Ciao info.se
------------ Ovvero anche in Gio 14:10-11 quell'espressione di Gesù potrebbe voler solo intendere che il messia "partecipa" in Dio, ma non he è la stessa divinità.---------------
A conferma di ciò che hai appena detto, ecco un altro versetto:
Giovanni 17:11
E io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu m'hai dati, affinché siano uno, come noi.
Ora se noti qui non si parla dell'essere uno nell'altro, ma di essere ( e si parla di minimo 12 persone ) UNO, come Gesù Cristo il Padre sono UNO.
Io e te possiamo essere UNO anche se viviamo in posti diversi e siamo persone distinte separate e diverse, purchè operiamo insieme per lo stesso scopo, nello etsso modo, osservando gli stessi principi, avendo la stessa conoscenza, avendo identico potere e collaborando istante su istante l'uno con l'altra.
Non significa che siamo la stessa persona, perchè altrimenti neppure gli apostoli avrebbero mai potuto essere UNO, così come Gesù Cristo stava chiedendo al Padre che avvenisse, cioè:
"... affinchè siano uno, come noi. "
E' la paura di essere presi per politeisti, che ha convinto alcuni a dire che Gesù Cristo e Dio e lo Spirito Santo sono un solo Dio.
Ma non si riesce a comprendere che pur avendo poteri divini ed essere Uno con Dio nello scopo e nelle opere e nel potere, Gesù Cristo e lo Spirito Santo non sono Dio, quel Dio al quale dobbiamo rivolgere le nostre preghiere, così come ha insegnato Gesù Cristo stesso e così come si dice nei 10 comandamenti:
Esodo 20
Il decalogo
1 Allora Iddio pronunziò tutte queste parole, dicendo: 2 'Io sono l'Eterno, l'Iddio tuo, che ti ho tratto dal paese d'Egitto, dalla casa di servitù.
"3 Non avere altri dii nel mio cospetto."
4 Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne' cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; 5 non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l'Eterno, l'Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l'iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6 e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m'amano e osservano i miei comandamenti. 7 Non usare il nome dell'Eterno, ch'è l'Iddio tuo, in vano; perché l'Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome in vano.
Quindi non si è politeisti nel credere che Dio e Gesù Cristo e lo Spirito Santo abbiano tutti poteri divinie siano comunque persone distinte e separate, poichè preghiamo soltanto Dio e riteniamo Lui come nostro creatore, e ci rivolgiamo a Lui per ottenere benedizioni e risposte alle nostre preghiere, perchè Gesù Cristo, ci ha insegnato, non di chiedere allo Spirito Santo, ma di ascoltarLo, non di chiedere a Gesù Cristo, ma di seguirNe l'esempio. E allora, a chi dobbiamo chiedere?
Gesù Cristo ci ha detto svariate volte di rivolgere le nostre preghiere a Dio, Suo e nostro Padre, l'unico Dio al quale dobbiamo credere come tale.
Ho già fatto il seguente esempio, ma lo ripropongo.
In un reame ci sono il Re, la Regina ed il Principe.
Entrambi hanno potere reale, ma se ci viene chiesto di credere e di rivolgerci soltanto al Re e di non avere altri Re al nostro cospetto, allora ci rivolgeremo soltanto a Lui, anche se proprio per Suo comando, ascolteremo e seguiremo l'esempio di Suo Figlio, il Principe, che ha come Suo Padre, il Re, poteri regali.
E' ovvio che il Re ed il Prinicpe sono persone separate, ma hanno entrambi i poteri regali, anche se a noi viene chiesto di rivolgerci soltanto al Re, che è un Re geloso e ha dato a Suo Figlio e a sua moglie altri incarichi da svolgere, sempre con lo stesso potere regale che Lui stesso ha conferito loro.
La storia della trinità, come intesa dalla Chiesa Cattolica e alla quale ho voluto credere per almeno 21 anni, anche se con tutte le mie perplessità, è una delle tante invenzioni umane per colmare la paura di essere giudicati politeisti, per voler rendere Dio ancora più lontano dall'uomo ( che non può comprendere un essere così strano ) e per iniziare a far credere agli uomini che più le cose sono strane e inconprensibili, più sono divine ( concetto assolutamente falso, perchè lo scopo di Dio e di Gesù Cristo e dello Spirito Santo è proprio quello di renderci le cose più semplici possibili, affinchè noi impariamo linea su linea e precetto su precetto )
Ciao
Lorena