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Qual'è il senso di Gv 8:32?

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2007 23:15
02/02/2007 20:32
 
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in Gv 8:32 vi troviamo "conoscerete la libertà e la libertà vi renderà liberi"... ma cosa intendeva dire Gesù con il termine 'libertà'? e cosa intendeva con il termine 'liberi'... che significato ha per l'uomo d'oggi essere 'libero'? ed, ancora piùù importante..., CHI ci vuole tenere prigionieri?... e da cosa?... [SM=x570868]
Giovanni
02/02/2007 21:07
 
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liberi dalla legge,dalla morte,dal peccato,dal malvagio.si torna ad essere figli di Dio!!! (approvati naturalmente). [SM=x570865]
Isaia 29:13...‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me.  Invano continuano ad adorarmi, perché insegnano dottrine e comandi di uomini’”...



03/02/2007 07:18
 
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Da un commentario online:

Gesù non può parlare qui che di libertà spirituale, libertà dalla colpa, dal peso e dal dominio del peccato, nonché dal duro giogo del Fariseismo. La religione di Cristo è apportatrice all'uomo della più verace libertà personale. Quando la verità qual è in Gesù prende possesso del cuore di un peccatore, vi genera subito la più meravigliosa libertà dalla schiavitù del peccato, dalle rodenti sollecitudini, dalle passioni turbolenti, dalla tirannia di Satana, dal timor della morte. Per essa l'intelletto si affranca da ogni tenebre 2Corinzi 3:17, e la volontà da ogni peccaminoso servaggio Romani 7:23,25.

www.laparola.net/

Ciao
Achille
03/02/2007 10:05
 
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Scritto da: Achille Lorenzi 03/02/2007 7.18
Da un commentario online:

Gesù non può parlare qui che di libertà spirituale, libertà dalla colpa, dal peso e dal dominio del peccato, nonché dal duro giogo del Fariseismo. La religione di Cristo è apportatrice all'uomo della più verace libertà personale. Quando la verità qual è in Gesù prende possesso del cuore di un peccatore, vi genera subito la più meravigliosa libertà dalla schiavitù del peccato, dalle rodenti sollecitudini, dalle passioni turbolenti, dalla tirannia di Satana, dal timor della morte. Per essa l'intelletto si affranca da ogni tenebre 2Corinzi 3:17, e la volontà da ogni peccaminoso servaggio Romani 7:23,25.

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Ciao
Achille



[SM=g27811]

Gesù sulla croce è morto per darci tale libertà... io personalmetne vivevo in una condinzione morale e piscologia indescrivibile... quando ho realizzato che Gesù sulla croce ha portato tutti i miei peccati gli ho chiesto perdono, invitandolo ad entrare nella mia vita. da quel momento ho ricevuto il perdono e la libertà dal peccato... Non riesco a trovare le parole per esprimere tale esperienza... Ma non potrò mai dimenticare quel giorno.

freedom [SM=g27823]
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03/02/2007 12:02
 
