17/10/2006 18:28 |
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Si,la cultura religiosa ebraica, attribuisce una certa importanza ai sogni, per cui è scontato che gli Ebrei non li considerassero come "privi di significato",al contrario erano mezzi di comunicazione con Dio;a testimonianza di ciò,nel Talmud troviamo questa espressione attribuita a D_o:
"Benché abbia celato la Mia faccia ad Israele, comunicherò con lui per mezzo dei sogni"(Chag.5B Berachot 57B)
Indagare il significato di un sogno,di una "visione notturna" è pratica antica,poteva svelare per simboli,la parte più profonda e nascosta della nostra identità,oppure svelare il contenuto di un messaggio a noi diretto, da parte della divinità,e a questo proposito sempre il Talmud annota: "Un sogno che non viene spiegato e come una lettera non letta".
Questo perchè era convinzione comune che i sogni spesso ci potessero offrire delle indicazioni utili per capire la personalità di un individuo. Dunque "saperli interpretare", era cosa preziosa.
A presto!
PS
Una curiosità,per la letteratura rabbinica antica, ci sono alcuni sogni che possono considerarsi "profezie minori":
"Disse R. Jochannàn: Uno che si alza di mattina e gli viene in mente un versetto biblico, ciò va considerato come una profezia minore. Inoltre disse R. Jochannàn: Tre sogni si avverano: il sogno del mattino, un sogno che un compagno ha fatto riguardo a un altro, e un sogno che contiene la sua stessa interpretazione; e c’è chi dice: Anche un sogno che si ripete, secondo quanto fu detto: "E riguardo al ripetersi del sogno ..." (Gen. 41: 32).
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