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Perle di grande saggezza del grande pseudo "giudice" Rutherford!

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2007 14:51
30/06/2007 17:33
 
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Scaricando da internet un trattato sul famosissimo giudice, guardate un pò cos'ho trovato:

Ma il meglio del meglio si raggiunge con il secondo, di libri “voce a favore della fede”, il libro Creazione, di cui sconsiglierei vivamente la lettura alle gentili signore geoviste. No, non perché contenga argomenti “sconvenienti”, ma sol perché per essere un libro usato da Dio per rafforzare la fede mostra da parte del Creatore una misoginia così fe-roce, un pregiudizio così radicato ed un’ostilità così palmare nei confronti del “gentil” sesso, da consigliare la rapida conversione all’Islamismo che, al confronto, è molto più ben disposto nei confronti delle donne. Il libro in questione, contiene infatti un capitolo significativamente intitolato “Degenerazione”, e al suo interno un sottotitolo è dedicato alle “Donne”. Parlando d’esse il libro dice:

"Ai giorni dell’antica Grecia, comunque, la razza si era già grandemente degenerata; ed al tempo d’oggi la degenerazione è ancor maggiore. É solo facendo un raffronto che possiamo adesso fare un paragone con la bellezza naturale delle donne che vivevano sulla terra al tempo di Noè. Come la loro madre Eva quelle donne erano vanitose. Con facilità esse cedevano alle tentazioni che avrebbero maggiormente gratificato il desiderio della loro carne o il desiderio dei loro occhi, o che avessero fatto appello al loro orgoglio. Esse desideravano essere ammirate e lusingate. Di natura voluttuosa e sensuale, le loro menti erano lontane da Dio e dalla giustizia, ed avrebbero facilmente fatto ricorso a tutta la loro influenza per ottenerne esaltazione o gratificazione egoistica. Ciò che al di sopra di ogni altra cosa piaceva a queste donne senza Dio erano gli uomini forti che le adulavano e le lodavano, e che soddisfacevano i loro desideri egoi-stici. La donna è sempre stata fra le creature più belle e più pericolose della terra. La sua bellezza e la sua avvenenza attraggono l’uomo, e accecano l’uomo egoistico rendendolo incapace di vedere le cose più nobili e più elevate, e lo in-ducono a dimenticare Dio. Fu l’affascinante seduzione di Eva che indusse Adamo al suo grave peccato ... Quasi tutte le donne del tempo di Noè erano egoiste, sensuali e seguivano il sentiero della vanità. Belle e gradevoli di forme erano piacevoli da ammirare; tuttavia, a causa del loro orgoglio, nutrivano un eccessivo desiderio d’essere notate e ammirate dagli uomini."

Riprendendo..... l'autore commenta:

Questa più che evidente ostilità di Rutherford nei confronti dell’elemento femminile, caratterizzò tutto il lun-go periodo della sua presidenza e, sebbene in maniera più attenuata, continua ancor oggi ad essere determinante nella struttura e nell’organizzazione del geovismo. L’attuale congregazione è infatti ancora arroccata su posizione così palesemente offensive nei confronti delle donne e della femminilità che sarebbe difficile spiegare se non se ne scopris-se l’origine. Ne troviamo una buona giustificazione in un articolo apparso sull’Età d’Oro del 27 gennaio 1937 nel quale si spiega che l’innamoramento nel matrimonio è un inganno del diavolo. L’articolo si intitolava “Quella delusione chiamata «Amore»”, e diceva così:

