Scritto da: Polymetis 10/07/2006 12.02
“ognuno è libero di professare quello che piu ritiene giusto, ma da qui a dire che la teologia neotestamentaria o veterotestamentaria appoggi o no una certa filosofia allora si che intervengo”
E che ci sarebbe di strano? I Padri dicevano giustamente che siccome il cristianesimo è la verità, allora ad alcuni dei suoi concetti poterono arrivare vari uomini onesti nel corso dei secoli basandosi sulla ragione naturale. Il Nuovo Testamento non invita nessuno a diventare platonico, ma non c’è nulla di strano nell’eventualità che una dottrina cristiana sia condivisa con una o più scuole filosofiche. Paolo stesso che era istruito per dimostrare l’esistenza di Dio usa una tipica argomentazione filosofica greca, una prova a posteriore dell’esistenza di Dio, e nel suo discorso all’Areopago cita niente meno che il pagano nonché stoico “Inno a Zeus” di Cleante, secondo scolarca della Stoa, e i Fenomeni di Arato. Questo perché come dice Giustino: “tutto ciò che di buono è stato espresso da chiunque, appartiene a noi cristiani”
Ad maiora
Forse non mi sono espresso bene ma se leggi il periodo da te riportato con il contesto dovresti notare una apparente contraddizione, riformulo il periodo:
“ognuno è libero di professare quello che piu ritiene giusto, ma quando si dice che la teologia neotestamentaria o veterotestamentaria appoggi o no una certa filosofia, allora si che intervengo, nel senso che dico la mia se questa filosofia sia presente o no” nel caso in questione continuo a non vedere la credenza dell'immortalità dell'anima, ne nel VT (secondo il canone ebraico-protestante) ne nel NT.
"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)