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Giov 3:13 nessuno asceso al cielo

Ultimo Aggiornamento: 10/07/2006 19:14
08/07/2006 23:11
 
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Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 08/07/2006 19.52
-->1)Beh non è colpa mia se tu continui ad usare quella pseudo Bibbia alterata che è la TNM. Guarda caso nelle altre Bibbie al posto di distruggere c’è perire, che non equivale a ‘distruggere’.

Non sono una cima in Lettere però uccidere = perire

www.massimol.it/Scuola/Strumenti/voc-ita-de-mauro.php?Testo=perire...

ho l'impressione che ci stiamo arrampicando sugli specchi "senza ventose"
--------------

Io per il momento la vedo così:-

Da quello che ho capito l'anima non è per nulla immortale ma si riferisce alla persona medesima.

Lo spirito della persona rappresenta Il Software ossia il programma genetico della vita e la struttura mentale dell'individuo.

Facciamo un esempio.

Un ipotetico Computer ultrasofisticato fino al punto di prendere coscienza di se, sarebbe fatto di Hardware la parte materiale e Software il programma.

La vita è il risultato dell'interazione del binomio soft-Hard,
separati non ci sarebbe vita o coscienza di se.

Quando Hardware si rompe il Computer muore e il Software finisce di funzionare nel medesimo momento.

Il Software rimane nella memoria di DIO che a suo tempo gli ricostruirà un corpo fisico o energetico secondo la Sua volontà.

ma dire che il Software è vivo da un'altra parte non è scritturale ne realistico.

Saluti


"""Ci sono due tipi di sciocchi;
quelli che non hanno dubbi,
e quelli che dubitano di tutto"""
09/07/2006 00:16
 
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per bic
Concordo pienamente con quanto scritto da red baron.
Caro bic, il vedere come hai assorbito completamente e con disinvoltura la teologia cattolica, dimenticando e scartando con tanta sicurezza quanto credevi fino a poco tempo fa mi fa rabbrividire...
Non esistono scritture che parlano indiscutibilmente e senza possibilità di interpretazioni di un'anima immortale a meno che non si prendono gli apocrifi... ossia favole giudaiche precristiane.
Comunque ognuno è libero di intraprendere la strada che meglio crede...
saluti Mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
09/07/2006 03:13
 
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Caro Mario,

immagina di essere un investigatore privato e di aver ricevuto il compito da una donna di indagare sul proprio marito, così da scoprire se lui la tradisce o meno.
Per farti un'idea della situazione incominci a interrogare tutti i conoscenti del marito così da sapere cosa quest'uomo faccia al di fuoridlle pareti domestiche.

Mettiamo che 9 persone su 10 ti dicono che durante la sera esce prima dal lavoro per andare in una casa presente nella periferia della città e soltanto l'ultima ti dica invece che esce dal lavoro nell'orario d'ufficio prestabilito, io ti domando:

a chi tu crederesti? alle 9 persone o solo all'1?

Con questo in mente ti chiedo:
ad eccezione dei Tdg (e forse di qualche altro gruppo religioso protestante), come mai non esiste una sola corrente cristiana che creda nella mortalità dell'anima?

Sono tutti cattolici? Credono tutti nei deuterocanonici?

E per quale motivo io dovrei credere a 1 o 2 religioni, fra l'altro dal culto chiuso, non avvezze alla benchè minima indagine seria e scientifica, quando tutto il resto del mondo invece parla di immortalità dell'anima?

Cosa credono gli ortodossi? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono gli anglicani? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono gli evangelici? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono i pentecostali? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono i protestanti delle Chiese protestanti di maggioranza? Nell’immortalità dell’anima!

Tutti non sanno leggere la Sacra Bibbia e non sanno analizzare le Scritture? Qua non stiamo parlando della successione apostolica e dellas rivendicazione della CC come unica depositaria della vera dottrina, perché unica Chiesa esistente dai tempi degli apostoli (cosa su cui si può anche non essere d’accordo volendo), ma stiamo parlando di una dottrina fondamentale riguardo l’esistenza dell’uomo e l’escatologia sulla fine dei tempi.

E guarda caso, tutti credono che l’anima sia immortale. Dici che di scritture certe che parlino della sopravvivenza dell’anima alla morte non ce ne sono nel NT. Vero è che non c’è scritto: “l’anima è immortale” chiaro e tondo, però leggendole con logica si potrà capire perché quasi tutte le religioni cristiane ad eccezione di una o due credono in questa dottrina.

Per Red:


Io per il momento la vedo così:-

Da quello che ho capito l'anima non è per nulla immortale ma si riferisce alla persona medesima.



No hai risposto alla mia argomentazione sul chiaro distinguo che ha fatto Gesù fra anima e corpo! Se tu dici che l’anima rappresenta la persona medesima allora mi devi spiegare perché essa non muore non muore quando il copro viene distrutto. Come supponevo, tu parli della memoria di Geova come luogo in cui lo Spirito viene conservato, ma in tal proposito ti riquoto quanto avevo già messo nel mio post:


E non serve a nulla dire che l’anima non muore perché comunque l’esistenza di quella persona viene conservata nella memoria di Dio, in quanto l’anima non è il ricordo della persona ma è la persona stessa. Ertgo, Gesù più propriamente avrebbe dovuto dire: “E non abbiate timore di quelli che uccidono l’anima (che poi sarebbe il corpo); temete piuttosto colui che può rinchiudere per sempre l’anima nella Geenna (Geenna, in questo caso secondo la concezione geovista di ‘seconda morte’)”.
Gesù invece dice diversamente!



Ad ogni modo conto di mettere alcune scritture del NT usate dalla stragrande maggioranza delle Chiese (così non ci lamentiamo dicendo che sono solo dottrine cattoliche) per sostenere che l’anima è una parte dell’IO umano che non scompare con la sua morte, ma che sopravvive.

Ciao
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
09/07/2006 08:24
 
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re x Bicchy
Ohhh,segnami sulla lavagna dalla parte sei bravi,io ci credo.
Ciao simpaticone!!! omegabible [SM=x570867] [SM=x570867]
09/07/2006 09:31
 
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Uscendo dai TdG, ci si porta comunque dietro un bagaglio di idee e ragionamenti dal quale è difficile fare distinzione tra giusto e sbagliato e poi liberarsene. Su questo argomento ero super scettico fino a pochissimi giorni fa ma, adesso devo per forza di cose ricredermi e anche se non completamente, sto cominciando a farlo.

La logica è davvero inoppugnabile e qui mi rivolgo a The Red baron e (Mario70) rispondete a questo:

La WTS per far credere alle persone che il diluvio esiste dice che tutte le culture in un modo o nell'altro ne parlano quindi deve essere vero per forza.

La stessa WTS per far credere che l'immortalità dell'anima NON esiste dice che tutte le culture in un modo o nell'altro ne parlano quindi NON deve essere vero per forza.

lo vedete il controsenso ? me lo sapete spiegare ?


E poi ancora, guardate come la WTS si contraddice traducendo la Bibbia nel loro modo:

Matteo 10:28
...E non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima; ...

Marco 3:4
4 Poi disse loro: “È lecito fare di sabato un’opera buona o un’opera cattiva, salvare o uccidere un’anima?”...


Per spiegare questo, bisogna per forza arrampicarsi sugli specchi e quindi bisogna ammettere che così come ci hanno raccontato frottole riguardo altre cose, lo hanno fatto anche rigurado a questo argomento.
Così come hanno modificato la Bibbia in altri punti secondo le loro idee, lo hanno fatto anche riguardo a questa dottrina.

