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Le streghe di Salem

Ultimo Aggiornamento: 29/05/2006 14:25
28/04/2006 06:30
 
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Uno sconcertante episodio di ignoranza, superstizione, crudeltà e fanatismo che vide protagonista una comunità di Puritani nel 17° secolo.
Questi protestanti credevano di seguire fedelmente la Bibbia e di applicarne rigorosamante le "leggi"....

Cito dal sito www.homolaicus.com/storia/moderna/riforma_protestante/streghe/s...

...

Nella primavera del 1692 le carceri di Boston e di altri centri limitrofi straboccavano di presunte streghe e stregoni.

Il primo processo si svolse il 2 giugno dello stesso anno. Otto giorni dopo salì sul patibolo una donna di Salem Village, Brigdet Bishop. Il 29 giugno la corte mandò a morte altre cinque imputate, tra cui Sarah Good, che al vicario di Salem Town disse al momento di morire: "Non sono una strega più di quanto tu sia un mago".


L'esecuzione di una delle "streghe"

Il 5 agosto furono giustiziate altre cinque donne. Due settimane dopo finirono sulla forca due uomini, tra cui il reverendo George Burroughs, che proclamò la propria innocenza. Ai primi di settembre la corte condannò a morte altre sei presunte streghe (a una la forca fu risparmiata perché incinta; un'altra riuscì a fuggire). Il 17 dello stesso mese altre nove persone furono condannate a morte, a cinque delle quali però fu commutata la pena.

Giles Cory, marito di Martha (una delle prime "streghe" arrestate) fu torturato a morte. Il 22 settembre altre otto donne salirono il patibolo.
A questo punto quindici pastori puritani, guidati da Increase Mather di Boston, stilarono un documento in cui si dichiarava che prima di condannare a morte qualcuno bisognerebbe avere delle prove inconfutabili...

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Achille
28/04/2006 12:39
 
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Quello di Salem è solo uno degli innumerevoli eposodi di ignoranza e superstizione che colpirono, idistintamente, un'intera epoca. Quando si parla di roghi e di inquisizione si pensa quasi sempre al cattolicesimo; invece cose del genere accaddero anche nel mondo protestante (o "evangelico").

Ecco, per esempio, cosa evvenne nella "civilissima" (e protestante) Svezia del 17° secolo:

UN’EPIDEMIA DI STREGONERIA

Le autorità svedesi furono colte in contropiede quando, a Mora, il 5 luglio 1668, il quindicenne Eric Ericsen, accusò la diciottenne Gertrud Svensen di rapire bambini per conto del diavolo. I bambini raccontarono tutti la stessa storia: il diavolo, aveva promesso di ammettere le streghe ai suoi sabba, a condizioni che portassero con sé i propri figli e quelli dei vicini.

Al Blocula – un bel prato, il cui ingresso era noto solo al demonio e ai suoi accolti – le streghe firmavano con il loro sangue il registro degli ospiti del diavolo, venivano battezzate nel suo nome e gli giuravano obbedienza. Dopodiché gli adulti festeggiavano, mentre i bambini stavano in piedi contro un muro. Seguivano musiche e danze, e ogni strega, a turno, si abbandonava a intimi sollazzi con il maligno. Si credeva a qualsiasi accusa, per quanto assurda.

Se un bambino accusava una donna, la si arrestava, credendo che i bambini non siano capaci di mentire. Furono identificate 70 streghe: 23 confessarono e furono arse vive; le altre 47 furono mandate nella vicina Falun, dove anch’esse furono bruciate.

I bambini accusarono anche alcuni loro compagni e 15 di questi furono bruciati, altri 40 dovettero correre fra due file di uomini armati di fruste, e in seguito furono frustati sulle mani una volta la settimana per un anno intero. L’incredibile assurdità delle accuse, l’orribile tributo di morti e la spietatezza dei castighi, fanno della psicosi delle streghe di Mora un terribile esempio di dove possa portare la credulità male indirizzata.

Tratto da www.freesouls.org/abusi/religione/streghe.html

Achille
28/04/2006 12:53
 
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ciao Achille, a questo punto mi domando:

ma esiste la vera religione?

[SM=x570868]
se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio."
28/04/2006 12:53
 
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Protestanti ed "illuministi" erano peggio.
Copio/incollo da questo sito:
www.kattoliko.it/LEGGENDANERA/eta_moderna/socci_streghe.htm (il grassetto è mio).

L'ossessione sanguinaria della caccia alle streghe è un fenomeno tutto moderno: comincia sul finire del 1400 e prosegue per un paio di secoli, soprattutto nei Paesi protestanti. Tra gli ultimi tragici episodi vi è quello di Salem, nel New England, la terra nuova della tolleranza protestante e dei diritti dell'uomo, dove furono bruciate venti presunte streghe. «Non devono avere alcuna compassione per queste malvagie, vorrei bruciarle tutte» sentenziava Martin Lutero. Calvino, poi, nella sua Ginevra, fu un vero piromane. Il regno di terrore non colpiva solo i cattolici e i dissidenti. Michelet ha scritto che nel 1513, in soli tre mesi, bruciarono 500 streghe.

