L'avere in comune un punto di fede è sicuramente importante, in una coppia...anche perchè se uno dei due ha precise convinzioni e l'altro no, possono nascere (e nasceranno) tensioni legate all'impegno che un coniuge metterà nel seguire il proprio credo, e questo può essere visto come un attacco alla stabilità della coppia.
Se questo si adatta ad ogni scuola di pensiero o religione, c'è da dire che il cammino cristiano consiglia specifici passi nel prendere una decisione così seria.
La volontà di Dio è che i due
diventino una sola carne (Ge 2:24). Chiaramente, questo implica che nella volontà del Creatore ci sia una visione assolutamente precisa di quello che il matrimonio deve essere: una unione totale, finalizzata al bene dell'altro prima che al proprio interesse.
Se mi permetti una parentesi, credo sia proprio questo il punto nelle relazioni intessute ai giorni nostri non c'è né la serietà né l'impegno che Dio richiede (parlo in generale), e le difficoltà naturali che si incontrano vengono viste solo come crepe in una unione fatta "sperando che sia quella giusta".
Il Nuovo Testamento (più che altro le Lettere) è ricco di affermazioni e consigli sulle relazioni matrimoniali. La cosa che più deve responsabilizzare, a mio avviso, è la definizione che l'apostolo Paolo dà del matrimonio: è una unione paragonabile a quella esistente tra Cristo e la chiesa (Ef 5).
Come si è comportato Gesù nei confronti della sua chiesa (ovviamente intesa non come struttura, ma come insieme dei credenti in lui)? Ha donato tutto, perfino la vita per essa, con una dedizione ed un amore oltre ogni limite.
E questo, secondo Paolo, deve essere il modello da seguire per ciascun marito, così come consiglia alla moglie la sottomissione verso il marito come al Signore (mi rendo conto che questo concetto possa lasciare indispettiti: credo sia necessario parlarne meglio, ma eventualmente possiamo farlo in seguito).
In sostanza, comunque, il seguire il comandamento di Dio implica, in questo caso come in tutti gli altri, un vantaggio per l'uomo, il quale apprende il reale significato di amore.
Ovviamete questo concetto può essere manipolato per "fare setta", forzando i membri di un certo contesto a sposarsi solo fra di loro per impedire "contaminazioni intellettuali", ma questo è un discorso che esula dal contesto scritturale.
In conclusione, consiglio la lettura del capitolo 7 della prima Lettera ai Corinzi per indicazioni aggiuntive in merito.
___________________
Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è vantaggiosa; ogni cosa mi è lecita, ma non mi lascerò dominare da cosa alcuna - 1Co 6:12