Infatti le altre Bibbie, traducono:

Nuova Riveduta:
Marco 3:4
Poi domandò loro: «È permesso, in un giorno di sabato, fare del bene o fare del male? Salvare una persona o ucciderla?» Ma quelli tacevano.

CEI:
Marco 3:4
Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?».

Nuova Diodati:
Marco 3:4
Poi disse loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o del male, salvare una vita o annientarla?». Ma essi tacevano.

Luzzi:
Marco 3:4
Poi disse loro: È egli lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? di salvare una persona o di ucciderla? Ma quelli tacevano.

Diodati:
Marco 3:4
Poi disse loro: È egli lecito di far bene o male; di salvare una persona, o di ucciderla, in giorno di sabato? Ma essi tacevano.


E questa parola anima, dov'è finita ?

[Modificato da Xlsx 09/07/2006 9.34]


Se non condividi il mio pensiero, non considerarmi un nemico ma, bensì, un tuo alleato per la nostra crescita come persone.

Enea Nicod
09/07/2006 10:00
 
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Re:

Scritto da: Xlsx 09/07/2006 9.31


E questa parola anima, dov'è finita ?

Prova a leggere questi versetti dalla TNM - sono solo alcuni - :

Gn 15,15
Gn 25,8-9
Gn 35,27
Gn 49,33
Sal 73,23-24
Sal 16,9-10
Gn 5,24
2Re 2,11
1 Pt 3,19
2 Cor 5,6-9
Fil 1,21-24
1 Tes 5,23
Riv 6,9-10
Riv 20,4

Ciao [SM=x570892]

Bruno
______________________________


---Verba volant scripta manent---
-----
--- www.vasodipandora.org ---
09/07/2006 10:32
 
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Per Red baron:

Voglio fare il mea culpa davanti al mio amico Red per la scempiaggine che ho scritto riguardo la presunta differenza fra ‘perire’ e ‘distruggere’. In effetti i due vocaboli sono equivalenti. Qui Matteo sta parlando della morte sia del corpo che dell’anima, ma….

…guardate cosa è stato detto sul senso del passo da uno professante cattolico.


E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.” (Mt 10,28)

“Distruggere” non è una traduzione sbagliata, anzi, diciamo che è più letterale di “far perire”
Ma questo non significa nulla. Tutto dipende da cosa intendiamo per Geenna, a prescindere dal fatto se l’anima e il corpo “periscano” o “vengano distrutti” nella Geenna. Se intendiamo la Geenna così come la intendono i TdG, allora significa che l’anima cessa di esistere così come il corpo una volta che l’individuo muore; se intendiamo la Geenna così come la intende l’esegesi cattolica (ed il buonsenso), ovviamente, qui la distruzione dell’anima e del corpo è una distruzione “metaforica”.
Del resto, l’idea che l’anima sopravvivesse alla morte del corpo era abbracciata dai primi cristiani ed è ripetutamente attestata negli scritti dei Padri della Chiesa, anche se una definizione “esatta” del concetto di anima verrà solo con Tommaso d’Aquino. Il resto lo fanno la logica e la filosofia: se dell’uomo non sopravvivesse nulla alla morte fisica, la resurrezione non sarebbe una resurrezione, ma la creazione di un nuovo individuo formalmente speculare a quello morto per sempre
C’è poi da notare che Gesù fa una distinzione tra “anima” e “corpo”, quindi invalida la concezione geovista dell’anima quale unione di corpo e spirito vitale, con tutto ciò che ne consegue.



Cosa se ne comprende da ciò? Che la teoria della WTS da qualche parte fa comunque acqua. Prima dice che l'anima è l'equivalenza di CORPO + PENSIERI di una persona, indicando categoricamente che questo è il significato assoluto di anima nella Bibbia da cui la Bibbia non si discosta mai.
Poi prende la scrittura di Matteo, citata da Red baron, per dimostrare che che l'anima può essere distrutta, ma nel farlo non si avvede che Gesù qui ha fatto una netta distinzione fra anima e corpo, invalidando quindi la concezione geovista di 'anima secondo la Bibbia'.
A questo punto la WTS elabora un'escamotage, dice sì che l'anima non viene uccisa perchè la struttura e i pensieri della persona restano nella memoria di Dio. Peccato però che, cos' facendo, si da una clamorosa e storica zappata sui piedi. Infatti, non aveva detto che ANIMA = PENSIERI + CORPO"?
Ma nelle parole pronunciate da Gesù nel vangelo di Matteo, si legge che il copro muore ma l'anima continua ad esistere!! Ma se l'anima è data dall'associazione di 2 elementi, ovvero, PENSIERI + CORPO, come fa ad esserci ancora se il corpo viene distrutto?

Inoltre, siamo proprio sicuri che non vengano distrutti anche i PENSIERI? Siccome per la WTS, quando l'uomo muore, muore e basta, senza alcun tipo di sopravvivenza, allora al momento della morte, nell'uomo si spengono anche i suoi pensieri.

Cosa c'entra la memoria di Geova? Che ci azzecca? L'anima non è il riflesso dellìesistenza dell'uomo nella 'mente' di Geova ma è l'uomo stesso! Perciò la società così facendo, autocontraddice il suo assunto sul significato univoco di anima in tutto il testo delle Sacre Scritture.

A questo punto Red e Mario potrebbero muovere l'accusa che usare la carta della metafora è scorretto in quanto si tenta di negare l'evidenza della Scrittura ricorrendo a stratagemmi per annullarne il significato.

A questo io rispondo tre cose:

1) lo stratagemma, con questa scrittura, lo deve usare anche la WTS in quanto abbiamo visto che per lei ANIMA = CORPO + PENSIERI, ma qui invece per lei l'anima diventa il ricordo di che ha Geova dell'individuo, della sua strutturazione e dei suoi pensieri.
2) esistono diverse altre scritture del NT usate da tutte le chiese (e non solo dalla CC!!) in cui è evidente che alla morte dell'individuo esiste un IO interiore che sopravvive e si ricongiunge al creatore nel Regno dei Cieli.
3) i Padri apostolici, Policarpo in primis, che era diretto apostolo dello stesso apostolo Giovanni, credevano nell’immortalità dell’anima. Policarpo è vissuto negli anni 69 – 155 d.C. Tra i tanti Padri della Chiesa, le sue parole rivestono di un’importanza cruciale poiché è stato diretto discepolo dell’apostolo Giovanni ed è stato costituito vescovo direttamente dagli stessi apostoli.


Tratto da “Martirio di Policarpo”

... Allora lo legarono: egli mise le mani dietro il dorso e fu legato come un ariete, scelto dal gregge in gradito sacrificio d'olocausto a Dio. Poi alzò gli occhi al cielo e disse: «Signore, Dio onnipotente, Padre dell'amato e benedetto tuo Figlio Gesù Cristo, per mezzo del quale abbiamo conosciuto te, Dio degli angeli, delle potestà, di tutto il creato e dei giusti che vivono alla tua presenza, io ti benedico per avermi ritenuto degno di vivere questo giorno e questa ora e di aver parte, con il numero dei martiri, al calice del tuo Cristo, alla risurrezione della vita eterna dell'anima e del corpo, nell'incorruttibilità dello Spirito Santo. Possa io essere oggi accolto tra loro al tuo cospetto, come un pingue sacrificio a te gradito, così come tu avevi predisposto, preannunciato e realizzato, o Dio di verità, che non conosci menzogna. Per questo e per tutte le cose io ti lodo, ti benedico, ti do gloria, per mezzo dell'eterno e sommo sacerdote Gesù Cristo, tuo Figlio diletto. Per mezzo di lui a te sia gloria, in unione con lui e con lo Spirito Santo, ora e nei secoli futuri. Amen». (il grassetto è mio)



Mi sembra evidente che Policarpo credeva di andare in Cielo lo stesso giorno in cui stava morendo. Ha usato l’avverbio temporale di “oggi”, perciò la sua dichiarazione è di una lapalissianità sconcertante!
Ci si chiede, se l’immortalità dell’anima fosse un’invenzione umana non presente nelle scritture, come mai Policarpo vi credeva?

