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Circa il Sabato

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2006 11:28
28/08/2006 00:19
 
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Re: Re:

Veniamo a noi non so se l'hai fatto apposta ma hai tralasciato il contesto di colossesi, infatti ai versi precedenti è scritto:
(CEI) Col 2:13-16
"... 16 Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati: 17 tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo! "


Mi sorprende che tu non abbia letto il post nell'altra discussione, nel quale, oltre a confutare le tue affermazioni, citavo proprio il passaggio in questione. Ma si rimedia subito (sottolineo la parte che qui interessa):

Per concludere, illuminante è Ef 2:15 in cui si capisce piuttosto chiaramente che ci si sta riferendo alla abolizione della opprimente legge mosaica che fa da corollario ai comandamenti. Lo si capisce da tre cose:
1)la frase "la legge dei comandamenti" può essere riletta come "la legge pertinente i, appartenente ai, che fa da corollario ai comandamenti.".
2) i comandamenti non sono prescrizioni ma, appunto, comandamenti e dubito proprio che Paolo oserebbe definire quanto scritto con il dito di Dio in maniera diversa.
3) il tono con cui Paolo parla è quasi di ostilità nei confronti di quelle prescrizioni e si capisce bene perchè, vista l'estrema severità. Ti pare possibile che Paolo possa criticare anche i comandamenti nei quali è contenuta la "prescrizione" di amare il Signore come noi stessi, oppure la "prescrizione" di non uccidere ?. Non trovi più naturale, più conforme alla Parola di Cristo la cancellazione della prescrizione secondo la quale si deve cavare un occhio a chi ti ha cavato un occhio ?
Stesso discorso per Col 2:14. In pratica vorresti dire che qualcuno o tutti i 10 comandamenti erano "contro di noi" e che "ci erano nemici" e che Gesù avrebbe tolto di mezzo quell'infame documento rappresentato dai 10 comandamenti nel primo dei quali si ordina di adorare Suo Padre più di ogni altra cosa ? O forse vorresti dire che soltanto il rispetto del giorno sacro a Dio è l'unica prescrizione nemica che Gesù avrebbe inchiodato alla croce ? In 2:16 Paolo non sta dicendo che possiamo santificare a Dio il giorno che ci pare ma che, se di Sabato facciamo qualcosa, nessuno può condannarci a morte e questa mi sembra l'unica interpretazione pertinente con quanto precede e con tutto il resto della Bibbia.

Certi mezzucci li lascio ai tuoi ex confratelli.


Per quanto riguarda l'asserzione che i dieci comandamenti erano altra cosa rispetto alla legge mosaica esaminiamo i seguenti testi:
matteo 5:17-32
(CEI) 17 Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
(compimento traduce il greco plerosai (da plerow) che significa appunto compiere, completare, rendere piena, portare a termine.
Quindi potremmo dire che con Cristo la legge è portata a termine o è completata.)
(Come vediamo tra le cose che Cristo mette sotto il semplice termine che ha usato poco fa "la legge" è incluso il sesto comandamento e come vedi non fa distinzione di sorta tra questo comandamento e altri precetti della legge che seguono.)


Se è per questo Cristo inserisce nel suo sermone anche una norma che non è nè un Comandamento nè una legge mosaica...
In merito a questo punto ti devi calare nel contesto di ciò che sta avvenendo. Il Signore sta ammaestrando le folle e sta cercando degli esempi per far capire a gente, presumibilmente molto semplice, il Verbo di Dio. In un contesto del genere è abbastanza naturale che prendesse degli esempi dai comandamenti (per lo più), dalla legge mosaica e da ciò che gli diceva il Padre. Comandamenti e leggi mosaiche sono comunque norme e il fatto che in una circostanza come quella, parlando da una collina davanti ad una folla di gente, utilizzi il termine "legge" per comprendere tutto, non mi stupisce nè mi scandalizza. Stai dimostrando solo che, per essere più concisi o in circostanze particolari, talvolta si definiva con il termine "legge" l'insieme dei 10 Comandamenti + le leggi mosaiche. Il fatto stesso che in svariate circostanze ci si riferisca ai Comandamenti (1 Giovanni spazza via ogni ambiguità in tal senso e direi che "taglia la testa al toro" a proposito della questione sul rispetto dei Comandamenti), anzichè utilizzare sempre il termine di "legge", ti dimostra che la distinzione fra leggi mosaiche e Comandamenti c'è eccome (ovviamente) e che talvolta, per una questione di comodità, si usava il termine generico e omnicomprensivo di "legge". Non mi sembra che tu abbia fatto un gran progresso, anzi.



Continuiamo con romani 7:6-8
(CEI) 6 Ora però siamo stati liberati dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva prigionieri, per servire nel regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera.
7 Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare.
8 Prendendo pertanto occasione da questo comandamento, il peccato scatenò in me ogni sorta di desideri. Senza la legge infatti il peccato è morto.
Anche qui Paolo cita l'ultimo comandamento (per i cattolici gli ultimi 2) e come abbiamo letto li chiama "la legge"


Ti ringrazio per questa citazione che contribuisce senz'altro a chiarire la questione.
Paolo utilizza il termine "legge" per definire l'insieme dei Comandamenti e "Comandamento" quando si riferisce alla singola norma. In tal senso è chiarissimo il versetto 7:12 in cui si legge: "Così la legge è certamente santa e il comandamento santo, giusto e buono". Altro esempio in 7:7: "io non avrei conosciuta la concupiscenza se la legge non avesse detto: Non concupire.Il peccato invece presa occasione da questo comandamento ha prodotto in me ogni concupiscenza". Il termine "legge" in questo caso viene utilizzato per definire, con una sola parola, concisamente, i 10 Comandamenti, nei quali è contenuto il "Non concupire".
In Col 2:14 Paolo dice: "Egli (Gesù) ha annientato il documento fatto di ordinamenti che era contro di noi e che ci era nemico e l'ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.". Nei versetti successivi a quelli da te indicati in Romani e che tu hai omesso (il lupo perde il pelo ma non il vizio ?), Paolo dice: "Così la legge è certamente santa e il comandamento santo, giusto e buono". Ho sottolineato i tempi per farti notare con quanta pertinenza li usa; Paolo parla sempre al presente quando tratta dei comandamenti e al passato quando parla del documento fatto di ordinamenti ! E poi, può, qualche cosa che era "nemico dell'uomo", essere al contempo "buono giusto e santo" ?? Domanda: non ti pare, con questi versetti, di aver dimostrato piuttosto che la legge a cui si riferisce Paolo, NON è morta con Cristo (leggi tutto il resto del capitolo 7) e che certamente allude ai Comandamenti ? E poi 1 Gv 2:3,4 è proprio inequivocabile !



2 Cor. 3:5-11:
5 non già che da noi stessi siamo capaci di pensare alcuna cosa come proveniente da noi stessi, ma la nostra capacità viene da Dio, 6 il quale ci ha anche resi ministri idonei del nuovo patto, non della lettera, ma dello Spirito, poiché la lettera uccide, ma lo Spirito dà vita. 7 Or se il ministero della morte, che era scolpito in lettere su pietre, fu glorioso, tanto che i figli d'Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mosè, per la gloria del suo volto che però doveva essere annullata, 8 quanto più glorioso sarà il ministero dello Spirito? 9 Se infatti il ministero della condanna fu circondato di gloria, molto più abbonderà in gloria il ministero della giustizia. 10 Per cui, sotto questo aspetto anche ciò che fu reso glorioso non fu veramente glorioso, se messo a confronto con la più eccellente gloria. 11 Perché, se ciò che doveva essere annullato fu circondato di gloria, sarà molto più glorioso ciò che è duraturo.
(Notiamo con che parole Paolo parla della legge che fu scritta in lettere su pietre” chiamandola rispettivamente "ministero della morte" e "ministero di condanna" e vien detto che “i figli d’Israele non potevano fissare attentamente la faccia di Mosè” nell’occasione in cui esso fu dato loro. Di che avvenimento si tratta? Esodo 34:1, 28-30 mostra che si sta parlando di quando furono dati i Dieci Comandamenti; erano questi i comandamenti scolpiti su pietre. Ovviamente fanno parte di ciò che secondo questa scrittura “doveva essere annullato (o soppresso)”).


Hai tenuto il pezzo da 90 per ultimo, eh ??
Le scritture di Paolo sono un pò più complicate e richiederebbero un lungo lavoro di approfondimento, lavoro che dai tdG è perfettamente inutile aspettarsi.
Quando un principio fondante della religione cristiana, come i 10 Comandamenti, sembra scontrarsi con le parole di un apostolo la cosa più corretta da fare è riflettere sulle parole dell'apostolo piuttosto che bollare frettolosamente il suddetto principio come non più valido; a maggior ragione quando questo apostolo è Paolo.
Se credi che "Ministero di morte" e "lettera che uccide" siano una severa critica nei confronti dei Comandamenti sei in errore. E' esattamente il contrario. Paolo, non ricordo dove, usa un procedimento logico per dimostrare che i Comandamenti, definendo cosa è bene e cosa è male possono condurre alla morte in Cristo. Senza la "legge" non c'era peccato, con la legge il peccato viene definito rendendolo manifesto e siccome il peccato è la morte in Cristo ecco che siamo arrivati alla conclusione che i dieci comandamenti sono "lettera che uccide" o "Ministero di morte" (perchè manifestando il peccato la legge ci rende tutti responsabili di quel che facciamo e se pecchiamo consapevolmente si muore in Cristo). In 3:3 Paolo dice, rivolgendosi ai Corinzi, cristiani ferventi nella testimonianza di Cristo:"... voi siete una lettera di Cristo, che è il risultato del nostro ministero scritta non con inchiostro ma con lo Spirito del Dio vivente e non su tavole di pietra, ma sulle tavole di un cuore di carne.". Avrai sicuramente capito che il ministero dello Spirito è la lettera, cioè i comandamenti scolpiti nei loro cuori. Quindi il ministero di morte mi dice che non si uccide, il ministero dello Spirito è la mia coscienza, ovvero la legge, scritta nel mio cuore che mi impedisce di uccidere e grazie alla quale, questo è l'aspetto fondamentale su cui Paolo incentra il suo discorso, non ho più alcun bisogno del ministero di morte cioè dei comandamenti scritti su pietra. Nella società di oggi una persona sinceramente onesta non ha alcun bisogno del monito costituito dal Codice Penale per non nuocere al prossimo, quindi il Codice Penale viene annullato dal fatto che egli possiede già dentro di sè le norme che gli evitano di incorrere nei rigori della legge. Ne consegue che nel momento in cui si recepisce la testimonianza di Cristo i Comandamenti formalizzati sulla pietra perdono valore se, grazie a Cristo, sono conservati nel cuore. E' illuminante il versetto 11 (che tu, presumo, ritenessi la prova definitiva a tuo favore): "Perchè se ciò che doveva essere annullato fu circondato di gloria sarà molto più glorioso ciò che è duraturo.". Ma cosa è duraturo ? La risposta ovvia è che è duraturo (glorioso) il ministero dello Spirito (3:8) e il ministero dello Spirito sono i Comandamenti, scritti non su tavole di pietra, ma dentro di noi. In estrema sintesi, non ci si deve astenere dal peccare perchè ce lo dice la legge (come accadeva fino a Cristo), ma per amore del prossimo, come ci ha detto Cristo. E' per questo che Lui riassumeva tutti i Comandamenti in "Ama il prossimo tuo come te stesso".
Se non sei convinto in Ro 7:12 Pietro dice: "Così la legge (cioè l'insieme dei Comandamenti) è certamente santa e il comandamento (quel singolo comandamento) santo, giusto e buono".
Non capisco cosa possa dirti Paolo più di così.
Tutto questo, come vedi, non annulla il valore etico o dottrinale di nessuno dei 10 Comandamenti e te lo dimostrano molti altri versetti totalmente privi di ambiguità, sia di Paolo stesso che di Giovanni.
Se posso permettermi, pecchi di superficialità nel tuo studio, ed è un difetto tipico dei tdG (basta vedere che genere di considerazioni tirano fuori su questioni di scienza). Se accetti un consiglio, non andare dai tuoi anziani a chiedere lumi quando ti trovi in difficoltà circa una questione biblica, men che meno, non affidarti alla roba che spaccia la wt. Semplicemente leggi la Bibbia in maniera del tutto acritica, come farebbe un bambino.


Cercherò di risponderti anche in questa sezione chiedendo però un certo grado di rispetto da parte tua, i tuoi commenti nell'altro post erano un po troppo intolleranti... ricordati che in un forum ci si confronta e se l'opinione altrui non la condividiamo basta semplicemente rispettarla come io ad esempio rispetto il tuo pensiero sul sabato, ma ovviamente non lo condivido.


Alcuni questioni trattate nella Bibbia mostrano un certo grado di ambiguità, anche se si riesce quasi sempre a stabilire una tendenza. Molte ambiguità (non tutte) sarebbero risolte se, nella scelta dei termini, il traduttore fosse tanto bravo da entrare nella mente di chi scriveva e capirne le intenzioni, il che ovviamente non sempre è possibile, soprattutto con Paolo. Qualora i riferimenti scritturali non permettano di stabilire in maniera univoca come stanno le cose su una determinata questione, religioni come quella cattolica, correttamente, non tentano di risolvere l'ambiguità ad ogni costo e preferiscono assegnare alla questione l'etichetta di "mistero" (la Trinità e lo Spirito Santo). I tdG invece hanno capito tutto, non hanno dubbi su nulla e quando c'è qualcosa che infastidisce i loro preconcetti o c'è da tutelare la loro identità dottrinale, ecco che magicamente un "dello" diventa "nello", lo "spezzare il pane" diventa "prendere i pasti", "fate discepole tutte le nazioni" diventa "fate discepole persone di tutte le nazioni" e così via. Quale provvedimento credi che sarebbe giusto prendere con persone così ? Il minimo che si possa desiderare è che ce ne siano sempre di meno e che parlino il meno possibile.


Anche se non sono piu tdg condivido ancora alcune cose e questa è una di quelle, quindi non ho alcun problema ad usare i libri della WT quando -per me- dicono cose sensate.


E' storia che la tnm contenga un certo numero di modifiche scritturali che vanno a tutto vantaggio della dottrina geovista. I commentari che vengono utilizzati per gli studi, quando non sfruttano sofismi o sillogismi di bassissima lega, mostrano una estrema superficialità nel trattare gli argomenti. Tutto questo permette ai tdG di far dire a Dio quello che pare a loro.

Fai un falò dei libri della wt, tnm in testa e leggiti solo la Bibbia, magari di Sabato, che è e sarà in eterno il giorno del Signore.
Un saluto.


Raffaele


[Modificato da )Raffa( 30/08/2006 1.01]

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