Vi è un aspetto così sinistro in questo “amore” il cui orrore è inferiore probabilmente solo a quello che ci è stato rivelato dagli orrori della guerra. Innanzitutto, quest’”amore” crea l’illusione che esistano delle qualità desiderabili nel suo oggetto, che sono più o meno indefinibili, e che, alla fin fine, non esistono neppure ... Ma cosa troviamo nel vasto deposito dei Fatti che si cela sotto le vesti affascinanti dell’amore? Per esso sono stati compiuto innumerevoli omicidi. Schiere di suicidi sono state commesse a causa di amori non corrisposti o finiti. Infedeltà e divorzi sono il frutto dell’”amore” per altri uomini o altre donne ... Orbene, si può allora dire alla luce di quanto precede che l’”amore”, che sta alla base di tutti questi crimini possa costituire un buon motivo per sposarsi, o che esso sia benedetto da Dio? Ci chiediamo: è l’amore la base ideale per il matrimonio?Nessuno che abbia rispetto per la testimonianza della Bibbia dovrebbe rifiutarsi di prendere in esame i fatti che abbiamo qui menzionato. Mentre è vero che vi erano varianti circa il modo di prender moglie, anche fra lo stesso tipico popolo di Dio, Israele, ciò non cambia ne altera il proposito originale di Geova. Quando Gesù era sulla terra i Farisei cercarono di intrappolarlo ponendogli alcune domande riguardanti la relazione matrimoniale; quindi, pensando di averlo messo alle corde a motivo di una frase che Egli aveva pronunciato, gli posero un’ultima domanda circa la legge di Mosè. Gli dissero: ‘Perché Mosè comandò di darle un certificato di divorzio e di mandarla via?’ Egli rispose loro, “Per la durezza dei vostri cuori, Mosè vi concesse di divorziare dalle vostre mogli, ma non è stato così dal principio”. Così, quindi, non abbiamo adesso bisogno di sapere quali sono state le variazioni intervenute nel sistema di prender moglie rispetto ai tempi antichi, ma è sufficiente che sappiamo come stavano le cose in principio.
In che modo Adamo ebbe sua moglie? Dio prese una costola di Adamo e da esse fece diverse donne e poi si mise ad aspettare che Adamo si innamorasse di una di loro per poi prenderla come moglie? No, Egli non fece così. Avrebbe mai Dio potuto fare una cosa del genere? Assolutamente no. Invece, Dio fece solo una donna e la diede ad Adamo come moglie, e Adamo prese ciò che gli fu dato, e lo stesso fu costretta a fare Eva.
Ci viene anche detto che Adamo era un figlio di Dio. Perciò se ne deduce che il modo di prender moglie in principio era un provvedimento paterno. C’era il corteggiamento prima del matrimonio? No. C’era l’innamoramento? Nemmeno ... Non vi è alcun dubbio, naturalmente, che in quanto creata a quello scopo, Eva era perfettamente compatibile con Adamo sotto ogni aspetto. Ed è anche oltre ogni modo vero che anche se dovessero esservi delle differenze fra gli esseri umani perfetti, i padri perfetti non avrebbero alcuna difficoltà nello scegliere guidati dallo spirito del Signore delle mogli adatte ai loro figli.
In breve, quindi, si può dire che il cosiddetto “amore” non è il motivo ideale per sposarsi. In altre parole, non è il modo naturale mediante il quale un uomo debba prender moglie ...
Mentre, come le Scritture mostrano chiaramente, il matrimonio è un’istituzione di Geova Dio, l’apostolo Paolo, sotto ispirazione dello spirito di Dio rese evidente che a causa della frenetica attività del Diavolo e della sua organizzazione sulla terra, gli appartenenti al consacrato popolo di Dio dovrebbero assolutamente evitare di sposarsi a meno che non siano continuamente tormentati dal desiderio di avere rapporti sessuali, nel qual caso dovrebbero sposarsi. Per i più giovani o i più vecchi che, solo per questo, hanno bisogno di sposarsi, si dovrebbe disporre di farlo con franchezza e sincerità, il più possibile conforme alle originarie disposizioni divine, senza l’abbagliamento, le delusioni e le illusioni del cosiddetto “amore”, che reca biasimo sul santo nome di Geova.


L'autore, passando così verso la conclusione del suo trattato, notate come traeva il significato di tali modi di agire di colui che si definiva guida spirituale dell'Iddio Altissimo:

"Rutherford, invece, e tutti i suoi pari, sono semplicemente dei briganti della religione. Uno sguardo all’impero economico che lui —come tanti altri— ha fondato, è la migliore delle risposte. Purtroppo, poi, si riscontra che quasi tutti questi gruppi, essendo stati fondati da persone prive di scrupoli o, nella migliore delle ipotesi, da persone psicologicamente turbate, sono caratterizzati da dottrine che mortificano l’uomo, sicché assistiamo all’umiliazione della personalità di chi vi aderisce, e, nell’ambito degli aderenti, alla ghettizzazione dei gruppi sociali al loro interno. Così è con le donne nel geovismo, che sono considerate semplicemente alla stregua di fattrici, o di domestiche, in quanto i loro orizzonti sono rigidamente predeterminati e non possono ambire a nessuno sviluppo sociale. Così anche i più giovani, ai quali ogni futuro è precluso, essendo per loro preparato dai loro genitori —perché così vuole l’organizzazione— un futuro di propagandisti e null’altro.

