La logica matematica è una scienza e, in quanto tale, è un’invenzione dell’uomo. Forse, però, il senso della domanda del caro Barone verteva più sulla questione se Dio sottostia o meno ai principi della logica, vale a dire se Dio, nella sua assolutezza, non sia in un certo senso “superiore” alle leggi del pensiero, come il Principio di Non Contraddizione, per esempio.
Se interpreto bene la questione posta dal Nostro, allora devo notare che questa non ha molto senso. Mi spiego: le “leggi” del pensiero sono quelle che ci permettono di pensare, quindi anche di pensare Dio; senza queste “leggi” noi non potremmo di fatto pensare un bel nulla. Ora, è ovvio che Dio sia molto di più di quanto noi si possa pensare di Lui, tanto è vero che i filosofi scolastici hanno da sempre detto che noi possiamo avere di Dio solo una conoscenza per analogia, ma noi non possiamo pensare Dio che con il nostro pensiero e, pertanto, entro i limiti delle leggi di questo.
Ecco perché, per molti versi, in questo caso mi sento di sottoscrivere (come Polymetis) l’idea hegeliana della Logica come il pensiero di Dio sin da prima della creazione del mondo.
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)