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Francia: No alla discriminazione che prende di mira i Testimoni di Geova

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2007 17:09
01/12/2006 00:24
 
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30 novembre 2006

Francia: No alla discriminazione che prende di mira i Testimoni di Geova

Il seguente volantino di protesta è stato stampato e distribuito in Francia a seguito dell’approvazione di una tassazione del 60% di trattenute sulle contribuzioni e donazioni volontarie dei fedeli Testimoni di Geova:


No alla discriminazione che prende di mira i Testimoni di Geova

Riguardante l'imposta del 60% che colpisce le donazioni all'associazione

I Testimoni di Geova: NO!


NO! alla discriminazione che prende di mira un'associazione a scopo non lucrativo ed una confessione cristiana,

NO! alla confisca di modeste donazioni a causa di una imposta ingiusta,

NO! alla richiesta da parte dell'amministrazione in merito all'appartenenza religiosa dei donatori.

NON SI E' MAI VISTO!

L'amministrazione fiscale preleva il 60% delle offerte religiose fatte all'associazione dei Testimoni di Geova nonostante essa abbia stabilito il proprio carattere a scopo non lucrativo e la propria gestione senza alcun interesse.

Questa misura di tassazione colpisce il Centro religioso dei Testimoni di Geova di cui l'associazione è proprietaria. Questa imposta ingiusta è il risultato di pressioni esercitate da gruppi antireligiosi e da una schiera di parlamentari.

Questa misura discriminatoria:

Ridicolizza i principali fondamenti di uguaglianza e di libertà,

Confisca le donazioni dei fedeli,

Istituisce la schedatura dell’appartenenza religiosa di migliaia di donatori.


Chiunque è dotato di uno spirito di libertà desidererà esprimere la propria indignazione di fronte a queste gravi violazioni.

2005 - Éditions les Temoins de Jéhovah de France (ass. 1901), 11, rue de Seine, 92100 Boulogne-Billancourt. Stampato in Italia per la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. Stampato in Italia nel gennaio 2005 da: Testimoni di Geova, Via della Bufalotta 1281, Roma.

... ...

Fonte:

www.cristianitestimonidigeova.net/Portal/articolo.aspx?Arti...


Ciao [SM=x570912]

Bruno
______________________________


---Verba volant scripta manent---
-----
--- www.vasodipandora.org ---
01/12/2006 14:19
 
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e meno male che dicevano:

I Testimoni di Geova sono sottomessi alle autorità e rendono loro il dovuto onore, perché questo è un dovere cristiano. Non si tirano indietro quando è il momento di ‘dare a Cesare' ciò che giustamente gli spetta. Non chiedono di abrogare una legge o di volerne una su misura. I Testimoni di Geova chiedono semplicemente che vengano rispettati i diritti fondamentali riconosciuti ad ogni religione cristiana e di essere trattati e guidicati in maniera imparziale.


“Rendete a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio". (Marco 12:17)
[SM=g27828]


02/12/2006 00:37
 
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NON SI E' MAI VISTO!



Allora, invece di lamentarsi, dovrebbero festeggiare: potrebbe essere un segno che il tempo è prossimo. [SM=g27817]

-------------------------------------------

Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

27/12/2007 00:52
 
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Re:


Lettera aperta al Presidente della Francia, nel New York Times di domenica 5 luglio 1998



La Francia cambia
l’imposta religione!

L’amministrazione fiscale francese ha messo in pericolo i diritti umani fondamentali di base imponendo sul Cristiano una tassa del 60 percento alla terza più grande religione in Francia. Se i diritti tributari possono essere usati per sopprimere una religione in Francia, poi molte religioni ed organizzazioni disinteressate sono a rischio.


Organo esecutivo dei Testimoni di Geova 124 Columbia Heights New York, New York

Il 1° luglio 1998


Onorevole Jaeques Chiese
Presidente della Francia

Caro Sig. Presidente,

In una scioccante visualizzazione di discriminazione religiosa, l’Amministrazione fiscale francese ha lanciato un grave attacco alla libertà religiosa e dei diritti umani. Cercando di imporre una tassa del 60 per cento d'imposta sulle donazioni religiose ed individuali di oltre 200000 cittadini francesi, le autorità hanno sollevato lo spettro delle imposte per le altre religioni e organizzazioni no profit in tutta la Francia.

La decisione ha fatto seguito una tassa di revisione contabile, che è durata un anno e mezzo.
Nella revisione contabile, l'Associazione I Testimoni di Geova (Associazione dei Testimoni di Geova), è stato riscontrato essere senza fini di lucro, non soggetta ad imposta per esercizio d’impresa.