Il mondo protestante fu davvero scatenato nei confronti delle streghe. Con l'ossessione del demoniaco e del male irredimibile, la Riforma produsse «effetti dilanianti per le coscienze religiose dell'epoca, aumentando enormemente il senso di insicurezza personale e collettiva» (M. Romanello). Il Romeo scrive che «le autorità dell'Inquisizione romana (cattolica) evitarono una persecuzione sanguinosa della stregoneria, non solo perché non erano convinte sino in fondo della realtà della setta delle streghe e dei loro crimini, ma anche perché, soprattutto nel tardo '500, sapevano di poter contare sulla rinnovata presenza di un sofisticato apparato protettivo». Più avanti si legge: «Le perplessità dei più autorevoli esponenti della Chiesa e dell'Inquisizione romana di fine '500 non trovano riscontro negli atteggiamenti delle Chiese protestanti degli stessi anni. In queste ultime prevale, rinfocolato anche dal fondamentalismo biblico che le caratterizza, lo zelo intransigente, la propensione al bagno di sangue purificatore. E la distruzione della rete protettiva assicurata dal cristianesimo tradizionale potrebbe aver contribuito in maniera determinante ad innescare le spinte persecutorie».

In quegli anni i protestanti lanciavano accuse di fuoco contro la moderazione del Sant'Uffizio, esibita come prova della complicità della Chiesa di Roma con le streghe: anche i cattolici insomma erano accusati di «magia». Nei secoli successivi la Chiesa si è vista imputare anche gran parte dei crimini e dei roghi allestiti dai protestanti. Come fece il 4 ottobre 1985 Hans Küng su Repubblica che rivelò: «Furono circa nove milioni le vittime dei processi contro le streghe» (gli storici parlano di 20-30mila condanne).

Certo si trattò di un'ossessione collettiva che insanguinò tutta l'Europa. Un massacro abominevole in cui anche i cattolici ebbero le loro colpe. Ma fra i più convinti fomentatori di questa ossessione criminale vi furono proprio le élite intellettuali del tempo. Alcuni nomi? Coke, Bacone e Raleigh, i cervelli della Rivoluzione inglese. E poi Boyle, Ugo Grozio e Cartesio. Il fior fiore della cultura laica del tempo: «Se questi due secoli» scrive Trevor-Roper «furono un'epoca di lumi dobbiamo ammettere che, sotto un certo aspetto, l'epoca delle tenebre fu più civile». Hobbes, nel Leviatano arrivò ripetutamente ad assimilare maghi, streghe e cattolici. «Tutta la cultura dell'epoca» scrive Giorgio Galli «si schiera per la prosecuzione della caccia, che in Inghilterra tocca il culmine proprio nel periodo della Rivoluzione con Matthew Hopkins come grande cacciatore, a conferma della connessione tra persecuzione e affermazione della democrazia parlamentare e rappresentativa». Il campione intellettuale della caccia alle streghe fu però Jean Bodin, il quale oggi è ritenuto il pensatore politico dello Stato moderno e il teorico della tolleranza religiosa.
...
--------

Mi domando quanti oggi siano a consocenza del fatto che i più convinti persecutori delle "streghe" erano i protestanti "evangelici" e gli intellettuali "illuminati"...

Saluti
Achille
28/04/2006 13:32
 
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Le streghe di Salem...una spiegazione scientifica

Oggi l'opinione della comunità scientifica è che le presunte streghe di Salem fossero venute a contatto con cibo( soprattutto segale,in quanto la zona agricola di Salem aveva prevalentemente tali colture) contaminato dal fungo parassita Claviceps purpurea.
Questo fungo assorbe le sostanze nutritive del chicco e le sostituisce con degli alcaloidi dalle forti proprietà allucinogene,simili agli effetti provocati dall'LSD, e queste tossine sono in grado di agire sia sul sistema nervoso, sia sul sistema sanguigno.

Gli alcaloidi presenti nei chicchi sia di orzo che di segale cornuta infatti sono tossine che agiscono come vasocostrittori,riducendo l'afflusso di sangue arterioso al cervello e determinando in questo modo stati di allucinazione; inoltre negli strati dell'epidermide questo limitato apporto sanguigno da la sensazione di punture di spillo (simili alla sensazione di quando si"addormenta" un arto).
Successivamente la reazione al dolore diviene inesistente tanto da poter essere realmente punti da uno spillo e non sentire nulla.
Questa tossina provoca inoltre violentissimi e lancinanti dolori che spingono il corpo a contorsioni e convulsioni.

ciao
Aurora
29/04/2006 14:12
 
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Re:

Scritto da: stefanobarbapapa 28/04/2006 12.53
ciao Achille, a questo punto mi domando:

ma esiste la vera religione?