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Libera scelta o scelta...libera?
Ad integrazione di ciò che ha scritto Achille, vorrei aggiungere di non soffermarci solo sull’aspetto spiritualistico (forse, sono influenzato – anzi, lo sono fortemente – dal mio parroco che diffida di discorsi troppo spiritualistici). La libertà promessa da Gesù investe anche la nostra sfera materiale; la nostra libertà si riflette nelle nostre scelte quotidiane: è la libertà da una logica del mondo che mette al primo posto: l’individualismo esasperato (che trascende nell’egoismo), la logica del profitto a tutti i costi (pazienza se a pagarne le spese sono le persone!), la scelta di percorsi di morte (spirituale, certo, ma anche fisica), concetti del tipo: “noi” e “loro”; buoni (sempre noi) e cattivi (sempre gli altri), la difesa della nostra cultura o della nostra identità o della nostra religione (chiudendo, così, il cuore all’accoglienza dello straniero, del diverso) o i nostri “sacrosanti diritti” (quasi sempre abusi) nello sfruttamento delle risorse della terra (80% delle risorse per solo il 20% della popolazione mondiale; il Nord del mondo)...Di fronte a questa logica Gesù ne propone un’altra, diametralmente opposta; la conoscenza di Gesù e del suo insegnamento – la Verità, appunto – ci apre gli occhi (soprattutto, il terzo occhio: quello del cuore) davanti alle bugie che subliminalmente ci vengono propinate. Attenzione! Il punto non è scegliere tra il messaggio che il mondo dà e l’insegnamento del Figlio di Dio perché saremmo ancora nell’ambito del cosiddetto libero arbitrio in cui l’uomo è chiamato ad una libera scelta, ma non ad una scelta...libera! Il fatto già di scegliere mette l’uomo in uno stato di tensione, incertezza, insicurezza, conflitto interiore (mica tutti quanti veniamo fulminati come Paolo sulla via di Damasco!) in quanto sottoposto ad inevitabili condizionamenti. La vera libertà, paradossalmente, l’acquisiamo quando non si pone più per noi alcuna scelta! Mi spiego con un esempio già riportato in un altro mio post: staremmo ancora a decidere di scalare una collinetta se in alternativa ci fosse proposto di salire sull’Everest? Sulla questione non ci perderemmo neanche un momento, immagino. Questo perché la collinetta per noi non ha alcun significato, la questione semplicemente non si pone; non c’è nessun conflitto interiore né ripensamento nè incertezza che possano condizionarci in qualche modo...non c’è nessuna scelta, appunto! Siamo veramente liberi. Altre proposte non vengono minimamente prese in considerazione!!!!! Ecco il motivo del perché Gesù non si è trovato mai a dover fare i conti con una scelta. Lui aveva già scelto: fare la volontà del Padre; ogni sua azione, ogni suo gesto, ogni sua parola era orientata affinché questa volontà si adempisse, altre proposte - anche seducenti – non trovavano spazio. Egli era libero e questa stessa libertà ce la promette se saremo suoi amici e se lo accoglieremo nel nostro cuore.


Un...fraterno saluto da chi è in cammino per raggiungere la vera libertà. Non senza rovinose cadute, ma con fiduciosa determinazione!!! [SM=x570892]

Freddie
-----------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.

[Modificato da !Freddie! 03/02/2007 12.07]

03/02/2007 12:29
 
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Se non si ha avuto un esperienza personale con il Signroe non vi può essere libertà...

Nel momento che io accetto Gesù come mio personale salvatore allora posso godere della liberazione dal peccato... e tale liberazione è manifesta materialmente...

Io prima rubavo, mi ubriacavo, bestemmiavo, mi drogavo ora non lo faccio più perchè il sangue di Gesù mi ha purificato e liberato.




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03/02/2007 15:41
 
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Mani pulite!...
Se non si ha avuto un esperienza personale con il Signroe non vi può essere libertà...

Occorre fare certamente l’esperienza di Dio per poter essere liberi, sebbene preferisco parlare di “accoglienza”; lasciare, cioè, che Gesù entri nei nostri cuori e che la sua parola sia operante in noi: agire come avrebbe agito Gesù, pensare come avrebbe pensato lui, parlare come avrebbe parlato lui. Dai Vangeli si evince che non sempre la vicinanza al Maestro era certezza di comprensione del suo insegnamento nè di acquisizione automatica della fede; l’essergli vicino ne era il presupposto, ma non la condizione “sine qua non”. Tant’è vero che nell’episodio della guarigione del servo del centurione, riferendosi a quest’ultimo dichiara pubblicamente che: “In tutta Israele (e, quindi, neanche...tra i suoi!!!) non ho trovato una fede così grande” (un centurione: un pagano, romano, oppressore, odiato nemico del popolo ebraico, uccisore e quanto più “lontano” ci fosse da Gesù...). Allo stesso modo, fu un centurione - romano, pagano, uccisore ecc...ecc... - che sotto la croce (nel momento del suo “presunto” massimo fallimento) riconobbe Gesù quale Figlio di Dio, mentre gli apostoli, che per ben tre anni avevano vissuto con lui ed erano stati testimoni delle meraviglie da lui compiute, si erano dati alla fuga senza troppo ritegno. D’altro canto ci sarebbe anche da osservare che Gesù fu tradito (anche se io preferisco il verbo: consegnato) da Giuda; uno degli apostoli, uno di quelli che erano vicino al Maestro e non già da uno scriba, un sommo sacerdote, un fariseo...Per concludere, dagli Atti si deduce palesemente che gli Apostoli compresero le parole e gli insegnamenti del Maestro grazie allo Spirito Santo disceso su di loro nel cenacolo; quando, cioè, Gesù non era più con loro, ma dentro di loro, nei loro cuori!