Con queste domande a voi poste, vi saluto. Nel frattempo vedrò di mettere qualche scrittura del NT che attesta l’immortalità dell’anima.

Saluti
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
09/07/2006 12:11
 
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Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 09/07/2006 3.13
Caro Mario,

immagina di essere un investigatore privato e di aver ricevuto il compito da una donna di indagare sul proprio marito, così da scoprire se lui la tradisce o meno.
Per farti un'idea della situazione incominci a interrogare tutti i conoscenti del marito così da sapere cosa quest'uomo faccia al di fuoridlle pareti domestiche.

Mettiamo che 9 persone su 10 ti dicono che durante la sera esce prima dal lavoro per andare in una casa presente nella periferia della città e soltanto l'ultima ti dica invece che esce dal lavoro nell'orario d'ufficio prestabilito, io ti domando:

a chi tu crederesti? alle 9 persone o solo all'1?

Con questo in mente ti chiedo:
ad eccezione dei Tdg (e forse di qualche altro gruppo religioso protestante), come mai non esiste una sola corrente cristiana che creda nella mortalità dell'anima?

Sono tutti cattolici? Credono tutti nei deuterocanonici?

E per quale motivo io dovrei credere a 1 o 2 religioni, fra l'altro dal culto chiuso, non avvezze alla benchè minima indagine seria e scientifica, quando tutto il resto del mondo invece parla di immortalità dell'anima?

Cosa credono gli ortodossi? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono gli anglicani? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono gli evangelici? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono i pentecostali? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono i protestanti delle Chiese protestanti di maggioranza? Nell’immortalità dell’anima!

Tutti non sanno leggere la Sacra Bibbia e non sanno analizzare le Scritture? Qua non stiamo parlando della successione apostolica e dellas rivendicazione della CC come unica depositaria della vera dottrina, perché unica Chiesa esistente dai tempi degli apostoli (cosa su cui si può anche non essere d’accordo volendo), ma stiamo parlando di una dottrina fondamentale riguardo l’esistenza dell’uomo e l’escatologia sulla fine dei tempi.

E guarda caso, tutti credono che l’anima sia immortale. Dici che di scritture certe che parlino della sopravvivenza dell’anima alla morte non ce ne sono nel NT. Vero è che non c’è scritto: “l’anima è immortale” chiaro e tondo, però leggendole con logica si potrà capire perché quasi tutte le religioni cristiane ad eccezione di una o due credono in questa dottrina.



Caro Bic non sei molto ben informato riguardo l'immortalità dell'anima...
La corrente avventista nella sua quasi totalità crede nel condizionalismo anche se con sfumature diverse hanno unba concezione dell'anima diversa dalla maggioranza e credono nella distruzione della persona al giudizio finale escludendone quindi l'immortalità.
Ti ricordo che gli avventisti del 7 giorno e le chiese di Dio, fanno parte del protestantesimo e sono riconosciute come cristiane a tutti gli effetti, proprio perchè si riconosce che usando la sola scriptura la dottrina dell'immortalità dell'anima è tutt'altro che chiara.





No hai risposto alla mia argomentazione sul chiaro distinguo che ha fatto Gesù fra anima e corpo! Se tu dici che l’anima rappresenta la persona medesima allora mi devi spiegare perché essa non muore non muore quando il copro viene distrutto. Come supponevo, tu parli della memoria di Geova come luogo in cui lo Spirito viene conservato, ma in tal proposito ti riquoto quanto avevo già messo nel mio post:


E' indiscutibile (come è stato trattato in un altro post

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=...

vedi il post 243)

che l'anima nel NT indica non solo l'essere umano vivente, come faceva il VT, ma anche la vita o piu chiaramente la speranza di vita eterna, la quale si puo perdere o ricevere al giudizio finale, in questo modo vanno interpretate le scritture da te citate.

[Modificato da (Mario70) 09/07/2006 12.14]

[Modificato da (Mario70) 09/07/2006 12.25]


"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
09/07/2006 12:35
 
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Scritto da: Polymetis 08/07/2006 1.00
Ho già espresso la mia posizione in questa discussione qualche post fa. Volevo solo dire che l'energia esiste normalmente in questo nostro mondo e non ha nulla di escatologico, dicendo che il soma pneumatikon consiste in energia non siete ancora usciti da una prospettiva terrena. Gesù risorto dice chiaramente ai discepoli "pizzicatemi".
"Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Palpate e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho" (Lc 24, 38-39)
Il corpo dei risorti con l'evanescente energia ha ben poco a che fare, è un corpo glorioso e trasfigurato nell'incorruttibilità. E' solido, e al contempo può passare i muri(Gv 20,26)
La verità sta nel paradosso.





Non dimentichiamo che i tdg dicono che il corpo del gesù risorto era un altro e non quello che perì sulla croce, il corpo era stato offerto in sacrificio, quindi Dio Padre concede ha gesù un corpo nuovo [SM=x570872] per apparire ai discepoli, infatti i tdg lo deducono dal fatto che i discepoli non lo riconoscono subito [SM=g27833] durante le sue apparizioni.

Saluti, Angelodore.
09/07/2006 12:55
 
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Re: Re:

Scritto da: (Mario70) 09/07/2006 12.11

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 09/07/2006 3.13
Caro Mario,

immagina di essere un investigatore privato e di aver ricevuto il compito da una donna di indagare sul proprio marito, così da scoprire se lui la tradisce o meno.
Per farti un'idea della situazione incominci a interrogare tutti i conoscenti del marito così da sapere cosa quest'uomo faccia al di fuoridlle pareti domestiche.

Mettiamo che 9 persone su 10 ti dicono che durante la sera esce prima dal lavoro per andare in una casa presente nella periferia della città e soltanto l'ultima ti dica invece che esce dal lavoro nell'orario d'ufficio prestabilito, io ti domando:

a chi tu crederesti? alle 9 persone o solo all'1?

Con questo in mente ti chiedo:
ad eccezione dei Tdg (e forse di qualche altro gruppo religioso protestante), come mai non esiste una sola corrente cristiana che creda nella mortalità dell'anima?

Sono tutti cattolici? Credono tutti nei deuterocanonici?

E per quale motivo io dovrei credere a 1 o 2 religioni, fra l'altro dal culto chiuso, non avvezze alla benchè minima indagine seria e scientifica, quando tutto il resto del mondo invece parla di immortalità dell'anima?

Cosa credono gli ortodossi? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono gli anglicani? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono gli evangelici? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono i pentecostali? Nell’immortalità dell’anima!

Cosa credono i protestanti delle Chiese protestanti di maggioranza? Nell’immortalità dell’anima!

