IL VERO PADRE

Quando lessi alla mia comunità quello che ho scritto poco più sotto,questi forum non esistevano e internet era un nome senza senso. Oggi,spinto da questa meravigliosa opportunità di divulgazione e conoscenza ,mi sento di proporlo ai lettori di altre generazioni perché all’immutabilità della Parola e dell’amore di Dio corrisponde sempre l’immutabilità della cattiveria e dell’egoismo dell’uomo. Buona lettura!!


IL VERO PADRE

Molti anni fa ho conosciuto un medium,si,una di quelle persone che parlano con entità spirituali dell’aldilà. E mentre io parlavo della mia fede egli mi propinava vocaboli come ectoplasma,reincarnazione ecc.ecc. e mi assicurava che lui parlava con Cristo nello stesso modo in cui parlo con voi,adesso.
Anche lui credeva alla ispirazione della Bibbia e ne era un fedele lettore,però niente era meglio di un contatto diretto col Cristo. Se fosse vero ciò sarebbe molto bello. Anzitutto la parola di Cristo dov’è?. E’ dentro questo libro che ho in mano :la Bibbia. Qualsiasi altro luogo o scritto ove non siano scritte queste parole di vita non può essere di Cristo e il solo filo conduttore (direi filo telefonico) è solo la Scrittura che ci permette di dialogare con Gesù e quindi la fede che può sgorgare da pratiche esoteriche non è la fede che salva,che sopporta e che spera ogni cosa come dice la Scrittura. Altro punto da controbattere era la reincarnazione che è totalmente estranea alla Bibbia. L’epistola agli Ebrei dice : “ E’ stato stabilito che l’uomo muoia una sola volta dopo di che viene il giudizio.” Se quindi c’è il giudizio non ci può essere una seconda probazione. A questo punto il mio interlocutore diceva in tutta candidezza che lui non solo vedeva, ma parlava con Gesù.
Gesù gli rispondeva e con sguardo dolce gli comunicava delle cose che io non potevo capire.
Insomma,in parole povere la Bibbia era l’ABC,la partenza per arrivare a vette più sublimi; cioè io ero il bambino che accontentandosi della sola Bibbia potevo appetire a ben scarsi valori spirituali.
A nulla valse citargli che ogni Scrittura è ispirata da Dio è utile a riprendere ,a correggere e a renderci appieno forniti di ogni opera buona. (2° Tim.3:17)
Per diversi giorni pensai a questo colloquio e investigai a lungo la Scrittura per studiare un po’ il problema da vicino.
Questo parlare viso a viso con Gesù era troppo bello; però tanto più bella è una cosa,tanto più sottile e celata può essere l’insidia del Maligno.
E come dicevo studiando la Scrittura alla fine venne fuori la verità. Come? direte voi..E’ semplice!!!
Se Gesù si definì il Cristo e il Maestro e io ho fede in Lui,ecco che non ho problemi. Faccio come fece Lui.
Gesù non era in contatto con medium o entità spirituali del mondo occulto. Vi chiedo adesso di portare il vostro pensiero con un po’ di immaginazione al passo di Luca 3: 21-22……….
“Or avvenne che come tutto il popolo si faceva battezzare,essendo anche Gesù stato battezzato,mentre stava pregando,s’aprì il cielo,e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea a guisa di colomba; e venne una voce dal cielo :” Tu sei il mio diletto Figliuolo; in te mi sono compiaciuto.”. La Scrittura ci dice che non si presentò a lui il Padre Eterno,magari con la barba bianca e forse un po’ malato di arteriosclerosi come si vuol fare intendere oggi. Dice solo che venne una voce dal cielo e basta. Ma se procediamo con la lettura sempre al Vangelo di Luca Cap.4:1-13
(prego leggere prima di proseguire) ,anche qui dicevo la Scrittura ci dice che non il famoso diavolo col forcone,le corna e la coda apparve a Gesù, ma Gesù udì una voce che la Scrittura ci dice che era quella del diavolo ma Gesù non lo sapeva. Per lui era,o meglio poteva essere la voce che aveva udito poco prima.
E non mi venite a dire che Gesù non poteva soccombere perché era il figlio di Dio. Pensare questo di Gesù significa crearci l’immagine di un Gesù che ha già ceduto alla terza tentazione “se sei il figliol di Dio gettati giù di qui”. Quello che voglio dire è che Gesù non sta recitando la sua parte sul palcoscenico della terra. Infatti, perché la prova di Gesù sia efficace,doveva essere libero,doveva perciò poter cadere,poter fallire,perdersi e con Lui tutti noi.
In altre parole Gesù poteva non sentire la differenza fra le due voci e accettare le tre proposte o magari solo una di esse. Gesù poteva sbagliarsi di padre,perché anche Satana è padre,padre di menzogna e di perdizione ma pur sempre Padre.
Allorché lo spirito di Dio conduce Gesù nel deserto,noi osserviamo quindi alla scommessa di Dio su Cristo perché Dio non corre un rischio ,Dio corre il rischio assoluto. Gioca il tutto per tutto,sulla libertà e sulla debolezza di Gesù,gioca la propria divinità e con essa,tutta la nostra umanità.
Ecco che il Padre combacia,identifica la sua libertà con quella di Gesù nel deserto.
Adesso Dio non ha più altra libertà che quella di suo figlio e se questi sbaglia ad
