"edi, Polymetis, il dramma nasce proprio perchè i Testimoni che credono fermamente e sinceramente tanto da accettare la morte, credono in una menzogna non suffragata dalla Dottrina Religiosa. "
Ma tu sei Dio per essere sicura al 100% di quello che affermi? Guarda che la cosa è inquietante. I miei colleghi epistemologi dicono giustamente che in realtà non è neppure dimostrabile che il sole sorgerà di nuovo domani mattina, e tu, in una materia religiosa, pretendi di disporre della vita degli altri perché dall'alto di chissà quale istruzione predenti di saperne più di loro? Sebbene io sia d'accordo con te sul fatto che i TdG intepretino male la Bibbia, non posso sognarmi di imporre le mie del tutto opinabili idee su un argomento così delicato.
"Ora tu mi dirai che è diritto di chiunque credere a quello che desidera, ma se sai che crede a una falsità, non è tuo dovere cercare di convincerlo?"
Convincerlo e forzarlo sono due cose diverse.
" Nessuno di noi ha in "tasca" la verità, ma un conto è essere consapevoli di non possederla e un conto è fare finta che la menzogna non esista. "
Guarda che per essere sicura di qualcosa dovresti conoscere tutto il resto dell'universo, perché non puoi mai sapere a cosa si potrebbe legare un fatto, gettando nuova luce su un argomento, una luce inaspettata. Ergo sapere di non possedere la verità implica che non puoi neppure essere sicuro che un altro sbagli su qualsivoglia argomento. Non so se sei al corrente che ormai dopo la crisi della fondazione insiemistica dell'aritmetica non si può più neppure dimostrare che 2+2 faccia 4, e tu prendenti di poter costringere qualcuno sulla base di quello che ritieni di capire in campo esegetico a subire una cura medica? La gente ha il diritto di morire per i suoi errori.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)