Quando finalmente mi accorsi di aver perso completamente il rispetto per me stessa e la cognizione della realtà e di stare veramente per sprofondare, decisi di lasciare casa.Ricordo che pregai tanto per prendere una decisione simile. La prima volta me lo impedì. La seconda volta ce la feci. Andai dai miei genitori, che erano all'oscuro di tutto, e a loro vuotai il sacco. A loro e ai genitori di lui, che ovviamente approfittarono della mia malattia per dire che avevo ingigantito le cose.. Nella congregazione ci fu uno sconvolgimento totale perchè io feci tutte queste mosse nel giro di una settimana. Raccontai tutto agli anziani e espressi la mia decisone di separarmi, cosa giustificata dalla bibbia in condizioni del genere. Ma lui ebbe la faccia tosta di dire che si era pentito e che era pronto a ricominciare. Gli anziani quindi dissero che stava a me decidere e mi consigliarono caldamente di riconciliarmi considerando la santità del matrimonio agli occhi di Dio. Ma io sapevo che questo era un altro dei suopi giochetti per intrappolarmi nuovamente e rifiutai. Tutto questo gli servì per farsi la bella faccia davanti ai fratelli ed agli amici vari, diceva che ero io che non lo volevo più. Anche quando raccontai ad un paio di fratelli con cui eravamo in amicizia stretta , come stavano davvero le cose, non mi credettero e dissero che dovevo perdonare.Nessuno lo pensava come un mostro. Questa gente parlava e parla tutt'ora perchè non ha provato certe cose sulla propria pelle..e perchè a loro venivano raccontate altre fesserie, tipo che io ero pazza o che avevo un'altra relazione. Più facile a credere a cose come queste, vero?
Per la mia famiglia fu un momento molto duro. Tornai per un periodo da loro abbandonando anche la mia congregazione, dalla quale non venni più cercata nemmeno per notize sul mio stato di salute. Tutti avevano già tirato le somme e chi era in errore ero io. Lui piagnucolava a destra e sinistra di essere stato lasciato da sua moglie che aveva problemi mentali perchè anoressica.. pensate che persona vigliacca..Il vero malato era lui!
Ricordo che vedevo mio padre spesso piangere per me di nascosto..qualcuno osò criticarlo perchè mi aveva riaccolto in casa quando invece avrebbe dovuto incoraggiarmi a recuperare il mio matrimonio..pensate..per fortuna seppe rispondere a tono. Io stavo malissimo,la mia famiglia mi aiutò a cercare qualcuno che potesse aiutarmi a venir fuori dal mio stato mentale e a guarire. Cambiai 4 psichiatri senza nessun successo. Continuavo a dimagrire, a perdere i sensi un giorno sì e uno no, per non parlare degli attacchi di panico e degli incubi durante il sonno. Continuavo a vedermelo davanti..
Non mi cercò mai più. Nemmeno una telefonata, non dico a me, che non volevo nemmeno sentirlo nominare, ma alla mia famiglia. Dopotutto ero sempre sua moglie. Lì capì che non mi amava per niente e che tutto era stto fatto con il solo scopo che fossi io a lasciarlo. Non mi diede mai un soldo, si tenne tutto e disse che se l'avessi fatto chiamare da un avvocato mi avrebbe chiesto i danni per abbandono del tetto coniugale, che esisteva ancora. Pensava solo ai suoi soldi. Io non volli nulla, nè potei fare nulla. L'avvocato mi disse che non avevo prove sufficienti per testimoniare le violenze, non mi ero mai confidata con nessuno e lui non si era mai spinto oltre. Sapeva come picchiare, mi faceva male ma non mi ha mai rotto niente perchè sennò come l'avrebbe giustificato?
Non me ne importava nulla dei suoi soldi, volevo solo ricominciare la mia vita, azzerare tutto. NOn misi più piede in sala, temevo il giudizio di chi non sapeva ma aveva sentito dire. Tutti i cosiddetti amici mi abbandonarono. Non sentii più nesssuno.