Si faticherebbe davvero, a cercare di individuare nel grande movimento di Brooklyn le caratteristiche, l’atmosfera, la dolcezza del cristianesimo. Aprire la Bibbia e confrontarla con La Torre di Guardia è il sistema migliore per accorgersene. Efficienza, tecnologia, produttività, irregimentazione, disumanizzazione, spersonalizzazione, enormi guadagni, pubblicità, crescita a dismisura degli introiti, moltiplicazione geometrica dei beni immobili, potenti lobbies, enormi studi legali, collegamenti trasversali con la politica, la massoneria, i gruppi finanziari: ecco cos’è la Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania (e tutti gli altri movimenti del genere). Cosa ha a che fare tutto questo con il cristianesimo di Gesù, di Paolo, di Pietro, di tutti gli altri?

Al termine di queste pagine, quindi, rimane da estendere un invito: quello di guardare altrove se si ha bisogno di Dio. Il geovismo, figlio degenere del “Dio d’America”, è l’espressione più bieca di ciò di cui oggi l’uomo non ha bisogno. La sua storia, la storia dei suoi fallimenti, e, peggio ancora, delle sue conquiste, mostra che è proprio vero quello che il già citato H. Bloom nel suo libro La religione americana, ha scritto:

I testimoni di Geova, che pure nascono dal medesimo ceppo, erano e rimangono un movimento completamente diverso, in violento contrasto con tutto ciò che è autenticamente americano ... Russell e Rutherford, offendono il senso della dignità umana, sempre che tale senso esista. essi propongono un fascismo teocratico ... La passione per la distruzione può esse-re una passione creativa, come asseriva l’anarchico Bakunin, ma quella dei testimoni di Geova non crea nulla ... Fragili intellettualmente, vacui spiritualmente, i testimoni di Geova sognano di impadronirsi direttamente del potere, in modo da poter partecipare della maestà del grande teocrate, Geova ... Nella realtà la dottrina dei testimoni di Geova è offensiva verso l’umanità.

Concludendo il suo trattato, ecco ciò che ben descrive il movimento geovista:


Il secondo presidente della Società Torre di Guardia impresse all’organizzazione, a differenza del suo fondatore, la caratteristica che ancor oggi la connota: quella di un organismo nel quale le uniche idee che hanno libera circolazione sono quelle dei vertici, cioè quelle del Corpo Direttivo; di una struttura in cui alla coscienza è consentito di scegliere, ma solo ciò che è già stato deciso a Brooklyn; e dove i sentimenti individuali possono trovare libera espressione, a patto che si esprimano secondo le direttive stabilite dalla Torre di Guardia che indica chi amare e chi odiare, quando farlo, come e dove farlo.

Il mondo della Torre di Guardia è pertanto ancor oggi il mondo di Rutherford: un mondo distorto, dove la realtà non esiste se prima non viene descritta nelle colonne della Torre di Guardia. Non è reale ciò che accade, ciò che gli occhi vedano, ciò che il cuore sente; è reale, piuttosto, ciò che il Corpo Direttivo sente, percepisce e decide per i suoi seguaci. Non vi è maggiore insulto alla dignità dell’uomo di quello che quotidianamente viene fatto subire ai testimoni di Geova dagli uomini che hanno continuato il lavoro a suo tempo iniziato da Rutherford. La coscienza è un sacrario nel quale nessuno ha il diritto di entrare, violandola. Ma è ciò che in ogni istante e in tutto il mondo avviene a danno di cinque milioni di persone. E tutto questo viene continuamente presentato come una conquista, un “diritto”: il diritto alla libertà religiosa. Se questa è la libertà religiosa allora vuol dire che l’uomo non è più in grado di discernere la differenza che esiste fra il bene e il male. Salgono in mente le parole di Gesù: “Se dunque la tua luce è tenebra, come sarà nera quella tenebra!” — Matteo 6:23.


Cos'altro posso commentare che già non sia stato detto?

I tdg credono che il "mondo" giaccia nelle grinfie del Malvagio, solo che non hanno capito chi in realtà sia il Malvagio!

Sono depredati di ogni libertà, da quella fisica, mentale, spirituale, ma essi si credono al sicuro, rinchiusi in quella gabbia di prigione, vedono, attraverso le sbarre, che sono quelli "del mondo" a essere prigionieri, non rendendosi conto che sono invece essi stessi presi prigionieri dal sistema geovistico! Che Dio abbia pietà di loro e li liberi al più presto. Questa è la mia continua preghiera. Piero Villaverde.

Geova informa
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