Dal quotidiano
La Stampa di ieri, 11/10/2006.
A «CHI L’HA VISTO?» E’ EMERSO LO SCONTRO APERTO CON I TESTIMONI DI GEOVA
«Vogliamo la verità»
Nuovo appello dei familiari di Emo Piccioni
BORGOMANERO
«Se il consiglio degli anziani sa qualcosa sulla vicenda di mio padre, è venuto il momento che ne parli agli inquirenti, senza reticenze e senza perplessità». Così Marco Piccioni ai microfoni di «Chi l’ha visto?», da dove ha lanciato un ultimo appello per ritrovare il padre Emo, scomparso il 31 ottobre dell’anno scorso. Nella trasmissione di Rai Tre, Marco ha raccontato di avere rassegnato le dimissioni dai Testimoni di Geova «semplicemente per evitare che mi arrivasse la ratifica ufficiale di espulsione. Tempo fa mi è stato chiesto esplicitamente di non fare più riferimento ai Testimoni di Geova quando parlavo della vicenda di mio padre, pena l’espulsione, ed ho considerato questa condizione inaccettabile. Siccome però mi sento profondamente religioso, da 21 anni faccio parte dei Testimoni e mi sento ancora tale, ho deciso di dimettermi». Marco Piccioni è però sempre più convinto che sia venuto il momento di fare chiarezza definitiva sui possibili collegamenti fra la scomparsa del padre e la sua appartenenza al consiglio degli anziani, l’istituzione interna che si occupa dei provvedimenti nei confronti dei membri che non si comportano in modo corretto: «Se sanno qualcosa, lo dicano, parlino agli inquirenti e rivelino quanto sanno. Se poi si accerterà che non c’è nessun nesso tra la scomparsa di mio padre e la sua appartenenza ai Testimoni di Geova, tanto meglio, gli inquirenti potranno percorrere altre piste». A «Chi l’ha visto?», la madre di Marco, Enza Gentina, a proposito dell’uscita del figlio dai Testimoni di Geova, ha detto che «potrebbe avere anche commesso degli errori, questo spiega la decisione che è stata presa, ma resta sempre mio figlio, ed è giusto che si faccia ogni sforzo per ritrovare mio marito». Sempre nel corso della trasmissione è stato letto anche un comunicato dei Testimoni di Geova che precisano che «Marco Piccioni non è stato formalmente espulso dalla nostra compagnia; prendiamo atto delle sue decisioni, e quanto alla collaborazione con le forze dell’ordine, da parte nostra è sempre stata improntata alla massima disponibilità».
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www.lastampa.it/search/albicerca/ng_articolo.asp?IDarticolo=1350288&sezion...[Modificato da Achille Lorenzi 12/10/2006 12.57]