Quoto in toto Trianello su quanto esposto da lui sulla differenza sostanziale fra la Chiesa Cattolica e la dottrina dei Testimoni di Geova.
Quante volte dalle parti svolte in Sala del Regno, dai discorsi fatti alla Scuola di Ministero Teocratico, dalle adunanze dello studio di libro, ecc, ho sentito dire che le persone che entro Armaghedon non accetteranno il messaggio, non essendo sincere di cuore, subiranno il castigo di Dio!
L'ho sentito troppe volte, spessissime volte. In effetti una cosa che differenzia una vera religione cristiana da una setta a circolo chiuso è la capacità di predicare il messaggio del Signore a tutti ma lasciano il giudizio dei cuori al solo Dio.
I Tdg invece giudicano; la loro dirigenza ecclesiale insegna loro a giudicare. Giudicano gli altri malvagi o non sinceri di cuore (perchè non ascoltano il messaggio), giudicano i preti cattolici, i vescovi e il papa di essere dei bugiardi, i quali sanno di essere nel torto ma continuano a predicare il falso per tornaconto (ma quando mai? papa, vescovi e preti sono davvero sinceri nella loro fede, essi credono in quello che professano; solo la mente malata di un gruppo settario può pensare che siano in malafede; e perchè poi? perchè non accettano la verità dei Tdg! Già questo dovrebbe farla capire lunga sul pensiero fondamentalista e settario che permea le menti dei Tdg!). Il giudizio poi non si ferma mica qui! Anche dentro le stesse fila dei Tdg c'è giudizio fra i vari componenti in fede. Chi fa il pioniere ad esempio viene visto in modo più spirituale di chi non lo fa.
Insomma il giudizio di tutto e tutti è all'ordine del giorno nelle sale del Regno. E questo per l'esempio che viene dalla loro dirigenza. Non si può dire certo che la CC giudichi a destra e a manca. Certo ritiene gli altri nell'errore, così come ognuno di noi ritiene sempre chi la pensa diveramente da noi nell'errore. Ma accetta la diversità e non giudica i cuori.
Questo è vero cristianesimo basato su amore Agape.
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 26/10/2006 23.44]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico