02/06/2006 10:02 |
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| | | Post: 48
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Ragazzi vorrei una spiegazione. Per caso i brani di:
Matteo 11,27: Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
Luca 10,22: Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
Giovanni 3,35: Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa
Giovanni 17,2: Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato
Matteo 28,18: Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra
parlano della stessa cosa e
hanno lo stesso significato di:
Giovanni 16,15; 17,10.?
Grazie.
Poi un'ultima cosa. Il fatto che alcuni di questi passi dicono che il Cristo ha ricevuto ogni cosa, non dimostra che c'era un giorno in cui non aveva ogni cosa e quindi inferiore al Padre? Oppure vi può essere un'altra spiegazione a riguardo? Grazie
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02/06/2006 11:14 |
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| | | Post: 2.563
| Registrato il: 08/07/2004
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Per la teologia cattolica il Figlio riceva tutto il suo essere dal Padre in quanto da lui è generato. Esattamente come tu hai ricevuto tutta la tua umanità dai tuoi genitori quando fosti generato così Cristo ha ricevuto dal Padre tutta la pienezza della divinità nel momento in cui fu generato. Per questo il Padre gli ha dato tutto quello che ha. Non è mai esistito un tempo in cui Cristo fosse se stesso e non fosse Dio, Egli deve ogni suo attributo dal Padre ma non è che il Padre glieli abbia dati in un secondo momento dopo la sua generazione, bensì è la generazione stessa che è emanazione di divinità. Inoltre, per l'ennesima volta, il problema non sono i singoli versetti, con la Bibbia sono sostenibili varie cristologie, il Sola Scriptura è il modo più sicuro per la Babele delle opinioni.(Anche perché chi è così ingenuo da pensare che cristologia di Marco sia quella di Paolo?). Per la corretta intepretazione rivolgiamoci a chi il Nuovo Testamento l'ha assemblato, scegliendo quali libri scartare in base ad un confronto con la propria tradizione apostolica. Quanto all'altra domanda credo di non aver ben capito qual era la richiesta.
Ad maiora ---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης) |
02/06/2006 11:40 |
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| | | Post: 49
| Registrato il: 14/05/2005
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Quanto all'altra domanda credo di non aver ben capito qual era la richiesta.
Lascia stare o compreso la cosa. Grazie. |
02/06/2006 11:43 |
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| | | Post: 50
| Registrato il: 14/05/2005
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Un'ultima cosa Poly, se ci facciamo guidare realmente dalla scrittura dalla Bibbia non sono sostenibili varie cristologie, ma una sola, quella della sua piena deità e uguaglianza col Padre, come daltronde credono tutte le chiese evangeliche degne di questo nome. |
02/06/2006 13:58 |
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| | | Post: 2.564
| Registrato il: 08/07/2004
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"Un'ultima cosa Poly, se ci facciamo guidare realmente dalla scrittura dalla Bibbia non sono sostenibili varie cristologie"
La Bibbia non ha un parere, sono i singoli scrittori ad avere un parere, e pure divergente. Il magistero ecclesiastico serve appunto a far comprendere quale fu la maturazione della cristologia nel I secolo e quale sia la corretta interpretazione.
"quella della sua piena deità e uguaglianza col Padre"
Ma questo è l'attributo di molte cristologie, non tutte pienamente ortodosse. ---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
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(Κ. Καβάφης) |
06/06/2006 09:32 |
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| | | Post: 3.179
| Registrato il: 13/07/2004
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Dice la Bibbia... la Bibbia dice... io no, per carità, è Dio che parla! Ego sum propheta Eius E' tanto difficile far capire a chi ha bisogno di capirlo...- o forse lo capiscono ma siccome sarebbe un boccone amaro da digerire lo rifiutano? - che aprire la bocca e dire "la Bibbia dice" è una appropriazione indebita del parere divino? e, insieme, un inane tentativo di scaricare la propria responsabilità per ciò che si dice?
Ed è ben strano che usi dire "la Bibbia dice" proprio chi, protestando di non avere l'infallibilità dell'intendimento, dovrebbe umilmente dire "a me pare che la Bibbia dica...".
E' il tema che il GRIS di Roma ha concertato per la trasmissione di domani su Radio Maria... ----------------------
est modus in rebus |
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