Nel momento che io accetto Gesù come mio personale salvatore allora posso godere della liberazione dal peccato... e tale liberazione è manifesta materialmente...

Come ho già scritto, tale libertà si deve evidenziare anche nel nostro vivere quotidiano, anche nelle piccole cose: quando, davanti ad un negozio di scarpe, siamo indecisi se acquistare delle “Nike” (nota fabbrica che nei paesi dell’Asia e dell’Africa ha utilizzato per i suoi prodotti manodopera infantile) o qualche altro tipo di scarpa (magari, anonima), non siamo ancora liberi (a mio modesto parere) perché schiavi di un costume della società che ci dice che se non porti capi firmati, non vali nulla! Oltre ad essere complice - se scegliessi proprio le Nike - di quello sfruttamento infantile che, a parole, biasimiamo e condanniamo. Ma che, nei fatti, sosteniamo (eppure, Gesù ha detto: “lasciate che i bambini vengano a me” e “Chi scandalizza uno di questi piccoli è meglio per lui legarsi una macina al collo e buttarsi nel mare” ). Gli esempi sono infiniti, ma per non essere tedioso mi fermo qui.

Io prima rubavo, mi ubriacavo, bestemmiavo, mi drogavo ora non lo faccio più perchè il sangue di Gesù mi ha purificato e liberato

Siamo ancora nella sfera dell’”IO”, purtroppo! Se non rubi, non ti ubriachi, non bestemmi, non ti droghi più non è solo per essere purificato o liberato (secondo quanto affermi), ma anche e, forse, soprattutto – per essere di aiuto ad altri. La tua nuova condizione non è un “attestato di buona condotta” per accedere da solo al Paradiso, ma lo strumento perché attraverso esso tu possa arrivare agli altri e per tramite loro, a Dio: “Chi avrà fatto questo (dato da bere, da mangiare, vestito, visitato...in altre parole: AMATO) al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me”.
Ricordo la storia di un tale che dopo morto si presenta in Paradiso e rivolgendosi a Dio afferma: “Signore, nella mia vita non ho rubato, bestemmiato, ucciso, vilipeso, dato falsa testimonianza...” e mostrandogli le mani esclamò: “guarda, le mie mani sono pulite!
Dio lo guardò con infinito amore e con un velo di tristezza gli rispose: “Sì, ma sono anche vuote!”
Eppoi, siamo così sicuri di non essere tutti un po’ (o non tanto poco) ladri, ubriaconi, bestemmiatori, drogati, assassini...? Non ti conosco se non per il tuo nik, ma se tu fossi sposato con figli e magari impegnassi tutte le tue energie solo nel lavoro sottraendo tempo da dedicare a tua moglie e ai tuoi bambini, saresti - né più né meno - che un ladro! Perché ruberesti quel tempo che un marito e padre dovrebbe trascorrere con i suoi cari. Se poi, nel corso della giornata, avessi detto a qualcuno scemo!, cretino!, imbecille! ecc… tu saresti un omicida! Perché si può uccidere con le parole come con un’arma ed anche peggio! Se tu passassi ore ed ore davanti alla TV o al computer navigando in Internet, quasi alienandoti dalla realtà, ecco che saresti un perfetto esempio di drogato! (ci sono diverse patologie che la medicina moderna ricollega all’abuso di tali mezzi). Se alzandoti la mattina tu non ti meravigliassi del magnifico dono che il buon Dio fa a tutti noi (un nuovo giorno, una radiosa giornata, una giornata di pioggia, i piedi per camminare, gli occhi per vedere, le orecchie per ascoltare ecc...) non saresti meno di un bestemmiatore che impreca apertamente Dio, in quanto non avresti più il senso della meraviglia, dello stupore che dovrebbero portarti a lodare e ringraziare sempre il nostro Creatore. E che dire se tu ti trascinassi in logorroiche discussioni, vani discorsi, interminabili dibattiti per il semplice piacere di ascoltare te stesso...si potrebbe dire che tu sia ubriaco di parole.
Queste cose non le dico io, le ha dette quasi tremila anni fa una persona che i discepoli chiamavano Maestro le cui frasi non riporto per non dilungarmi oltre modo, ma che rimando ad una loro più attenta lettura (Mt. 5, 21-48). [SM=g27811]
Stando così le cose, è fin troppo chiaro che nessuno – ma proprio nessuno – a fine giornata può presentare a Dio un saldo che non sia inevitabilmente in rosso!!! Il bello è che Lui, dopo averci strappato il foglio incriminante, ce ne dà uno nuovo sul quale poter scrivere il giorno dopo…e questo avviene ogni giorno - tutti i giorni - fino alla fine della nostra vita. [SM=g27823]
Saremo giudicati sull’Amore! [SM=g27835]