Tuttavia, il 22 giugno 1998, il locale ufficio delle imposte mise una tassa sul privilegio di proprietà dell’Associazione francese dei Testimoni di Geova, relativo al fatto che i contributi di singoli membri della nostra religione sono imponibili. L’accertamento che copre un periodo di quattro anni è pari a circa 300 milioni di franchi ($ 50 Milioni, degli Stati Uniti). Questa è la prima volta che i Testimoni di Geova sono sottoposti a questo tipo di imposta nei loro 100 anni di permanenza in Francia.

Riteniamo questo chiaramente discriminatorio e ingiusto. Riteniamo l’accertamento intero derivi da una valutazione errata di applicazione della legge che disciplina l'esercizio di religione, e che potrebbe influire donazioni a qualsiasi religione, di carità, o non-profit che l'amministrazione fiscale sceglie di destinazione nello stesso modo.

Violati i diritti umani
La capacità di praticare liberamente la religione è un diritto umano fondamentale, sostenuta dalle Nazioni Unite e Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Convenzione europea sui Diritti umani, e la Costituzione della Repubblica francese. Tuttavia, l'autorità fiscale ritiene di avere il diritto di utilizzare arbitrariamente il proprio potere di imposizione per limitare alcune religioni, ma non gli altri.

I Testimoni di Geova in Francia sarà questa sfida lordo atto di discriminazione religiosa. Lo faranno, non solo per evitare ingiuste oppressioni fiscali, ma anche per contribuire a garantire che tutti i cittadini francesi godano della libertà di religione.

Signor Presidente, siamo fiduciosi che Lei crede nei principi di libertà, uguaglianza e fraternità. Chiediamo pertanto per il Suo appoggio nella rimozione di questa ingiusta e discriminatoria imposta e di evitare una pericolosa minaccia per la libertà religiosa e dei diritti umani in Francia.

Rispettosamente il Suo
L.A. Swingle
Per l'Organo esecutivo dei Testimoni di Geova


Vitale

[Modificato da Vitale 27/12/2007 01:45]
La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
27/12/2007 12:41
 
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Si possono fare battute ironiche ... anche meritate, però...
Il principio resta ingiusto. Le discriminazioni razziali, religiose, e d'altro genere ledono il principio tutto laico del quale soprattutto la Francia si vanta da secoli:

"Libertè, Fraternité, Egalité".

Agabo.



Visita:

"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
27/12/2007 14:27
 
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Re: Si possono fare battute ironiche ... anche meritate, però...
Agabo, 27/12/2007 12.41:

Il principio resta ingiusto. Le discriminazioni razziali, religiose, e d'altro genere ledono il principio tutto laico del quale soprattutto la Francia si vanta da secoli:

"Libertè, Fraternité, Egalité".

Agabo.


Nessuna battuta ironica "mia" e non vedo dove.
Nella fattispecie, dovresti provare in quale modo la WTS ha le fondamenta di religione, altrimenti ognuno di NOI può fondarne una. Il fatto poi che il movimento sia presente da poco più un centinaio d'anni, non da diritto ad autodeterminarsi e qualificarsi come religione sempre esistita e ... per un lasso di tempo in letargo.
Ad esempio Scientology (OT) é presente da una cinquantina d'anni e si fa chiamare "chiesa", religione, come altre. Ma! scherziamo?

[SM=x570892] Vitale


La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
27/12/2007 17:09
 
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X vitale
Non mi riferivo a te, caro vitale, riguardo a una battuta ironica che è presente in questo 3d e che ho comunque ritenuto "meritata", visto le 'inclinazioni' dei tdG.

Ma, quando si parla sul serio, occorre stabilire CHI ha il diritto di stabilire CHI o CHE COSA è legittimo o no. Chi ha il diritto di decidere sul CHI o CHE COSA meriti d'esistere oppure no. Questo è il principio. Poi subentrano le 'motivazioni', che possono essere la razza, la religione, le ideologie politiche ecc.

Una cosa è dire che la teologia geovista presenta delle peculiarità che possono avere degli effetti negativi, un'altra è mettere in dubbio il loro diritto di esistere in quanto religione e in quanto ai diritti dei singoli di adorare Dio secondo coscienza.

Coloro che iniziano a mettere in atto determinate discriminazioni, si sa come cominciano, ma nessuno può garantire se si fermeranno, quando si fermeranno e dove potranno arrivare.

In Francia hanno preso di mira i tdG? In Cina prendono di mira tutte le religioni. E qualcuno, spesso, non si limita a comminare delle tassazioni ...

Anche l'assimilare Scientology ai tdG, forse, è un grossolano errore di valutazione.

Agabo.
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