interpretazione diversa, se mi rifaccio ad un approccio differente.
Questo approccio, è molto distante da quello utilizzato dai Testimoni di Geova.
I Testimoni di Geova, per spiegare Matteo 24 e Luca 21, utilizzano il concetto di tipico-antitipico.
In sostanza, per i Testimoni di Geova, l'interpretazione biblica del passo di Matteo e di Luca, è da ritenersi doppia. Troverebbe cioè un'applicazione sia nei tempi apostolici che nei tempi finali del mondo. Questo spingerebbe i Testimoni di Geova a trovare in ogni evento del capitolo 24 una manifestazione sia nei tempi apostolici, che nei tempi finali.
Questo però riscontrerebbe già numerose lacune ai tempi apostolici, per cui la profezia non sarebbe completamente adempiuta.
E' chiaro che qualcosa in quest'approccio non funziona.
Suggerisco così questo tipo di approccio, che a mio avviso trova più spiegabile gli eventi descritti da Cristo.
La richiesta degli apostoli a Gesù, è una richiesta apparentemente strana:
“Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo”.
Perché gli apostoli fecero a Gesù questa strana richiesta?
Gli apostoli, si aspettavano, che appena Gesù fosse risuscitato, avrebbe portato il Regno di Dio, che tutti gli ebrei aspettavano.
Essi, ritenevano di essere molto vicini a questo tempo. Si aspettavano che la fine del mondo era per i loro giorni.
Inoltre gli ebrei, da quando avevano costruito il tempio, solo in un’occasione se ne videro privati: durante cioè la deportazione babilonese. Era perciò inconsueto per un ebreo pensare al popolo di Dio senza un tempio.
Ecco alcune ragioni per cui gli apostoli quindi si aspettavano che la distruzione del tempio doveva essere collegata al ritorno di Cristo e di conseguenza agli ultimi giorni, ed ecco probabilmente il perchè di quella richiesta.
La risposta di Gesù, è la descrizione descritta da Matteo e Luca.
Gesù anzichè riprendere gli apostoli spiegando che i due periodi sarebbero stati lontani nel tempo tra loro, dà una risposta intrecciando insieme gli eventi relativi al tempio e relativi agli ultimi giorni.
La storia col suo trascorrere avrebbe identificato gli uni dagli altri, e se qualche evento fosse comune, la cosa non scarta questo approccio.
Schematicamente possiamo dire cioè questa cosa sull'interpretazione dei TdG:
Adempimento tipico della profezia (relativo al tempo apostolico)
Adempimento antitipico della profezia (relativo ai tempi finali)
In sostanza gli eventi accaduti su scala più piccola nel I secolo, si sarebbero manifestati su scala maggiore nell'ultimo periodo del mondo.
Con un'interpretazione che ha l'approccio appena suggerito da me, invece l'adempimento, sostenuto dalla premessa che ho fatto circa la richiesta degli apostoli, non richiede la ripetibilità degli eventi alla lettera, anche se la consentirebbe in parte.
Si avrebbe così schematicamente:
- Eventi in adempimento solo nel I secolo
- Eventi in adempimento solo nella parte finale dei giorni
- Eventi comuni ai due tempi (potrebbero essercene)
Non è che voglio rendere questo tipo di approccio più valido di quello utilizzato dai Testimoni di geova.
Può darsi che io possa essere in errore, sò soltanto che con un approccio del genere, non sarebbero richiesti i salti mortali che vertono a fare adempiere tutta la profezia nei minimi particolari in questo tempo, particolari che invece potrebbero riguardare esclusivamente il I secolo.
Grazie dell'attenzione.
[Modificato da |cocco| 24/11/2007 08:39]