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Ho risposto che ho conseguito la Licenza media.
Non sono stato incoraggiato a non continuare negli studi.
Negli anni 60-70 era "normale" che le "aspirazioni" erano diverse.
Le mete, erano il servizio, il lavoro alla Betel e così via.
Non rimpiango quei periodi di attesa del nuovo mondo che sarebbe venuto nel 1975.
Mi sforsai molto per questo e ho vissuto sempre secondo le norme e le aspettative in qui credevo.
Ho dato molto! (non prendetela per presunzione, ma era la mia vita).
Oggi non sò più che cosa sono, dove vado, in che cosa credo e quale sarà il mio futuro.
Ricordo una canzone di De Andre, presa dall'antologia di Spoon River che dice: "non mi uccise la morte..... ma due guardie bigotte...mi cercarono l'anima fino alla morte".
Un blasfemo
(dietro ogni blasfemo c’è un giardino incantato)
(Fabrizio de' André)
Mai più mi chinai e nemmeno su un fiore,
più non arrossii nel rubare l’amore
dal momento che Inverno
mi convinse che Dio
non sarebbe arrossito rubandomi il mio.
Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino,
non avevano leggi per punire un blasfemo,
non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte,
mi cercarono l’anima a forza di botte.
Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo,
lo costrinse a viaggiare una vita da scemo,
nel giardino incantato lo costrinse a sognare,
a ignorare che al mondo c’è il bene e c’è il male.
Quando vide che l’uomo allungava le dita
a rubargli il mistero d’una
mela proibita
per paura che ormai non avesse padroni
lo fermò con la morte, inventò le stagioni.
E se furon due guardie
a fermarmi la vita, è proprio qui sulla terra
la mela proibita,
e non Dio, ma qualcuno che per noi l’ha inventato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato.
Ho inserito questo testo in una altra discussione e Achille ne ha aggiunto il midi.
Ciao
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