Tutti non sanno leggere la Sacra Bibbia e non sanno analizzare le Scritture? Qua non stiamo parlando della successione apostolica e dellas rivendicazione della CC come unica depositaria della vera dottrina, perché unica Chiesa esistente dai tempi degli apostoli (cosa su cui si può anche non essere d’accordo volendo), ma stiamo parlando di una dottrina fondamentale riguardo l’esistenza dell’uomo e l’escatologia sulla fine dei tempi.

E guarda caso, tutti credono che l’anima sia immortale. Dici che di scritture certe che parlino della sopravvivenza dell’anima alla morte non ce ne sono nel NT. Vero è che non c’è scritto: “l’anima è immortale” chiaro e tondo, però leggendole con logica si potrà capire perché quasi tutte le religioni cristiane ad eccezione di una o due credono in questa dottrina.



Caro Bic non sei molto ben informato riguardo l'immortalità dell'anima...
La corrente avventista nella sua quasi totalità crede nel condizionalismo anche se con sfumature diverse hanno unba concezione dell'anima diversa dalla maggioranza e credono nella distruzione della persona al giudizio finale escludendone quindi l'immortalità.
Ti ricordo che gli avventisti del 7 giorno e le chiese di Dio, fanno parte del protestantesimo e sono riconosciute come cristiane a tutti gli effetti, proprio perchè si riconosce che usando la sola scriptura la dottrina dell'immortalità dell'anima è tutt'altro che chiara.





No hai risposto alla mia argomentazione sul chiaro distinguo che ha fatto Gesù fra anima e corpo! Se tu dici che l’anima rappresenta la persona medesima allora mi devi spiegare perché essa non muore non muore quando il copro viene distrutto. Come supponevo, tu parli della memoria di Geova come luogo in cui lo Spirito viene conservato, ma in tal proposito ti riquoto quanto avevo già messo nel mio post:


E' indiscutibile (come è stato trattato in un altro post

freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=47801&idd=...

vedi il post 243)

che l'anima nel NT indica non solo l'essere umano vivente, come faceva il VT, ma anche la vita o piu chiaramente la speranza di vita eterna, la quale si puo perdere o ricevere al giudizio finale, in questo modo vanno interpretate le scritture da te citate.

[Modificato da (Mario70) 09/07/2006 12.14]

[Modificato da (Mario70) 09/07/2006 12.25]




E Policarpo? hai saltato del tutto la testimonianza di Policarpo, discepolo dello stesso apostolo Giovanni. Come mai lui non credeva in una semplice speranza di andare in cielo ma sapeva che si sarebbe congiunto con i santi lo stesso giorno della sua morte?

Non dimentichiamo le varie parti del discorso altrimenti scartiamo elementi basilari che concorrono al raggiungimento delle conclusioni corrette sul discorso.

PS: gli avventisti del settimo giorno quarda caso sono i progenitori dei Tdg. Non mi stupisce affatto che sviliscano la concezione universalmente riconosciuta dell'anima. Ma tutte le altre Chiese, compresi i protestanti come Martin Lutero che rinnegano i deuterocanonici, come mai credono anch'essi nell'immortalità dell'anima?

E come ti poni di fronte al problema della non continuità esistenziale del tuo Io che sarebbe il garante della resurrezione della tua persona piuttosto che di un clone che ha i tuoi medesimi pensieri ed emozioni, ma pur sempre clone resta?

Rimango in attesa di risposte convincenti.

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 09/07/2006 13.16]

La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
09/07/2006 13:51
 
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Scusatemi, cari Mario e Red baron, visto che ormai abbiamo abbandonato del tutto il tema iniziale del thread relativo all'ascensione e siamo entrati a pieno ritmo nel discorso dell'anima, che ne dite di continuare in un altro posto, ci state?

Ho notato che si stanno trattanto argomenti simili nel thread aperto da speranza sulla ricongiunzione del copro con la propria anima.

Se voi siete d'accordo, io continuerei lì. [SM=g27823]

che ne dite? [SM=g27823]

Ad ogni modo, prescindendo dalla correttezza o meno della dottrina dell'immortalità dell'anima, mi sembra sia chiaro che, col senso che la CC e le altre Chiese danno al fenomeno dell'ascensione, ovvero ascensione di anima insieme a corpo, non vi è alcuna contraddizione con il verso di Giovanni indicato da Red baron nella prima discussione del thread.

Rimane quindi lo sviluppo argomentativo sulla sola questione della dottrina dell'immortalità dell'anima. Mi pare che il tema principale del thread si sia esaurito abbastanza.

[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 09/07/2006 13.57]

La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
09/07/2006 14:00
 
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Dice Bic.1/2pieno:-

Mettiamo che 9 persone su 10 ti dicono che durante la sera esce prima dal lavoro per andare in una casa presente nella periferia della città e soltanto l'ultima ti dica invece che esce dal lavoro nell'orario d'ufficio prestabilito, io ti domando:

a chi tu crederesti? alle 9 persone o solo all'1?
--------------

Red Baron,

Anche se tutte e dieci mi dicono che esce prima, IO ME NE ACCERTEREI DI PERSONA visto l'importanza della cosa.

Non dimentichiamo che il mondo giace sotto la potenza di Satana, per cui non mi meraviglio che la maggioranza dei migliori pensatori sia vittima dell'errore.

Vedi caro Bic. io non sono un bigotto TdG che difende a spada tratta la WTS, ,

ANZI, ci sono molte cose della WTS che non mi piacciono:-

1°)l'arroganza, pretende di capire TUTTO e guai chi fa domande

2°)il fatto che ha ridicolizzato la venuta della fine, facendo il gioco di Satana

2°)e il fatto che si perde in una marea di sciocchezze tipo compleanni e simili per poi finirsi di rovinare su aspetti molto delicati tipo trapianti-trasfusioni E IL VOLER REGOLAMENTARE LA VITA DEI SUOI SUDDITI IN MODO ESASPERANTE.


Con questo però non vuol dire che qualsiasi cosa dice la WTS sia sbagliata.

Quello che penso Sull'immortalità dell'anima è frutto del mio ragionamento non perchè lo dice la WTS, almeno se sbaglio non lo FACCIO PER CONTO TERZI.

Ti sembro un TDG bigotto????

Ciao,


"""Ci sono due tipi di sciocchi;
quelli che non hanno dubbi,
e quelli che dubitano di tutto"""
09/07/2006 14:06
 
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Per Mario

“la speranza di vita eterna”

Fammi capire, stai sostenendo che, contrariamente a quanto palesemente scritto, si dovrebbe intendere: “non temete coloro che non possono distruggere la speranza di vita eterna”? Con tutto il rispetto per questa favola, sapiens nihil adfirmat quod non probat, e non sarà inventarsi una parafrasi a salvare una teoria costruita a priori. Si deve poi distinguere tra il significato di un termine e i suoi possibili modi di traduzione, e dall’altra parte l’esegesi metaforica che poi si può fare di quel termine nel contesto. Quanto al primo ambito la traduzione è impossibile, quanto al II ambito è una tiratura ingiustificabile e soprattutto non richiesta (frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora).Comunque tanto per cambiare questa è la dimostrazione che il Sola Scriptura non funziona, giacché chiunque come si vede comprende come vuole, e nel tuo caso dilata i campi semantici con marchingegni interpretativi in base ai propri scopi ed in nome di quella che è la sua pre-comprensione.

Per ANgel

“Non dimentichiamo che i tdg dicono che il corpo del gesù risorto era un altro e non quello che perì sulla croce”

badate che secondo la concezione dei TdG non ha alcun senso dire “è Gesù ma con un nuovo corpo”, infatti il corpo è tutto ciò che una persona è, dunque non c’è più nulla del Gesù che è salito sulla croce nel nuovo corpo creato, si tratta di una sorte di clone ricreato ex novo dal nulla, il corpo precedente di Cristo per i TdG fu fatto sparire da Geova e portato da qualche parte, non è mai risorto. Con buona pace di Gesù che invece dice “sono proprio io”.

“infatti i tdg lo deducono dal fatto che i discepoli non lo riconoscono subito durante le sue apparizioni.”

E’ il corpo dei risorti, si riconosce solo nel momento in cui si aprono gli occhi della fede. Questo è chiaro a qualunque esegeta abbia studiato i racconti della resurrezione.

Ad maiora
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
09/07/2006 14:15
 
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Re:

Scritto da: The Red baron 09/07/2006 14.00

Dice Bic.1/2pieno:-

Mettiamo che 9 persone su 10 ti dicono che durante la sera esce prima dal lavoro per andare in una casa presente nella periferia della città e soltanto l'ultima ti dica invece che esce dal lavoro nell'orario d'ufficio prestabilito, io ti domando:

a chi tu crederesti? alle 9 persone o solo all'1?
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Red Baron,

Anche se tutte e dieci mi dicono che esce prima, IO ME NE ACCERTEREI DI PERSONA visto l'importanza della cosa.

Non dimentichiamo che il mondo giace sotto la potenza di Satana, per cui non mi meraviglio che la maggioranza dei migliori pensatori sia vittima dell'errore.

Vedi caro Bic. io non sono un bigotto TdG che difende a spada tratta la WTS, ,

ANZI, ci sono molte cose della WTS che non mi piacciono:-

1°)l'arroganza, pretende di capire TUTTO e guai chi fa domande

2°)il fatto che ha ridicolizzato la venuta della fine, facendo il gioco di Satana

2°)e il fatto che si perde in una marea di sciocchezze tipo compleanni e simili per poi finirsi di rovinare su aspetti molto delicati tipo trapianti-trasfusioni E IL VOLER REGOLAMENTARE LA VITA DEI SUOI SUDDITI IN MODO ESASPERANTE.


Con questo però non vuol dire che qualsiasi cosa dice la WTS sia sbagliata.

Quello che penso Sull'immortalità dell'anima è frutto del mio ragionamento non perchè lo dice la WTS, almeno se sbaglio non lo FACCIO PER CONTO TERZI.

Ti sembro un TDG bigotto????

Ciao,



Caro Red, ma figurati! Non ho mia creduto che tu fossi un bigotto che crede ciecamente alla WTS!
D'altra parte allora perchè contesteresti la WTS nel modo in cui si rapporta con gli altri? Poi mi pare di aver letto in altri thread che contesti anche alcune dottrine stesse della WTS.
Perciò non mi sogno affatto di darti del bigotto. Tutt'altro.

Il mio esempio sull'investigatore privato non era affatto rivolto a te ma a Mario, il quale diceva che avevo completamente assorbito la teologia cattolica.
Io volevo solo fargli notare che non sono solo i cattolici a credere nell'immortalità dell'anima, ma praticamente la stragrande maggioranza delle chiese. Tutto qui!

Perciò non sono un imbevuto cattolico, perchè anch'io ragiono con la mia testa. Accetto quello che convince me. Non mi baso sulla cieca fede, anzi...

Credo ci sai stato un qui pro quo, fra di noi.

Senti, allora che ne dici? Ho visto che partecipi anche all'altro thread sull'immortalità dell'anima. Che ne dici se ci spostaimo tutti di là?
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
09/07/2006 14:26
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Bicchiere mezzo pieno 09/07/2006 12.55


E Policarpo? hai saltato del tutto la testimonianza di Policarpo, discepolo dello stesso apostolo Giovanni. Come mai lui non credeva in una semplice speranza di andare in cielo ma sapeva che si sarebbe congiunto con i santi lo stesso giorno della sua morte?




Policarpo non era un apostolo ed era influenzato dal platonismo...
Ti rispondo con le parole di Giustino martire:
“Se ti sei imbattuto in qualcuno che è chiamato cristiano…e che afferma che non c’è resurrezione dalla morte, e che alla morte le anime vanno in cielo, immaginate che non siano cristiani”. (Dial. Lxxx. 4) (ibid., pp. 280-281).

Allora mi vuoi dire che Policarpo era piu cristiano di Giustino?




PS: gli avventisti del settimo giorno quarda caso sono i progenitori dei Tdg. Non mi stupisce affatto che sviliscano la concezione universalmente riconosciuta dell'anima. Ma tutte le altre Chiese, compresi i protestanti come Martin Lutero che rinnegano i deuterocanonici, come mai credono anch'essi nell'immortalità dell'anima?



Non è esatto entrambi i movimenti sono una derivazione del fallimento del movimento millerita sulla parusia di Cristo del 1844...
Per quanto riguarda la credenza dell'immortalità dell'anima è ovvio che nel cristianesimo delle origini ha avuto la meglio, l'ambiente greco-romano era permeato da questa credenza, che sicuramente ispirò i vari padri della chiesa i quali cercarono di stabilire una convergenza tra la dottrina biblica della resurrezione del corpo e quella platonica dell'immortalità dell'anima e ci riuscirono egregiamente, ma il fatto che questa dottrina ebbe la meglio non dimostra certo che sia parte della verità biblica.



E come ti poni di fronte al problema della non continuità esistenziale del tuo Io che sarebbe il garante della resurrezione della tua persona piuttosto che di un clone che ha i tuoi medesimi pensieri ed emozioni, ma pur sempre clone resta?



come detto in precedenza non è importante se il mio corpo avrà gli stessi atomi di quando è morto essendo questi diversi gia nella nostra esistenza, quindi se sarò ricreato esattamente come quando sarò morto sempre io sarò.
L'idea condizionalista sebbene sia simile alla teologia dei tdg differisce da questa, in quanto credono che alla morte la parte spirituale dell'essere umano(lo spirito vitale) rimanga in uno stato di sonno in attesa di essere ricongiunto ad un corpo materiale alla resurrezione, questo spirito quindi conserva l'individualità della persona morta e la restituirà in quella resuscitata.
Sinceramente posso anche accettare questa alternativa, del resto che l'individualità rimanga nella mente di Dio o in qualche forza spirituale poco importa, l'importante è che questa non sia immortale o che possa esistere come essere pensdante al di fuori del corpo (carnale o spirituale che sia) perchè andrebbe contro quello che dicono le scritture e svilirebbe la principale dottrina cristiana ossia la resurrezione dai morti.
Ciao Mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
09/07/2006 15:37
 
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Policarpo non era un apostolo ed era influenzato dal platonismo...
Ti rispondo con le parole di Giustino martire:
“Se ti sei imbattuto in qualcuno che è chiamato cristiano…e che afferma che non c’è resurrezione dalla morte, e che alla morte le anime vanno in cielo, immaginate che non siano cristiani”. (Dial. Lxxx. 4) (ibid., pp. 280-281).

Allora mi vuoi dire che Policarpo era piu cristiano di Giustino?




Assolutamente no! Mai mi sognerei di giudicare la spiritualità di un padre della Chiesa su un altro padre, non lo farei mai.
Sei tu invece che, a quanto pare, vuoi affibbiare a Policarpo del ‘platonico’ ritenendo Giustino Martire più corretto nella verità di quanto lo fosse lui.
Secondo me il tuo assunto parte da una premessa indimostrata e cioè che il platonismo influenzò i Padri della Chiesa. Ciò che probabilmente non sai è che l’immortalità dell’anima era una credenza diffusa nell’ebraismo molto prima che Gesù venisse sulla terra. So per certo che tu non credi all’ispirazione dei libri deuterocanonici come i Maccabei, e, in questo contesto come discorso mi può anche andar bene, però questi libri erano rappresentativi delle credenze popolari degli Ebrei, d’altra parte altrimenti non vi sarebbe esposta la credenza di recitare preghiere in favore degli spiriti dei morti, non ti pare?
Che Giuda Maccabeo credesse nell’immortalità dell’anima, immagino che sarai concorde con me. Onde per cui degli Ebrei (non so quanti) credevano che alla morte qualcosa dell’IO umano si distaccava dal corpo per andare in un altro luogo.

Gesù Cristo è vissuto nella Palestina qualche secolo dopo Giuda Maccabeo. Gesù sapeva bene che esistevano ebrei che credevano nell’immortalità dell’anima. Perché allora usare una parabola come quella del Ricco epulone e di Lazzaro mandando in confusione gli Ebrei che lo ascoltavano? Da parte sua non sarebbe stato un aiuto nello sviarli dalle vie della verità cristiana?

Poi non capisco in base a quali certezze scritturali tu puoi affermare chiaramente che chi ripone la propria fede nell’immortalità dell’anima sia influenzato da una filosofia umana estranea alla scrittura. Non potrebbe essere che invece Gesù credeva nell’immortalità dell’anima e anche Platone credeva nell’anima ma in un senso diverso da quello di Cristo? Hai le prove di questa influenza in Policarpo? E ammettendo che ci sia stata, non ti sembra che per Policarpo ci sia stato un tempo relativamente troppo stretto per allontanarsi dalla dottrina apostolica fondamentale, dato che egli visse nella seconda metà dello stesso primo secolo e qualche anno del secondo?

Poi vorrei anche avere la citazione completa di Giustino martire e non solo un abbozzo. Nella mia citazione di Policarpo io ho inserito una citazione completa delle sue parole, mentre nella tua io noto i puntini di omissis. Visto che come ha detto Red baron (e in questo concordo con lui) bisogna sincerarsi di persona senza essere bigotti, potresti mostrarmi l’intera citazione? (Nella mia puntini di omissis non ce n’erano).


Non è esatto entrambi i movimenti sono una derivazione del fallimento del movimento millerita sulla parusia di Cristo del 1844...



Sì lo so, ti riferisce all’avvenuta delusione delle profezie disattese del pastore William Miller. In effetti ho confuso gli avventisti (normali) con gli avventisti del settimo giorno. I primi erano seguaci di Miller, i secondi sono nati dopo la grande delusione per il 1844 in cui Cristo non tornò come loro si aspettavano. So che gli avventisti entrarono in crisi e da essi nacque il movimento degli avventisti del settimo giorno. Se non vado errato Nelson Barbour era un avventista del settimo giorno e fu lui che collaborò con Russel inizialmente per la pubblicazione delle dottrine del giovane pastore. Dopo di che ebbero un contrasto in merito alla dottrina del riscatto mdi Cristo e si separarono. Russel però aveva inglobato, di Barbour, la dottrina dei ‘tempi fissati dei gentili’ creduta ancora oggi dai Tdg.



Per quanto riguarda la credenza dell'immortalità dell'anima è ovvio che nel cristianesimo delle origini ha avuto la meglio, l'ambiente greco-romano era permeato da questa credenza, che sicuramente ispirò i vari padri della chiesa i quali cercarono di stabilire una convergenza tra la dottrina biblica della resurrezione del corpo e quella platonica dell'immortalità dell'anima e ci riuscirono egregiamente, ma il fatto che questa dottrina ebbe la meglio non dimostra certo che sia parte della verità biblica.



Qui a mio avviso ci sono troppe ipotesi non dimostrate. Come detto in precedenza non è detto che la dottrina dell’immortalità dell’anima trionfò nei Padri perché erano influenzati dalla filosofia platonica. La filosofia platonica ad esempio credeva in un essere spirituale superpotente che affiancava la Divinità (v. il Demiurgo) esattamente quanto veniva creduto dagli Ariani, i quali credevano in Cristo come supercreatura ma non come Dio. Se fosse vero che era l’influenza della filosofia greca a decidere le sorti delle credenze dei padri, come mai allora al Concilio di Nicea si optò per la corrente trinitaria, che mal si concilia con la filosofia platonica?
E poi, non dimentichiamoci, che prima ancora che i padri esistessero, in Palestina esistevano già Ebrei che credevano nell’immortalità dell’anima (v. i Maccabei), con quale criterio logico e obiettivo si può essere certi allora che Gesù non credeva nell’immortalità dell’anima e che i padri, successivamente alla morte degli apostoli, si fecero deviare dalla filosofia platonica?

A me sembrano tutte ipotesi ad hoc queste, scusa se te lo dico ma mi pare proprio così.


come detto in precedenza non è importante se il mio corpo avrà gli stessi atomi di quando è morto essendo questi diversi gia nella nostra esistenza, quindi se sarò ricreato esattamente come quando sarò morto sempre io sarò.




Allora lo accetti per fede… …Io no! E ti dirò di più, questa cosa della persona che finisce nella totale inesistenza per essere ricreata in un secondo tempo da Dio è una delle cose che mi portavano ad avere dubbi sulla verità dei Tdg. Non essendoci continuità non sarai più tu, Mario! Ma sarà un tuo clone, con i tuoi stessi pensieri, i tuoi stessi desideri e sensazioni, ben diverso da te. Lui vivrà per te, ma tu non ci sei più perché avevi cessato di esistere nel momento della tua morte.
Hai mai visto il film ‘il sesto senso’ con Arnold Schwarzennegger? In quel fil il protagonista si ritrovava con tantissimi cloni identici a lui. Avevano i suoi stessi ricordi, i suoi stessi pensieri, le sue stesse emozioni, senza differenza alcuna, eppure non erano lui! Diversamente invece sarebbe stato se nei corpo di un nuovo clone venisse impiantata la sua stessa coscienza, trasferendola dal corpo originale al copro copiato, coscienza che io chiamo col nome di anima.

E’ la continuità della coscienza che da garanzia della resurrezione nostra e non di cloni a nostra imitazione. Senza di essa, certezza della nostra resurrezione non c’è.


L'idea condizionalista sebbene sia simile alla teologia dei tdg differisce da questa, in quanto credono che alla morte la parte spirituale dell'essere umano(lo spirito vitale) rimanga in uno stato di sonno in attesa di essere ricongiunto ad un corpo materiale alla resurrezione, questo spirito quindi conserva l'individualità della persona morta e la restituirà in quella resuscitata.
Sinceramente posso anche accettare questa alternativa, del resto che l'individualità rimanga nella mente di Dio o in qualche forza spirituale poco importa, l'importante è che questa non sia immortale o che possa esistere come essere pensdante al di fuori del corpo (carnale o spirituale che sia) perchè andrebbe contro quello che dicono le scritture e svilirebbe la principale dottrina cristiana ossia la resurrezione dai morti.