ubbidire alla voce,non discerne cioè da dove vengono le voci e soccombe quindi alla tentazione, Dio non sarà altro che il Tentatore e non vi sarà altro Dio fuorché Satana.
L’evangelista Giovanni ci dice che il “Padre ha dato tutto nelle mani del Figliolo”. Lo credo bene!
Iddio ha riposto bene la sua gloria,ha scelto bene,ha giocato bene la partita e ha vinto col Figliolo e nel Figliolo.
Mi è molto caro a volte pensare,portare la mia mente nel deserto 2000 anni fa e mi sembra di osservare la scena. Questo Gesù che ha fame e gli viene offerto tutto ciò che vuole,pane da sfamare un mondo,ecco che questo Gesù dice NO. “Non di solo pane vivrà l’uomo”. Ecco Lui che porta nel suo essere tutta la fame del mondo passato e di oggi,non solo fame materiale,ma fame di giustizia,di pace ,di longanimità,di carità come non può esserci fratello,come non può esserci amico,come non può conoscerci appieno?
Voglio a questo punto riallacciarmi all’episodio che ho detto prima.
Anche noi bisogna investigare da dove viene la voce. Noi oggi sappiamo che ogni voce che non viene dalle Scritture è la voce di quel Dio,di quel Padre che Gesù sconfisse nel deserto; ogni parola che invece esce dalle Scritture è la voce del vero Padre nostro,il padre di Gesù,il nostro vero Dio.
Da questo dobbiamo trarre un profondo ammaestramento per la nostra vita:bisogna preoccuparci sempre di sentire la vera voce ,quella buona,in ogni istante della nostra vita terrena,affinché possiamo avere la corona della vita poi.
E noi vediamo poi,dopo però che Gesù aveva vinto il Tentatore ,offrire del pane alle folle;ma il pane ora non è il movente della fedeltà ma è solo dato per sopraggiunta a coloro che per amore e solo per amore vogliono seguirlo. Ricordatevi del personaggio di Giobbe nell’ AT.!
E’ la parola di Dio che dà il senso al pane terreno. Già che siamo su questo passo della Scrittura mi sembra opportuno esaminare anche le altre due tentazioni di Gesù e da queste trarre via via nella nostra vita di uomini del XXI secolo gli opportuni insegnamenti.
La seconda tentazione che questa voce fece a Gesù fu il potere,la potestà.
“Io sono re di tutto ciò che vedi e tutto ciò che vedi potrà essere tuo se tu ti prostri ad adorarmi.”
Ecco che cosa Satana avrebbe fatto di Gesù se avesse accettato. Ne avrebbe fatto il re,il liberatore,il guerriero,il condottiero che,spada in pugno,avrebbe scacciato i Romani dalla Terra Santa,il re che gli Israeliti si aspettavano.
L’offerta di Satana non è una offerta che egli non possa concedere. E l’offerta di Satana sembrerebbe adempiere pienamente la Scrittura .(Salmo 2: 7 e segg.) =prego leggere=.
Ma attenzione, qui ci troviamo al punto di partenza come prima. Gesù disse che ogni potestà gli era stata data in cielo e in terra. (vangelo di Matteo).
Gesù quindi cedette alla tentazione? NO . Gesù sentì bene da dove veniva quella voce . “Chiedimi,a me………”. Qui Gesù rischia di sbagliare nuovamente Padre. Ma quello che fa di Gesù il Cristo non è il fine di conquistare il mondo ma solo il mezzo. Come Gesù si proclama re e con che mezzo regna.. Ciò che la Scrittura chiama il Regno di Dio ,ciò che noi chiamiamo il fine della storia,l’avvenire del mondo,sarà fatto di questi mezzi scelti liberamente da Gesù e non da quelli che respinge. Dio è appunto qui, nel rifiuto che Gesù oppone alla voce di Satana,nelle armi che sceglie per la sua lotta; negli altri luoghi tutto è idolatria e mistificazione; fuori di qui, Gesù non sarebbe altro che il figlio di un falso Dio.
Il potere non qualifica nessuno,non ha mai qualificato nessuno, nemmeno Gesù è stato qualificato dal potere,ma Gesù è stato qualificato dall’esercizio di questo potere, dal come Lui regna.
Ecco perché spiegato con chiarezza quando Gesù disse a Pilato “Il mio regno non è di questo mondo,se il mio regno fosse di questo mondo i miei combatterebbero per me.”
In altre parole se io avessi accettato i mezzi offertimi dal Maligno ecco,allora si, nella mia mano ci sarebbe la spada ,invece sulle mie spalle ho la croce.
Ecco che Gesù nella voce del Padre che fù la voce di Mosè,sente che il Padre,quello vero, gli dice “Io sono l’Eterno che ti ha tratto dal paese d’Egitto,dalla casa di servitù, non avere altri dei nel mio cospetto.” Il famoso passo di Deut. 6:13 dice: “Temerai l’Eterno,Iddio tuo,lo servirai e giurerai per il suo nome. Non andrete dietro ad altri dei,fra gli dei popoli che vi staranno attorno,perché l’Iddio tuo, l’Eterno ,che stà in mezzo a te è un Dio geloso, l’ira dell’Eterno ,dell’Iddio tuo,s’accenderebbe contro a te e ti sterminerebbe di su la terra.”. Mt. 4:10 e Lc. 4:8 sintetizzano “Adora il Signore Iddio tuo e a Lui solo rendi il tuo culto.”
Ecco che Gesù rifugiandosi in questa elementare ubbidienza (servire il solo vero e unico Dio) e respingendo tutto quello che gli consentirebbe di diventare il signore delle nazioni anziché dei nostri cuori rifiutando tutti i mezzi di seduzione, Gesù stabilisce una volta per sempre l’identità fra il fine e i mezzi,tra verità e libertà ,tra il servizio dell’uomo e il servizio di Dio,o meglio il servizio a Dio.

