Vara Asilanna, da quello che scrivi deduco che non sei agnostica ma atea, perché spero si sappia che queste parole non sono due sinonimi.
Agnostico, come dice la parola composta da alfa privativo che nega il verbo conoscere in greco (gignosko), è per l’appunto colui che dice di non conoscere e dunque sospende il giudizio circa l’esistenza di Dio, vive etsi deus non daretur, come se Dio non ci fosse.
L’ateo invece è colui che afferma l’inesistenza di Dio.
Detto questo voglio solo far notare che pare tu non abbia letto nulla dei nostri post, com’è s’è già abbondantemente spiegato l’inferno non ha nulla a che fare con concetti quali “vendetta, collera e punizione divina”: Dio non manda nessuno all’inferno, e l’inferno non è vuoto. Se non hai capito come sia possibile questo paradosso hai frainteso l’intera discussione (quando l'avrai letta tutta e avrai delle obiezioni pertinenti facci sapere).
Inoltre, “anima che dorme” non vuol un emerito nulla, ed è quello che cerco di far capire ai condizionalisti da secoli. Se l’anima è il principio della coscienza, è ciò che fa sì che un uomo sia quello che è, allora un’anima che dorme, cioè un’anima incosciente, è una contraddizione in termini, perché non sarebbe più nessuno di noi.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)