No, per quanto migliore rispetto alla teologia geovista, l’idea condizionalista non è sufficiente. Occorre una continuità della nostra coscienza che possa confluire nel copro nuovo pneumatizzato che Dio ci creerà nel Giorno del Giudizio, altrimenti non siamo noi.
Poi tu dici che l’immortalità dell’anima addirittura svilirebbe la dottrina della risurrezione dei morti, io invece credo il contrario semmai! Se la continuità non c’è, allora non possiamo parlare di risurrezione ma di ricreazione ex-novo, che è un concetto molto diverso. La risurrezione DELLA STESSA PERSONA invece si attuerebbe quando l’anima che è distaccata dal copro si ricongiunge al corpo ricreato risuscitando l’intera persona, che è formata da CORPO + ANIMA. Infatti la risurrezione è la riattivazione del completo tutto che forma la persona, ovvero il CORPO e l’ANIMA. L’anima è la coscienza, il corpo il meccanismo fisico. Quando i due tornarno insieme l’uomo resuscita, altrimenti se viene creato un nuovo corpo allora abbiamo un altro essere vivente.

Spero di aver spiegato chiaramente il mio pensiero al riguardo.
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
09/07/2006 16:11
 
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Detto questo vorrei avvisare tutti che ho deciso di aprire un apposito thread su cosa dicono le scritture riguardo all'anima nel NT.
Ormai riguardo al discorso filosofico penso che siamo rimasti ad un punto morto. Io non mi schiodo dall'idea che senza continuità dell'IO non ci può essere la tua resurrezione, ma semmai una creazione ex-nihilo di un tuo clone.

Mario rimane dell'idea che l'anima immortale svilisce il senso della risurrezione del Giorno del Giudizio.

Perciò da un punto di vista filosofico non c'è modo di incontrarci.

Mediante l'analisi dei padri della Chiesa non è stato ancora sancito niente di definitivo, perciò ritengo che sia ora di fare un'analisi dell'anima attraverso le Scritture del NT.

Apro un altro thread in questa sezione.
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
09/07/2006 16:22
 
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“Policarpo non era un apostolo”

Questa è davvero fenomenale. Policarpo conobbe San Giovanni ed fu mestro di Ireneo Vescovo di Lione.

“ed era influenzato dal platonismo...”

Che cosa terribile. Mi dici dove? E, tra parentesi, dire di qualcuno che è influenzato dal platonismo per me è solo un complimento. Gli spauracchi della WTS contro la filosofia e l’associazione Platone=Babilonia=Satana lasciamoli ai TdG.

”Ti rispondo con le parole di Giustino martire:
“Se ti sei imbattuto in qualcuno che è chiamato cristiano…e che afferma che non c’è resurrezione dalla morte, e che alla morte le anime vanno in cielo, immaginate che non siano cristiani”. (Dial. Lxxx. 4) (ibid., pp. 280-281).
Allora mi vuoi dire che Policarpo era piu cristiano di Giustino?”

Una bufala clamorosa che abbiamo smascherato da tempo. Se ne è parlato proprio in questo forum diverse volte, dove il nostro Trianello avevo speso un pomeriggio per rispondere all’ennesimo ginnasta del mouse che copiava citazioni da chissà quale sito; abbiamo già prodotto una valanga di citazioni in cui Giustino Martire sostava l’immortalità dell’anima. In quella citazione, ovviamente non fuori dal contesto, Giustino stava semplicemente dicendo che coloro che credono SOLO all’immortalità dell’anima e negano la resurrezione non sono cristiani. Rimando a quella discussione, di sicuro qualcuno saprà ritrovarla.

“i quali cercarono di stabilire una convergenza tra la dottrina biblica della resurrezione del corpo e quella platonica dell'immortalità dell'anima e ci riuscirono egregiamente”

Perché continui dispregiativamente a chiamarla “dottrina platonica”?
1)Col platonismo la concezione di anima cattolica non c’entra nulla.
2)La credenza dell’immortalità dell’anima era entrata anche in Israele da secoli ormai, il tuo problema è che siccome sei un letteralista presumi che ci sia la stessa teologia, la stessa escatologia, e la stessa antropologia dalla prima all’ultima pagina della Bibbia, in quanto sono le “ipsissima verba Dei”. Al tempo di Cristo credere all’immortalità dell’anima non era questione di essere ebrei o no ma di quale gruppo si faceva parte.


“è morto essendo questi diversi gia nella nostra esistenza, quindi se sarò ricreato esattamente come quando sarò morto sempre io sarò.”

Come già detto c’è differenza tra te stesso e qualcuno identico a te, per convincertene basta pensare che se davvero la tua creazione fosse dal nulla Dio potrebbe creare nella resurrezione non 1 solo clone con esattamente le tue sinapsi e le tue cellule, ma tre Mario esattamente identici. Nulla glielo impedisce, giacché non c’è nulla del tuo “te stesso” di ora che gli serve, ormai ha il tuo stampo nella Sua mente e può copiarti quanto volte vuole, nessuno di quei tre ha qualcosa di ciò che tu sei adesso. Quale dei tre sei tu? Oppure potrebbe anche creare adesso al tuo fianco quello che creerà sempre dal nulla nella resurrezione. Sei tu quello che hai di fronte?

“Sinceramente posso anche accettare questa alternativa, del resto che l'individualità rimanga nella mente di Dio o in qualche forza spirituale poco importa, l'importante è che questa non sia immortale o che possa esistere come essere pensdante al di fuori del corpo (carnale o spirituale che sia) perchè andrebbe contro quello che dicono le scritture e svilirebbe la principale dottrina cristiana ossia la resurrezione dai morti.”

“Andrebbe contro le scritture”, già è quello il ritornello oggi di moda, come se le Scritture avessero un parere in sé e per sé, e come se questo parere fosse uguale dalla prima all’ultima pagina su tutti gli argomenti. Mi spieghi in che modo svilirebbe la dottrina della resurrezione dei morti?
Inoltre perché dici che l’anima non potrebbe sopravvivere giacché “fuori” dal corpo? Il discorso è un po’ più complesso. Non esiste un “mentre” fra l’anima in “cielo” e il tuo corpo senza è di lei, perché il paradiso non è nel tempo. E non esiste un luogo in cui la tua anima stia per cui si possa dire che è staccata dal corpo, perché non è in alcun luogo, e dunque non puoi dire né che gli sia distante in senso spaziale, né che gli sia fuori, tutte queste determinazioni hanno senso solo nello spazio. L’anima è una realtà trascendente ed eterna, e se diciamo che è fuori dal corpo intendiamo solo dire che non c’è nel corpo che noi vediamo sulla terra. Molti teologi hanno sostenuto che l’anima conserva un legame misterioso col corpo anche dopo la morte, proprio perché non c’è una corrispondenza sincronica tra l’anima dieci anni dopo la morte e il corpo che ormai s’è decomposto e dunque non c’è più.

Per Bikky

“Secondo me il tuo assunto parte da una premessa indimostrata e cioè che il platonismo influenzò i Padri della Chiesa”

Veramente un’influenza c’è stata, e in alcuni autori anche massiccia, ma la Chiesa ha sempre sanzionato i casi in cui la filosofia portava fuori dall’ortodossia. Il tipo di recupero della filosofia greca che approva la Chiesa non è il recupero delle dottrine filosofiche greche bensì della logica della filosofia, che è universale. I cristiani usavano i termini greci svuotandoli del loro significato e dandone uno nuovo cristiano.

