Scritto da: irias 09/05/2006 18.40
Ciao oravivo,
io penso che anche la preghiera pubblica possa essere un modo di avvicinarsi a Dio; possiamo sentire questa necessità anche quando siamo in compagnia, l’importante è che le parole vengano dette con cuore sincero e non per mettersi in mostra agli occhi degli altri.
Non credo che tutti i TdG si rivolgano a Geova in maniera meccanica e distaccata, ho visto la buona fede in molti di loro e credo che le loro preghiere siano sincere.
Si ma se per pregare si intende una spontanea esternazione rivolta a Dio siamo tutti d'accordo, se invece qualcun altro scandisce dei modi e dei tempi standard per effettuare la preghiera come si fa a non cadere nella meccanicità e nel distacco? Ad esempio, come fa un capofamiglia a fare per 30 anni la stessa preghiera per le lasagne o la minestra di ortiche pranzo e cena mantenendo la spontaneità e la gratitudine della prima volta? si riduce tutto ad una formula di rito. O no?
padrecelesteblablablablablablanelnomedeltuounignenitofiglioCristoamen
Idem per adunanze ed altre circostanze comandate. Il momento in cui ero più sincero era quando c'erano le interrogazioni, lì tiravo veramente fuori il meglio di me. Ma anche lì purtroppo non venivo esaudito
.
Ciao
dD
dai diamanti non nasce niente...