Forse sarebbe meglio chiedersi:
Quanto le religioni (tutte, nessuna esclusa) sono responsabili di crudeltà, sofferenze e dei più feroci massacri avvenuti del corso dei millenni?
Se la risposta è... in grossa percentuale, forse nn vale nemmeno più la pena di chiedersi quale è giusta e quale no. Almeno per me.
«C'è chi ti pesta un piede e chiede scusa... c'è chi ti calpesta il cuore e non se ne accorge nemmeno...»
02/05/2006 10:53
 
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eppure in molti si chiedono, io in primis, come posso conoscere Dio da solo?
che sensazione di vuoto che ho nel cuore, mi sento tradito.
se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio."
27/05/2006 17:05
 
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Scritto da: Achille Lorenzi 28/04/2006 12.53
Protestanti ed "illuministi" erano peggio.
Copio/incollo da questo sito:
www.kattoliko.it/LEGGENDANERA/eta_moderna/socci_streghe.htm (il grassetto è mio).



Citare un sito del genere è una presa di posizione o è un caso? No, perché è chiaramente la voce della Chiesa, questa, e quindi non è certo una fonte oggettiva.
L'idea di caccia alle streghe nasce nel Medioevo (abbiamo notizie di roghi alle "streghe" già nel 1300) e la figura della strega-serva di Satana nasce a tavolino dagli ecclesiastici di quel tempo. Deriva dalla caccia agli eretici che si scatenano dal 1100 in poi (infatti, la stregoneria è ritenuta una particolare forma di eresia), quindi trovo quantomeno ridicolo che la Chiesa pubblichi articoli parlando delle persecuzioni degli altri, senza parlare prima delle proprie colpe. Poi, per carità, è verissimo che i paesi protestanti hanno perseguitato le povere "streghe" quanto i primi inquisitori, così come è vero che dal XVI la chiesa cattolica cambia atteggiamento e si volge alla moderazione, preferendo l'abiura al rogo... però, senza nessun attacco personale, volevo sottolineare che la voce di un sito come Kattolico.it non può che essere di parte!

[Modificato da Sibillia 27/05/2006 17.06]

27/05/2006 17:34
 
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Sibillia ha scritto:

Citare un sito del genere è una presa di posizione o è un caso? No, perché è chiaramente la voce della Chiesa, questa, e quindi non è certo una fonte oggettiva.

In questo thread ho citato tre fonti (links) che mi sembrano concordi nel giungere alle stesse conclusioni, e cioè che anche nel mondo "evangelico" si commisero atrocità nei confronti delle cosiddette "streghe".
L'ultimo sito linkato (kattolico.it) riporta la recensione di due libri, recensione che mi sembra essere comunque piuttosto obiettiva.
Il fatto che la fonte sia cattolica non dovrebbe, a priori, far classificare come non attendibile un articolo.
Credo sarebbe meglio criticare o discutere dei contenuti di un articolo piuttosto che respigerlo, o non ritenerlo obiettivo, per via del "contenitore"...

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 27/05/2006 17.41]

27/05/2006 17:39
 
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non ho detto che l'affermazione riguardo alla persecuzione nel mondo protestante sia sbagliata, ho detto che mi sembra riduttivo parlare solo di quella. Se si apre un discorso su un fenomeno terribile come la caccia alle streghe mi sembra quantomeno doveroso parlarne ampiamente, non solo dell'azione protestante. E non perché io ce l'abbia coi cattolici o i protestanti, ma per un semplice senso di giustizia. Ho torto?
27/05/2006 17:46
 
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Scritto da: Sibillia 27/05/2006 17.39
non ho detto che l'affermazione riguardo alla persecuzione nel mondo protestante sia sbagliata, ho detto che mi sembra riduttivo parlare solo di quella. Se si apre un discorso su un fenomeno terribile come la caccia alle streghe mi sembra quantomeno doveroso parlarne ampiamente, non solo dell'azione protestante. E non perché io ce l'abbia coi cattolici o i protestanti, ma per un semplice senso di giustizia. Ho torto?

Nel forum sono state iniziate molte volte, specialmente da parte di foristi "evangelici", diverse discussioni sulle atrocità che sono state commesse nel mondo cattolico.
Questa discussione voleva far notare come anche il cosiddetto mondo "evangelico" non sia stato del tutto privo di colpe.
Anzi, sotto vari aspetti, i seguaci della "sola Scrittura" si sono dimostrati peggiori dei "papisti".

Ciao
Achille
27/05/2006 17:49
 
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Ah, ecco, io non sapevo ovviamente di questo retroscena.
27/05/2006 20:41
 
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"L'idea di caccia alle streghe nasce nel Medioevo"

Non è esatto. E' molto più antica: "Non lascerai vivere la strega" Esodo 22,17
La Bibbia non è certo la sola. A Roma la stregoneria era punita con la pena di morte dalla Lex Cornelia, e persino gli uomini più illuminati dell'antichità, Platone in primis, erano concordi con questa pena.

Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
27/05/2006 20:43
 
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Nasce nel Medioevo l'idea di strega diabolica, ovvero associata al Diavolo, sua servitrice e apostata [SM=g27822] Poi, ovviamente, l'idea di maga/sibilla/veggente è mooooolto più antica!
27/05/2006 22:01
 
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Nel Medioevo cristiano vengono semplicemente "riletti" in un'ottica cristiana "istituti" culturali dell'età pagana, i quali sono però espressione di forme di lettura della realtà sociale tipiche di tutte le culture pre-scientifiche. Al complesso di tale adattamento culturale appartiene anche la ricategorizzazione di alcune forme di “marginalità” sociale quali quelle incarnate dagli individui definiti “streghe”. Il fenomeno, pertanto, fu di matrice socio-culturale più che strettamente religiosa. Proprio l’introduzione dell’Inquisizione fu un tentativo da parte della Chiesa di arginare gli abusi che le autorità civili e il “popolino” perpetravano verso elementi “marginali” o “marginalizzati” del tessuto sociale onde scaricare tensioni accumulate altrove. Purtroppo, la storia ci insegna che anche questa istituzione non fu esente da abusi e da influenze di carattere meramente politico.
Certamente, però, l’Inquisizione fu un passo in avanti importante, per quanto doloroso, del lungo processo di acculturazione (cristiana) dell’Occidente. Spesso si dimentica, ad esempio, che uno dei massimi elementi di garanzia per l’accusato nel processo così come lo conosciamo noi oggi, la fase inquisitoria, fu introdotto proprio grazie all’istituzione dell’Inquisizione da parte della Chiesa, mentre era sconosciuto al mondo antico.

[Modificato da Trianello 27/05/2006 23.46]


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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

27/05/2006 22:21
 
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Re x Trianello
GRAZIE SANTISSIMA INQUISIZIONE !!!! [SM=g27816]
27/05/2006 22:53
 
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Caro omegabible,

io penso proprio che le streghe di Salem arse dai tuoi colleghi evangelici, se avessero potuto scegliere, avrebbero dato chissà cosa per poter essere processate dalla Santa Inquisizione.
Ogni giudizio di "valore" deve essere storicizzato, altrimenti non siamo più noi a giudicare, ma i nostri "pregiudizi".

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Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

27/05/2006 23:24
 
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re-re-re trullalla x Trianello
"Quando uno è stato colpito da una grave ingiustizia,ne accetta una più piccola come un favore. (Jane Carlyle)
PENSACI SU!!!
Buonanotte [SM=x570894]
28/05/2006 00:30
 
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Invero, non vedo che cosa questa citazione abbia a che fare con quanto da me detto sopra.
Ogni istituzione sociale è il prodotto di uno sviluppo storico. Anche il nostro concetto di processo giusto deve essere valutato diacronicamente. Per fare un parallelo con la fisica, oggi noi consideriamo la Teoria della Gravitazione di Newton superata, in quanto disponiamo di una teoria (la Teoria della Relatività) che rispetto al medesimo ambito di eventi ha una capacità predittiva assai maggiore. Questo però non vuol dire che la formulazione di tale teoria da parte di Newton non sia stato un notevole passo avanti per la scienza sperimentale. Così, è vero che i processi indetti dall’Inquisizione non concedevano agli imputati tutte le garanzie che a questi vengono concesse nei processi di oggidì, ma è anche vero che coloro che furono coinvolti in questi godettero di un numero di garanzie superiore rispetto a chi cadeva nelle grinfie della coeva giustizia secolare. E’ vero, ad esempio, che la tortura come mezzo per ottenere una confessione è oggi unanimemente considerato incivile, ma è anche vero che, in un’epoca in cui la tortura veniva valutata un metodo di “indagine” efficace e applicata in modo indiscriminato, fu proprio con l’istituzione dell’Inquisizione che si posero dei rigidi limiti alla medesima e si stabilì, ad esempio, che una confessione ottenuta sotto tortura, per essere valida, doveva essere confermata dal reo in un secondo momento, a mente fredda.

Pensaci.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

28/05/2006 07:53
 
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........come dire : attraverso le fiamme VERITAS [SM=x570884]
28/05/2006 08:29
 
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Trianello ha scritto:

Caro omegabible,
io penso proprio che le streghe di Salem arse dai tuoi colleghi evangelici, se avessero potuto scegliere, avrebbero dato chissà cosa per poter essere processate dalla Santa Inquisizione.

Le "risposte" trollesche di omegabible dimostrano che non ha letto i contenuti di questi post o non ha capito che qui si stava parlando dell'inquisizione "evangelica".
Eh sì, questi zelanti evangelici furono ancora più spietati, fanatici e feroci dei "papisti" nel condannare al rogo delle povere donne e dei poveri uomini accusati di stregoneria,
Cito di nuovo dal sito "homolaicus":

«Il 5 agosto furono giustiziate altre cinque donne. Due settimane dopo finirono sulla forca due uomini, tra cui il reverendo George Burroughs, che proclamò la propria innocenza. Ai primi di settembre la corte condannò a morte altre sei presunte streghe (a una la forca fu risparmiata perché incinta; un'altra riuscì a fuggire). Il 17 dello stesso mese altre nove persone furono condannate a morte, a cinque delle quali però fu commutata la pena.
Giles Cory, marito di Martha (una delle prime "streghe" arrestate) fu torturato a morte. Il 22 settembre altre otto donne salirono il patibolo.
A questo punto quindici pastori puritani, guidati da Increase Mather di Boston, stilarono un documento in cui si dichiarava che prima di condannare a morte qualcuno bisognerebbe avere delle prove inconfutabili...».

