Volevo precisare di conoscere benissimo che la cultura giudaica precedente e contemporanea a Cristo credeva nell'immortalità dell'anima, come credeva ad altre cose non scritte nell'AT (basta leggere qualcosa sugli esseni o studiare il movimento farisaico)E con questo? Non è una prova di niente.
Pe quanto riguarda il discorso della filosofia vista in maniera negativa o del platonismo, sono due cose che non mi appartengono, riconosco che tutti facciamo a nostro modo filosofia (amore per la sapienza) o ci appoggiamo a concetti di altri, io non sono contro la filosofia ne contro il platonismo, come non sono contro gli epicurei, ognuno è libero di professare quello che piu ritiene giusto, ma da qui a dire che la teologia neotestamentaria o veterotestamentaria appoggi o no una certa filosofia allora si che intervengo, avendo studiato da decenni questi argomenti.
Ho precisato che l'idea condizionalista secondo la quale l'individualità della persona permane nella forza vitale o spirituale che lascia il corpo materiale, per rimanere in uno stato paragonabile al sonno, in attesa di ricongiungersi al corpo ricreato con la resurrezione, lo posso accettare ed in questo caso accetterei questa permanenza dell'io anche dopo la morte fisica.
Spero anche io di essere stato chiaro e si prega di non mettermi in bocca cose che non ho mai detto, solo perche delle volte appoggio dottrine dei tdg o simpatizzo per alcune loro vedute.
saluti Mario
"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)