“La filosofia platonica ad esempio credeva in un essere spirituale superpotente che affiancava la Divinità (v. il Demiurgo) esattamente quanto veniva creduto dagli Ariani, i quali credevano in Cristo come supercreatura ma non come Dio”

Dipende da quale filosofo platonico approcci. Platone credeva sì a un dio minore, il demiurgo artefice, ma non stava accanto ad alcun Dio più grande.

“Se fosse vero che era l’influenza della filosofia greca a decidere le sorti delle credenze dei padri, come mai allora al Concilio di Nicea si optò per la corrente trinitaria, che mal si concilia con la filosofia platonica?”

Questo punto è molto importante e da studioso del pensiero di Platone ci tengo a chiarirlo. Tutto le volte che sentite dire dalla WTS o dalle enciclopedie preistoriche che cita l’espressione “trinità platonica” sappiate che stanno parlando del nulla, in Platone non c’è nessuna Trinità. Costoro forse confondono il platonismo col neoplatonismo di Plotino, e a questo proposito ho passato di recente due settimane nel vano tentativo di spiegare su Agape ad una banda di TdG ginnasti del mouse che l’Hen plotiniano con le sue ipostasi non ha nulla in comune con la Trinità cristiana.

Ad maiora

P.S. Andante avanti a recitare il vostro mantra: "Trintà, Babilonia, Platone", forse un giorno uscirete dagli schemi semplificatori e dagli slogan da settarismo americano e consocerete che cos'è la ricerca scientifica.

[Modificato da Polymetis 09/07/2006 16.24]

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conclusione
Volevo precisare di conoscere benissimo che la cultura giudaica precedente e contemporanea a Cristo credeva nell'immortalità dell'anima, come credeva ad altre cose non scritte nell'AT (basta leggere qualcosa sugli esseni o studiare il movimento farisaico)E con questo? Non è una prova di niente.
Pe quanto riguarda il discorso della filosofia vista in maniera negativa o del platonismo, sono due cose che non mi appartengono, riconosco che tutti facciamo a nostro modo filosofia (amore per la sapienza) o ci appoggiamo a concetti di altri, io non sono contro la filosofia ne contro il platonismo, come non sono contro gli epicurei, ognuno è libero di professare quello che piu ritiene giusto, ma da qui a dire che la teologia neotestamentaria o veterotestamentaria appoggi o no una certa filosofia allora si che intervengo, avendo studiato da decenni questi argomenti.
Ho precisato che l'idea condizionalista secondo la quale l'individualità della persona permane nella forza vitale o spirituale che lascia il corpo materiale, per rimanere in uno stato paragonabile al sonno, in attesa di ricongiungersi al corpo ricreato con la resurrezione, lo posso accettare ed in questo caso accetterei questa permanenza dell'io anche dopo la morte fisica.
Spero anche io di essere stato chiaro e si prega di non mettermi in bocca cose che non ho mai detto, solo perche delle volte appoggio dottrine dei tdg o simpatizzo per alcune loro vedute.
saluti Mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
10/07/2006 12:02
 
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“Volevo precisare di conoscere benissimo che la cultura giudaica precedente e contemporanea a Cristo credeva nell'immortalità dell'anima, come credeva ad altre cose non scritte nell'AT (basta leggere qualcosa sugli esseni o studiare il movimento farisaico)E con questo? Non è una prova di niente.”

Ritorna questa fissazione sul “è scritturale” e “non è scritturale”. Al tempo di Gesù non si valutava chi fosse un vero ebreo in base a cosa era scritto nell’Antico Testamento per la banale ragione che non esisteva e i “canoni” erano diversi, i Sadducei ad esempio accettavano solo il Pentateuco. Come è stato detto da più parti non esiste un giudaismo del II Tempio ma solo giudaismI del II tempio, al plurale. Si è ricordato che gran parte il giudaismo al tempo di Gesù credeva ad una qualche forma di immortalità per rispondere all’accusa che tale dottrina debba essere stata presa dai filosofi e dai pagani. Il rasoio di Ockham dice giustamente che, per spiegare un fenomeno, a parità di fattori l’ipotesi più semplice che ne rende ragione tende ad essere quella giusta, in parole povere: inutile complicarsi la vita.
Se si vuole cioè cercare il perché la Chiesa apostolica credesse all’immortalità dell’anima è inutile cercare la spiegazione più complessa e non richiesta (vale a dire una contaminazione pagana), la spiegazione più ovvia infatti, ossia che siccome il cristianesimo è un ramo dell’ebraismo allora tale credenza venga da una corrente giudaica, è la più ovvia e non si scontra con alcun dato. Inutile cioè urlare frasi del tipo “è influenzato da Platone” se non c’è alcun bisogno di trovare questa genealogia in quanto già nell’ebraismo giravano queste idee.

“ognuno è libero di professare quello che piu ritiene giusto, ma da qui a dire che la teologia neotestamentaria o veterotestamentaria appoggi o no una certa filosofia allora si che intervengo”

E che ci sarebbe di strano? I Padri dicevano giustamente che siccome il cristianesimo è la verità, allora ad alcuni dei suoi concetti poterono arrivare vari uomini onesti nel corso dei secoli basandosi sulla ragione naturale. Il Nuovo Testamento non invita nessuno a diventare platonico, ma non c’è nulla di strano nell’eventualità che una dottrina cristiana sia condivisa con una o più scuole filosofiche. Paolo stesso che era istruito per dimostrare l’esistenza di Dio usa una tipica argomentazione filosofica greca, una prova a posteriore dell’esistenza di Dio, e nel suo discorso all’Areopago cita niente meno che il pagano nonché stoico “Inno a Zeus” di Cleante, secondo scolarca della Stoa, e i Fenomeni di Arato. Questo perché come dice Giustino: “tutto ciò che di buono è stato espresso da chiunque, appartiene a noi cristiani”

Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
10/07/2006 19:14
 
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Re:

Scritto da: Polymetis 10/07/2006 12.02


“ognuno è libero di professare quello che piu ritiene giusto, ma da qui a dire che la teologia neotestamentaria o veterotestamentaria appoggi o no una certa filosofia allora si che intervengo”

E che ci sarebbe di strano? I Padri dicevano giustamente che siccome il cristianesimo è la verità, allora ad alcuni dei suoi concetti poterono arrivare vari uomini onesti nel corso dei secoli basandosi sulla ragione naturale. Il Nuovo Testamento non invita nessuno a diventare platonico, ma non c’è nulla di strano nell’eventualità che una dottrina cristiana sia condivisa con una o più scuole filosofiche. Paolo stesso che era istruito per dimostrare l’esistenza di Dio usa una tipica argomentazione filosofica greca, una prova a posteriore dell’esistenza di Dio, e nel suo discorso all’Areopago cita niente meno che il pagano nonché stoico “Inno a Zeus” di Cleante, secondo scolarca della Stoa, e i Fenomeni di Arato. Questo perché come dice Giustino: “tutto ciò che di buono è stato espresso da chiunque, appartiene a noi cristiani”

Ad maiora


Forse non mi sono espresso bene ma se leggi il periodo da te riportato con il contesto dovresti notare una apparente contraddizione, riformulo il periodo:
“ognuno è libero di professare quello che piu ritiene giusto, ma quando si dice che la teologia neotestamentaria o veterotestamentaria appoggi o no una certa filosofia, allora si che intervengo, nel senso che dico la mia se questa filosofia sia presente o no” nel caso in questione continuo a non vedere la credenza dell'immortalità dell'anima, ne nel VT (secondo il canone ebraico-protestante) ne nel NT.

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
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