Questo, lo ripeto, dimostra come certi episodi che oggi unanimemente tutti respingiamo come frutto di ignoranza e superstizione, furono prodotti del tempo e della cultura in cui si verificarono e non riguardarono particolarmente solo una chiesa, ma coinvolsero un'intera epoca.
Fra l'altro, anche gli intellettuali "illiminati" non furono esenti da colpe. Ricito:

«...si trattò di un'ossessione collettiva che insanguinò tutta l'Europa. Un massacro abominevole in cui anche i cattolici ebbero le loro colpe. Ma fra i più convinti fomentatori di questa ossessione criminale vi furono proprio le élite intellettuali del tempo. Alcuni nomi? Coke, Bacone e Raleigh, i cervelli della Rivoluzione inglese. E poi Boyle, Ugo Grozio e Cartesio. Il fior fiore della cultura laica del tempo».
www.kattoliko.it/LEGGENDANERA/eta_moderna/socci_streghe.htm

Si può quindi dire che la colpa non fu tanto della religione (cattolica od evangelica) ma dell'ignoranza, della superstizione e del pregiudizio che caratterizzò un'intera epoca.

Quelli che oggi puntano il dito contro alcuni (cattolici in particolare), ignorano spesso questi fatti, cioè che anche gli "evangelici" e gli "intellettuali illuminati" condannavano al rogo le streghe.

Saluti
Achille
28/05/2006 09:16
 
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Ancora sulle "streghe" di Salem.


Cotton Mather

Increase Mather nato nel 1639, dal 1664 fu ministro di culto della North Church a Boston e, dal 1685, presidente dell'università di Harvard. Morì nel 1723.
Il figlio Cotton Mather, nato nel 1663, ebbe il nome di battesimo dal cognome del nonno materno, il famoso predicatore puritano John Cotton, mentore spirituale di Anne Hutchinson. Egli si laureò a Harvard nel 1678, fu assistente ministro di culto nella chiesa del padre, e morì, solo quattro anni dopo quest'ultimo, nel 1727.
Nel 1689 Cotton pubblicò il suo libro, che descriveva un caso di presunta stregoneria avvenuta a Boston l'anno precedente: tre bambini avevano iniziato a comportarsi in maniera strana dopo un litigio con una lavandaia irlandese di nome Mary Glover, che, secondo Cotton, aveva lanciato un sortilegio sui minori. L'intollerante Cotton era così convinto della presenza della stregoneria da dichiarare che si sarebbe subito spazientito con chiunque avesse osato negare l'esistenza dei diavoli o delle streghe.

La caccia alle streghe di Salem

Nel gennaio 1692, due bambine di Salem (nel Massachusetts), Elizabeth Parris ed Abigail Williams, iniziarono a comportarsi in modo strano, con bestemmie, attacchi epilettici, stati di trance. Dopo pochi giorni questo comportamento si estese ad altre ragazzine della cittadina. Vista l'impossibilità dei medici di diagnosticare il tipo di malattia (oggigiorno il fenomeno sarebbe stato probabilmente diagnosticato come una miscela di epilessia, senso di colpa e stato di depressione adolescenziale), il padre di Elizabeth, il pastore Samuel Parris, trovò delle similarità tra l'episodio della figlia e quello descritto nel suddetto libro di Cotton Mather e accettò la discutibile tesi di un medico locale che fosse stato un intervento soprannaturale di Satana.
Ben presto si trovò il capro espiatorio: la schiava caraibica di Parris, Tituba e altre due donne, la mendicante Sarah Good e l'anziana e litigiosa Sarah Osborne, ma, mentre queste ultime due protestarono la loro innocenza, Tituba peggiorò la sua situazione, riferendo di incontri con un uomo alto di Boston (ovviamente Satana per i giudici) e dell'esistenza di una cospirazione di streghe a Salem.

Tra marzo e giugno, il caso si allargò a macchia d'olio: centinaia di persone furono accusate di stregoneria e decine languirono in prigione per mesi senza processo.
Il governatore Phips decise di istituire un tribunale per decidere sul caso, ma Cotton Mather riuscì ad influenzare il parere di tre giudici sui cinque preposti ad organizzare i processi, esortandoli a considerare valide le prove soprannaturali e di dare massimo rilievo alle confessioni delle streghe.