Un fraterno saluto e...viva la Libertà! Quella vera, s'intende! [SM=g27824] [SM=g27835] [SM=x570892]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.

[Modificato da !Freddie! 03/02/2007 15.49]

03/02/2007 16:24
 
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Conoscerete la Verita' Giov.8:32

Dico a Giovicalo che Gesu' disse: Conoscerete la Verita' e la Verita' fara' liberi. Controlla nel Vangelo.
La Verita' e' LUI, Cristo; Cui una volta che l'uomo appartiene a Lui, e' libero in tutto, per fino dalla dottrina dei farisei e soprattutto da qualsiasi condanna.
I Giudei a cui Cristo pronuncio' il succitato verso, avevano la verita' scritta quale parola di Dio. Nondimeno avevano bisogno d'essere liberati dalla legge della condanna, data mediante Mose'; considerata una schiavitu', perche' non perdonava, e darsi nelle mani di Cristo la VERITA' che perdona e salva dalle pene.
In quanto detto si racchiude il senso di Giovanni 8:32
Mosca
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03/02/2007 17:23
 
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Freddi sinceramente non capisco cosa hai voluto dire [SM=g27823]

Io ho espresso in poche parole ciò che ho realizatto personalmente del Giovanni 8:32 argomento del 3d

"conoscere la verità e la verità vi farà liberi"

Non è l'IO che parla altrimenti per amor del mio IO mi guarderi bene a parlare di ciò che ero.

"La donna allora lasciato il suo secchio, se ne andò in città e disse alla gente: Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto; non sarà egli il Cristo?"

il messaggio dell'Evangelo è semplice:

"Poichè Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figliuolo affinchè chiunque creda in Lui non perisca ma abbia la vita eterna" (Giovanni 3:16)

Gesù mi ha salvato mi ha perdonato ed è venuto ad abitare nella mia vita... Non sono più io che vivo ma Cristo che vive in me ma tutto questo è avvenuto per GRAZIA = dono immeritato.


freedom [SM=g27823]
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07/02/2007 23:15
 
