Il concetto non è se l'università sia sconsigliata o meno. E' molto più profondo.
E' la ragione per cui il CD ha deciso di muovere una campagna di 'sensibilizzazione verso i rischi dell'istruzione superiore'. Le ragioni a sostegno di questa campagna sono fondamentalmente 2:
1)Il tempo rimasto è ridotto, meglio impiegare le proprie risorse in opere degne di salvezza (predicazione e adunanze)
2)Il rischio di allontanarsi e di commettere peccati gravi (quindi perdere la propria relazione con Geova)
Per qualche mese dopo il famoso discorso di Monza mi sono chiesto se queste due ragioni ufficiali fossero le reali ragioni.
Non sono approdato ad una risposta definitiva ma credo di aver capito che un istruzione superiore, in particolare l'Università, mette l'individuo nelle condizioni di poter emanciparsi intellettualmente, di poter pensare con metodo e raziocinio, poter individuare meglio discrepanze concettuali e di metodo.
Un soggetto del genere diventa poco gestibile. E, mi dispiace ammetterlo, l'obiettivo principale del CD è quello del controllo dell'informazione.
Per quanto si possa voler 'salvare il salvabile', ovvero alcune sincere manifestazioni cristiane all'interno delle congregazioni, il resto lascia veramente a desiderare.
Ho imparato con il tempo a non trarre conclusioni immediate. Ma questo discorso assieme alla risposta a domande sul ministero di settembre sembrano essere davvero la prove del fatto che anche da parte loro c'è il crescente imbarazzo di dottrine messe poste in essere negli anni precedenti, che con il passare del tempo crollano miseramente, e l'unico modo per porre rimedio a questa situazione è creare una fortissima dissonanza cognitiva nei fratelli. Cosa ovviamente possibile solo se si hanno menti facilmente plasmabili!