La prima vittima fu Bridget Bishop, un'anziana donna accusata di mandare in giro il proprio fantasma per tormentare le persone e di potersi trasformare in un gatto: Bridget fu impiccata il 10 giugno 1692.
Seguì un'impiccagione di cinque donne il 19 luglio, tra cui una pia donna, tale Rebecca Nurse, in un primo momento assolta, ma successivamente condannata a causa d'indegne pressioni da parte dei giudici sulla giuria.

E non solo donne vennero condannate a morte: persero la vita sia John Proctor, un taverniere (ironia della sorte!) intransigente contro la stregoneria [la sua vicenda ispirò il drammaturgo Arthur Miller nella sua opera The Crucible (La prova del fuoco)], che l'ex pastore del villaggio, George Burroughs, che si difese strenuamente, protestandosi innocente fino all'ultimo e dimostrando il 19 agosto, davanti alla forca, di conoscere il Padre Nostro perfettamente (si supponeva che le streghe non fossero in grado di recitarlo): solo l'intervento dell'implacabile Cotton, giunto appositamente, il quale affermò che spesso il Diavolo poteva trasformarsi in un Angelo di Luce, fece proseguire l'esecuzione capitale.

Una sola vittima non fu impiccata, ma la sorte riservatale fu anche peggio: si trattava dell'ottantenne Giles Corey, il quale si rifiutò di farsi processare. La pena in questo caso fu tremenda: fu fatto schiacciare da pesanti lastre di pietra, mentre, tre giorni dopo, la moglie e altre otto presunte streghe furono impiccate. Furono le ultime vittime di questo attacco di isteria collettiva: in tutto furono uccise 20 persone e altre 4 morirono in carcere.

www.eresie.it/id498.htm
[Modificato da Achille Lorenzi 16/05/2008 12:21]
28/05/2006 10:02
 
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Re:

Scritto da: Trianello 28/05/2006 0.30
Così, è vero che i processi indetti dall’Inquisizione non concedevano agli imputati tutte le garanzie che a questi vengono concesse nei processi di oggidì, ma è anche vero che coloro che furono coinvolti in questi godettero di un numero di garanzie superiore rispetto a chi cadeva nelle grinfie della coeva giustizia secolare. E’ vero, ad esempio, che la tortura come mezzo per ottenere una confessione è oggi unanimemente considerato incivile, ma è anche vero che, in un’epoca in cui la tortura veniva valutata un metodo di “indagine” efficace e applicata in modo indiscriminato, fu proprio con l’istituzione dell’Inquisizione che si posero dei rigidi limiti alla medesima e si stabilì, ad esempio, che una confessione ottenuta sotto tortura, per essere valida, doveva essere confermata dal reo in un secondo momento, a mente fredda.

Pensaci.



Questo è verissimo, c'erano dei limiti per l'inquisizione, ma non vuol dire che le tecniche fossero meno dolorose o efficaci per ottenere la confessione voluta. E quando la povera vittima ritrattava la confessione fatta sotto tortura, cosa accadeva? Veniva torturata di nuovo! Certo, a quel tempo la tortura era un mezzo comune di "persuasione", si credeva che offendendo il corpo si sarebbe però lasciata in pace l'anima che allora avrebbe confessato o, se innocente, avrebbe resistito con l'aiuto di Dio. Gli inquisitori avevano anche il divieto di spargere sangue, ma avevano tante altre orribili torture (la più diffusa, quella della corda)... che tristezza! Ma non sto dicendo che i tribunali laici abbiano fatto di meglio, anzi! C'è addirittura una maggior efferatezza proprio perché non si veniva frenati dai precetti religiosi che invece regolavano la vita degli inquisitori. Poi, paradossalmente, alla tortura spesso era presente un medico per valutare che i tormenti non fossero eccessivi [SM=g27816]


Si può quindi dire che la colpa non fu tanto della religione (cattolica od evangelica) ma dell'ignoranza, della superstizione e del pregiudizio che caratterizzò un'intera epoca.

Quelli che oggi puntano il dito contro alcuni (cattolici in particolare), ignorano spesso questi fatti, cioè che anche gli "evangelici" e gli "intellettuali illuminati" condannavano al rogo le streghe.



Sono d'accordo che la maggior parte della colpa si deve imputare all'ignoranza, alla superstizione e al pregiudizio. Ma senza gli inquisitori, i papi che iniziarono la caccia, non ci sarebbero stati gli orrori che sono accaduti, si può negare?

Poi, è verissimo anche che s'ignora che anche i protestanti bruciarono streghe (forse perché è + diffusa l'immagine dell'inquisitore armato di fiaccola purificatrice?) o che da metà '500 furono soprattutto i tribunali laici a farlo... c'è molta disinformazione su questo argomento, forse perché è ancor oggi scottante!
28/05/2006 14:34
 
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"quando la povera vittima ritrattava la confessione fatta sotto tortura, cosa accadeva? Veniva torturata di nuovo!"

Questo è avvenuto, ma non era lagale. Secondo la bolla Ad extirpanda la confessione doveva essere riconfermata due giorni dopo ed in condizioni normali, senza reiterare la tortura. Inoltre l'inquisitore non poteva deciderla a suo piacimento, doveva chiedere il consenso del vescovo.

Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
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Re:

Scritto da: Polymetis 28/05/2006 14.34
"quando la povera vittima ritrattava la confessione fatta sotto tortura, cosa accadeva? Veniva torturata di nuovo!"

Questo è avvenuto, ma non era lagale.




Non sarà stato legale, ma avveniva. Perciò a una vittima, che alternativa restava?
28/05/2006 18:31
 
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Ancora qualche riflessione su questo argomento.

Si è parlato in questa discussione di come l'ignoranza, la superstizione, il pregiudizio e - aggiungo - una buona dose di "barbarie" (con tutto ciò che il termine può includere) contribuirono a far sì che migliaia di persone venissero condannate a morte con l'accusa di stregoneria.
Il punto è che coloro che vissero in quel tempo non si ritenevano certo barbari, ignoranti e superstiziosi...

Con il senno di poi (specialmente dopo che sono passati molti secoli) è facile emettere giudizi (più che legittimi) di condanna.

Tuttavia, come dicevo, queste persone, di varia estrazione religiosa e culturale, che ritenevano corretto e doveroso condannare a morte le "streghe", avevano evidentemente delle ragioni che facevano loro pensare di essere nel giusto (è sempre stato così con i "credenti" di tutte le epoche)

Fra queste ragioni non si può evitare di includere anche ciò che viene detto in alcuni passi della Bibbia.

La Bibbia in diversi passi parla di stregoneria. Per esempio, nell'Esodo si legge:

«Non devi conservare in vita una strega» (22:18).

Altri passi mostrano che tutti coloro che praticavano forme di occultismo dovevano essere messi a morte (cfr. Lev. 20:6, 1 Sam. 28:3).

In un'epoca in cui tutto ciò che si leggeva nella Bibbia era ritenuto assolutamente "parola di Dio", da seguire alla lettera, come legge universale ed assoluta - oggi si direbbe "alla maniera fondamentalista" -, credo che si possa comprendere come dei giudici "cristiani", trovandosi di fronte a persone accusate di stregoneria, vedessero in simili passi biblici la legittimazione ad usare "la spada":
"Se nella legge data da Dio a Mosè sul monte Sinai, Dio stesso disse di condannare a morte le streghe, chi siamo noi per contrastare il volere divino?", avranno ragionato questi inquisitori.

E che dire della condanna al rogo? Anche questa barbara punizione poteva trovare qualche "legittimazione" nella Scrittura.

Nella Genesi, nel passo in cui si parla del patriarca Giuda e di sua nuora Tamar (con la quale Giuda aveva avuto inconsapevolmente un rapporto sessuale incestuoso), si legge quanto segue:

«Circa tre mesi dopo, vennero a dire a Giuda: "Tamar, tua nuora, si è prostituita e, per di più, eccola incinta in seguito alla sua prostituzione". Giuda disse: «Portatela fuori e sia bruciata!» (38:24).

Non viene specificato se prima di essere bruciata la povera donna avrebbe dovuto essere uccisa (magari per lapidazione).
Il fatto che non venga specificato può far pensare che la morte avrebbe dovuto avvenire solo tramite il fuoco...

Non è l'unico episodio in cui la "parola di Dio" ordina simili esecuzioni. Ecco altri esempi:

«Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, ella disonora suo padre; sarà bruciata con il fuoco» (Lev. 21:9).

«Se uno ha relazioni sessuali con la figlia e la madre è un delitto; saranno bruciati con il fuoco lui e loro due, affinché non si trovi fra voi alcun delitto» (Lev. 20:14).

Come dicevo sopra, in un'epoca in cui la Bibbia veniva ritenuta "Parola di Dio", valida in senso assoluto e per tutti i tempi e le generazioni, simili passi possono aver fornito una "legittimazione" a giudici ed inquisitori. Questo penso valga in special modo per quegli "evangelici" che vedevano - forse ancor più dei cattolici - nella Scrittura (sola), espressa l'immutabile e perfetta volontà divina.

Sono cambiati (grazie a Dio) i tempi e l'umanità è uscita in gran parte da quelle tenebre.

Tuttavia, anche se nessuno (almeno nel mondo occidentale) viene oggi più condannato a morte per aver violato ciò che può essere stato scritto in qualche "libro sacro", vi sono ancora molti che, utilizzando la Bibbia nello stesso modo degli inquisitori del passato, "condannano a morte" socialmente coloro che non aderiscono alle loro interpretazioni bibliche (cfr. www.infotdgeova.it/apo.htm ).

Simili modi strumentali di usare la Bibbia vengono già ora universalmente condannati dalle persone che amano la libertà di pensiero e di coscienza.

Naturalmente coloro che usano la Bibbia in questo modo credono di essere nel giusto, così come lo credevano gli inquisitori cattolici ed i puritani "evangelici" quando condannavano a morte le "streghe".