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Per WFREEDOM...chiarimenti.
Sebbene abbia usato un termine improprio, pensavo che proseguendo nella lettura del mio intervento il senso delle parole si sarebbe capito. Evidentemente, mi sbagliavo! Cercherò di spiegare meglio il concetto: Più che “IO” avrei dovuto scrivere, in verità, “sfera personale”. Dunque, accogliere nel cuore Gesù trasforma la vita di ognuno di noi. Anzi, di più: la salva ed il segno esteriore di questo evento straordinario è anche rappresentato dall’abbandono di abitudini discutibili e negative che in precedenza si seguivano; la salvezza è Grazia = dono immeritato, ma perché tale dono (immeritato), possa svilupparsi e dare molti frutti non può esaurirsi unicamente nell’ambito della sfera personale di chi è salvato; non si può tenere per sé, gelosamente, l’annuncio di salvezza che si è ricevuto. Con la Grazia non si è più ladri, drogati, bestemmiatori, assassini...ma ciò non avviene solamente per nostro personale beneficio, ma perché l’uomo nuovo in cui siamo trasformati possa essere successivamente d’aiuto anche agli altri. In altre parole, e a mio modesto parere, la salvezza non si ferma solo su coloro che hanno accolto Gesù, ma continua la sua azione attraverso l’opera di quelle persone per proseguire oltre, verso quanti li circondano. NON SI E’ SALVATI SOLO PER IL NOSTRO BENEFICIO, MA ANCHE E SOPRATTUTTO PER COMPARTECIPARE ALLA SALVEZZA DEGLI ALTRI. Senza necessariamente aspettare che Gesù si sia rivelato personalmente a chi non lo ha ancora incontrato...La Samaritana che lascia la brocca e corre in città per dire alla gente: “Venite!” (citata nel tuo post) fa proprio questo: porta a Gesù persone che, forse, senza l’azione della donna non lo avrebbero mai incontrato. Essa non ha aspettato che Gesù si presentasse ad ognuno di loro o che questi si decidessero una buona volta a riconoscerlo come “personale salvatore”. Il Figlio di Dio, a mio parere, ha bisogno di intermediari per incontrarsi con l’uomo non perché non sia capace di farlo da solo (a volte, lo fa), ma perché chi lo incontra sia conpartecipe dell’annunzio del messaggio d’amore proposto nel Vangelo e non sia in seguito tentato da pensieri egoistici o di mera esclusività ritenendo che la salvezza sia un fatto puramente ed unicamente personale tra lui e Gesù senza il coinvolgimento degli altri. Ed esempi in tal senso nel Vangelo ce ne sono; non ultimo, l’invio dei discepoli da parte del Maestro nei vari villaggi della Galilea; l’annuncio della Buona Novella portato alle genti era rafforzato anche dal compimento di opere prodigiose compiute dai discepoli del tutto simili a quelle operate da Gesù (con la sola differenza che la salvezza veniva e viene sempre ed unicamente dal Maestro che era, è e sarà sempre la Via, la Verità e la Vita). La liberazione che Gesù ci porta non è solo quella dal peccato, di matrice spirituale. Ma anche materiale; ci vuole liberare, cioè, dalla logica del mondo in cui viviamo e che ogni giorno ci ritroviamo davanti nelle infinite occasioni, situazioni, circostanze della nostra vita. Essere liberi dalla droga, per esempio, è certamente buonissima cosa, ma occorre ricordarsi che “droga” non è solo la marijuana, la coca, l’eroina...ci sono tante altre droghe più sofisticate, più occulte che possono minarci (come l’uso abnorme della TV, di Internet, dei telefonini ecc.) né bisogna illudersi che dire “non mi drogo più” significa essere automaticamente a posto, aver raggiunto l’obiettivo, essere toccato dalla salvezza e, in tal modo, protetti ermeticamente dalle seduzioni del mondo! Di sicuro è un grandissimo passo, però confesso di restare molto perplesso se sentissi qualcuno affermare che non è un drogato (perché ha smesso di esserlo o non lo è mai stato, non importa), eppoi scoprire che, magari, passa ore ed ore in Internet visitando mondi virtuali ed estraniandosi dalla realtà fin quasi a non saperla più riconoscere, quasi fosse un alienato (ci sono moltissimi casi in merito). Non si comportano così anche i consumatori di eroina, exstasy, cocaina ecc...? Che senso ha dire che si è salvati per Grazia, che si è in comunione con Gesù se poi nella quotidianità si fanno scelte e si seguono strade che sono di morte come, per esempio, vedere con indulgenza la pena capitale o procedere all’acquisto di prodotti di aziende che sfruttano i lavoratori e li sottopagano mantenendoli sulla soglia della povertà o il mostrarsi incuranti verso la Creazione comportandosi come se il mondo fosse una gigantesca pattumiera o stabilire rapporti personali non improntati alla lealtà, al rispetto per l’altro, all’ascolto… o sostenere, a parole, di aver rispetto per le donne e poi, incrociando un’avvenente ragazza, pensare che sia una bella “gnocca” e che una bella “bottarella” la si darebbe volentieri!!!! Capirai, vedendo le cose in quest’ottica nessuno si può chiamare fuori perché ci ritroviamo tutti sulla stessa barca, chi più chi meno. E se risulta abbastanza facile affermare di essere liberi, in realtà è un po’ più difficile vivere con coerenza questa libertà. A meno che non conosciamo la Verità (Gesù e le sue parole che sono parole di vita eterna!) accogliendola con gioia, interiorizzandola nei nostri cuori e vivendola in pienezza!!! [SM=g27823]

Un fraterno saluto.

Freddie
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