Scritto da: Gocciazzurra 09/09/2006 21.47
Sìsì letto e piaciuto! e ancora di + l'altro, sempre di Giacobbe, "Come smettere di farsi le seghe mentali"!
Come avevo promesso, mi accingo a spiegare cosa mi ha colpito del libro succitato, “Alla ricerca delle coccole perdute” di Giulio Cesare Giacobbe, Ponte alle grazie.
L’autore fa una distinzione dei tre possibili tipi di personalità in base
all’evoluzione psicologica maturata (poiché sono consequenziali):
bambino, adulto e genitore: il bambino chiede, l’adulto prende e il genitore da. Per spiegarla in “coccole”, come suggerisce il titolo del libro: il bambino ha sempre bisogno di qualcuno che gli faccia le coccole (dipendenza), l’adulto si fa le coccole da solo e non ha bisogno di nessuno (parità), il genitore è l’unico capace di fare le coccole agli altri (superiorità). Una personalità da “bambino” quindi, avrà bisogno di una personalità “genitore” per ottenere attenzione e protezione (cosa che invece la personalità “adulto” non è disposta a fare poiché è indipendente e vuole rapporti paritari).
Cito testualmente il riferimento alla religione, a pag. 142:
Quando il nevrotico “bambino” non trova nessun essere umano disposto (secondo lui, adatto) a fargli da genitore, si trova un genitore surrogato. …. Il genitore surrogato può essere anche un’entità ideale: una persona immaginaria, una collettività, o un’ideologia.
Il santo protettore è un genitore immaginario.
Il partito, la sètta, la comunità, la famiglia, sono genitori surrogati. Gli affiliati a sètte o a partiti, ai quali essi dedicano tutta la loro vita e dai quali si aspettano protezione e sicurezza, sono casi di questo tipo. L’entità ideale non solo è davvero un genitore ideale, in quanto può rimanere sempre uguale a se stesso ed essere sempre a disposizione del “bambino”: e non potrebbe essere diversamente perché è partorito dalla mente dello stesso “bambino” e quindi assolve idealmente a tutti i suoi bisogni e desideri.
Quindi, penso io, per quanto surrogato, il vedere la setta, o la religione come genitore fa tirare fuori le unghie al bambino che sente attaccata la sua fonte primaria di sopravvivenza. Tanto più che il nevrotico bambino vive costantemente nella dimensione psichica della paura (paure immaginarie, soprattutto rivolte al futuro), quindi il genitore da lui adottato è una fonte permanente di protezione.
A me il libro è piaciuto moltissimo, ve lo consiglio, costa € 6,20, permette di darsi un’occhiata dentro e se non addirittura di migliorarsi almeno di capirsi un po' di più!
Ciao tutti
dD
dai diamanti non nasce niente...