C'è da augurarsi che venga presto il tempo in cui anche queste persone si rendano conto di come, servendosi in questo modo di quella che ritengono essere "parola di Dio", in realtà calpestano l'umanità, proprio quell'Uomo" che la "parola di Dio, letta nello spirito di Cristo, avrebbe dovuto essere messo prima della "legge". (cfr. Marco 2:27).

Saluti
Achille
28/05/2006 18:53
 
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Egregio Achille,ti ringrazio della dotta dissertazione (devi aver preso da Trianello) ma spero tu mi voglia riconoscere che ora siamo sotto il Nuovo Patto (NT) e che quindi certe disposizioni non ci sono più e non c'erano più già nel 1600 e rotti, quando avvennero queste cosucce. Grazie omegabible [SM=x570872]
28/05/2006 19:05
 
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=omegabible= ha scritto:

Egregio Achille,ti ringrazio della dotta dissertazione (devi aver preso da Trianello)

Grazie. Ma non c'è nulla di dotto nel mio scritto. Ho solo esposto alcune mie personali riflessioni.

ma spero tu mi voglia riconoscere che ora siamo sotto il Nuovo Patto (NT) e che quindi certe disposizioni non ci sono più e non c'erano più già nel 1600 e rotti, quando avvennero queste cosucce. Grazie omegabible

Vedo che si continua a rispondere senza leggere e quindi senza comprendere...

Queste osservazioni avresti dovuto farle ai tuoi confratelli "evangelici" che a Salem, appellandosi alla "sola scrittura", impiccavano le streghe.
Come mai questi "cristiani", pur essendo certamente consapevoli di essere sotto il "Nuovo Patto", si ritenevano autorizzati ad uccidere delle persone? E lo facevano dopo aver pregato e dopo aver consultato la Bibbia, che ritenevano come una sorta di norma legale per decidere come comportarsi.
Per esempio: «...l'ex pastore del villaggio, George Burroughs, che si difese strenuamente, protestandosi innocente fino all'ultimo e dimostrando il 19 agosto, davanti alla forca, di conoscere il Padre Nostro perfettamente (si supponeva che le streghe non fossero in grado di recitarlo): solo l'intervento dell'implacabile Cotton, giunto appositamente, il quale affermò che spesso il Diavolo poteva trasformarsi in un Angelo di Luce, fece proseguire l'esecuzione capitale».

Lo zelante inquisitore "evangelico" citò un passo del NT - 2 Cor. 11:14 - per convalidare la condanna a morte di questo poveretto...
Ma non avevano letto nel Vangelo che (parafraso) 'l'uomo deve venire prima della legge'?

Achille
28/05/2006 20:18
 
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Senti Achille,io quel giorno quando quel certo Cotton recitò 2° Cor. 11:14,per far impiccare quell'uomo,non c'ero. Mi fido di quello che mi dici perchè i testimoni che io avevo di quella esecuzione sono tutti morti;però so che la Scrittura dice di non uccidere e quindi ogni azione deve essere correlata alla totalità dell'insegnamento evangelico e non a un solo versetto,tirato fuori con le tenaglie.
Ad ogni buon conto tutti fanno come disse Noè quando cessò il diluvio :"acqua passata !" Questo nella Bibbia non c'è,però penso che lo abbia detto!!!! Cosa vuoi,anche gli evangelici a volte si permettono qualche trasgressione biblica. [SM=x570867]
Cordialmente omegabible [SM=x570864]
28/05/2006 23:57
 
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Sono d'accordo che la maggior parte della colpa si deve imputare all'ignoranza, alla superstizione e al pregiudizio. Ma senza gli inquisitori, i papi che iniziarono la caccia, non ci sarebbero stati gli orrori che sono accaduti, si può negare?



La caccia alle streghe ed agli eretici c’era già da prima. La Chiesa dovette intervenire proprio per cercare di frenare gli abusi che in nome della fede venivano compiuti dal popolino e dalle autorità politiche. Poi, che anche l’Inquisizione non fu esente da abusi, purtroppo, lo dobbiamo al fatto che non tutti gli inquisitori furono dei santi.


Non sarà stato legale, ma avveniva. Perciò a una vittima, che alternativa restava?



Infatti ho anche detto che, purtroppo, gli inquisitori compirono abusi. Questo significa che andarono oltre ciò che era concesso loro dal proprio mandato. Del resto, proprio a questi abusi si riferiva Giovanni Paolo II quando chiese scusa per gli errori degli inquisitori.
Questo comunque non vuol dire che l’istituzione dell’Inquisizione non introdusse maggiori garanzie per gli accusati di eresia o stregoneria di quante questi non ne avessero nei tribunali laici. La tortura all’epoca era unanimemente considerata un metodo lecito ed efficace per ottenere informazioni e/o confessioni e veniva applicata senza alcun limite nei tribunali laici, ma non era così in quelli dell’inquisizione.
Nel dire poi che l’istituzione dell’Inquisizione fu un passo avanti nel processo di acculturazione cristiana dell’Occidente, non volevo certo asserire che fu il passo definitivo. Tanta strada doveva ancora essere fatta.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

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