La terza e ultima tentazione di Gesù fu la tentazione dello stupendo ,del meraviglioso,del miracolo rutilante di splendore affinché vedano che sei il Figliolo di Dio.
Dal pinnacolo del tempio Gesù vedeva questa triste umanità corrotta e le sue orecchie sentivano le suppliche di questa umanità. “Su salta ,convincici.” La tentazione di Gesù fu grande perché avrebbe potuto conquistarci tutti col senso del miracolo,ma ci avrebbe anche tolto la libertà che egli invece ci vuol dare e che ci ha dato.. CIOE’ CREDERE E AMARE SOLO PER AMORE. LIBERTA’ DI CREDERE E AMARE SENZA NESSUNA PRESSIONE. La tentazione fu particolarmente grave perché avrebbe adempiuto la profezia vv. 10 e 11.
Ma ecco che la vera voce del vero Padre si fa sentire ancora una volta “Non tentare il Signore Iddio tuo.” Gesù se fosse caduto sarebbe diventato non il mediatore della salvezza bensì il mediatore della tentazione. Come può essere tentato Dio? Eh! Si,tentato di divenire il grande mago dell’universo,tentato di non rispettare la libertà delle sue creature,tentato di cedere all’immenso ricatto di tutte le religioni,tentato di cedere alla passione delle concupiscenze di tutta l’umanità.
Gesù obbedisce alle parole dell’Eterno,rifiutando di tentare il Padre suo col cedere lui stesso alla tentazione del ricatto,rinunziando a soddisfare il gusto del meraviglioso di cui gli uomini sono ghiotti non meno della fornicazione e della droga o del vino. Rinuncia a tutto ciò che potrebbe incontrare,stupire gli uomini e fare di se stesso un personaggio sovrumano,un dio mitologico e leggendario ,si limita ad essere soltanto un semplice uomo fra gli uomini.
Gesù dopo,noi sappiamo farà dei miracoli,molti miracoli;ma se notate lo farà sempre di nascosto,proibisce che se ne parli,farà di tutto perché quegli stessi miracoli non siano per gli uomini una tentazione come lo furono per Lui. Dio non vuole degli adoratori,non vuole degli uomini che lo amino perché è un Dio eccelso e grande, Egli vuole l’amore degli uomini perché è il nostro Padre ed egli rivendica in Cristo questa sua paternità.

Ora che abbiamo visto come Gesù ci ha conquistato la libertà di figlioli di Dio non facciamo di questa libertà un’occasione alla nostra carne.
Dio ha difeso la sua umanità e la sua libertà,Dio è rimasto e rimane solo se stesso,nella debolezza di fronte a tutte e ad ogni nostra provocazione.
La situazione di Gesù davanti al Maligno non è che il riassunto della situazione permanente di Dio davanti ad una umanità (noi) che ci rende inumana,rendendolo inumano. Dio potrà rimanere solo Dio se l’uomo rimane uomo in Cristo Gesù.
La sorte di Dio e la sorte dell’uomo sono unite in Cristo per sempre.
Ecco perché carissimi,dobbiamo cercare di vivere il tempo che ci rimane a fianco del Signore affinché anche noi possiamo dire ogni giorno ed ogni attimo parafrasando Gal. 2:20 “la vita che io vivo ora nella carne la vivo nella grazia e nell’amore di Dio che sono in Cristo Gesù.”

Vostro omegabible