Trovai un bravo psichiatra in città con cui iniziai un percorso di analisi. Trovai lavoro e ciò richiedeva un trasferimento mio in città poichè la mia famiglia abitava fuori. Ma non avevo abbastanza soldi per permettermi una casa in affitto da sola. Un vecchio amico di famiglia,molto più grande di me, anche lui anziano di congregazione, era stato disassociato da poco perchè dichiaratosi omosessuale. fu un caso che suscitò scalpore nella ns città perchè era un membro molto in vista dei tdg. Se vi dicessi il nome credo che alcuni di voi capirebbero di chi sto parlando... cmq lui conosceva nei dettagli la mia storia e si offrì di mettermi a disposizione una stanza a casa sua fino a quando non avessi potuto permettermi una sistemazione da sola. Accettai con sgomento da parte della mia famiglia. Mio padre credeva che lui fosse già un'apostata e quindi non voleva assolutamente. Ma io lo feci. Più tardi i miei genitori dovettero ricredersi, lui mi aiutò molto a superare i primi momenti della mia terapia che non furono affatto facili. Il tempo passò e tutti gli anziani erano alla ricerca del primo movente per disassociarmi.Tutti pensavano che il primo peccato che avrei commesso sarebbe stato fornicazione, ma si sbagliavano, degli uomini non me ne importava nulla.
Perchè mi disassociarono due anni fa? perchè facevo occasionalmente uso di tabacco e un fratello mi vide. Ricordo che mi telefonò un anziano, l'unica telefonata in tre anni! Mi disse che era stato formato un comitato per la mia disassociazione e che se non mi sarei presentata per il perdono sarei stata disassociata. Non mi presentai, non volevo più sottomettermi a nessuno e io sapevo che il fumo e l'oppio, che ho provato, non erano un vizio e che di lì a poco avrei smesso. Venni disassociata con tutte le conseguenze che conoscete bene sui rapporti famigliari.. Nonostante tutto la mia famiglia non mi ha mai abbandonata pur non trasgredendo nessun comando biblico, sui quali però ho scoperto che ci sarebbe qualcosa da dire in alcuni casi specifici..ma di questo ne parlerò un'altra volta.
Ora sono rinata. Non fumo, non ho vizi e non mi drogo.Vado all'università e tra un anno e mezzo mi laureo. Ho un lavoro, vivo per conto mio e ho a fianco un ragazzo non tdg che sa tutta la mia storia e che mi rispetta.Continuo la mia terapia psichiatrica che sta per concludersi, sto finendo il viaggio all'interno di me stessa. sì sono quasi guarita! e questa è la mia più grande vittoria. Il rapporto con la mia famiglia l'ho accettato.
Lui, l'animale, non l'ho più sentito. Fra un anno ci sarà il divorzio perchè la separazione l'ho richiesta solo l'anno scorso, quando fui abbastanza forte da farlo.So solo che è ancora un tdg. ma non mi importa. Avrà potuto ingannare gli uomini, ma non potrà ingannare Dio.
Ed io ho ancora pienamente fiducia che Geova farà giustizia.
Non so se tornerò ad essere una tdg e non mi pongo il problema ora. So solo che la stranezza della mia esperienza è stata quella divivere un paradosso: ho vissuto le due esperienze più belle(il servizio a Dio in quel modo così pieno) e più devastanti (il mio matrimonio) insieme.
Ma nonostante tutto ho ancora fede negli inegnamenti della bibbia. A volte per ritrovare noi stessi bisogna fare dei cambiamenti radicali. Per me è voluto dire azzerare tutto, ma proprio tutto. E se ho toccato il fondo, ne sono anche risalita. Soprattutto ho capito che la vita è il dono più prezioso che abbiamo e che non vale la pena rovinarsela per altri.
Vivo ancora un paradosso. sì perchè non sono una tdg, ma chi mi conosce dice che mi comporto come se lo fossi. So solo che se ritornerò ad esserlo, sarà con molta più consapevolezza di me stessa e degli altri, e che sono sopravvissuta a certe situazioni devo solo rinfraziare me stessa e nessun altro. Grazie ancora a tutti.
lydy@
"In fondo...anche Dio era single..."