Esperienza di lydy@ 1a parte

Ho 26 anni esono nata in una famiglia di tdg con padre anziano di congregazione. Sono sempre stata felice nella mia infanzia e nell'adolescenza i miei genitori non mi hanno mai negato nulla: compagnie non tdg, viaggi all'estero, sport a livello agonistico etc.
All'età di 12 anni, mia madre, di 42 anni, scopre una malattia per la quale dovrà sottoporsi per il resto della sua vita a trattamenti ospedalieri a forte rischio trasfusioni. Cade in depressione e combatte più volte con la morte a motivo del suo rifiuto del sangue. Si riprende, ma proprio in questo momento assai delicato per la mia crescita, faccio la conoscenza di quella che molti anni dopo scoprii essere Anoressia Nervosa.A quell'età non sapevo cosa mi stesse succedendo, iniziai a rifiutare il cibo, ma nessuno ci dette peso e io badavo bene di non far preoccupare gli altri per me.
A 16 anni mi sono battezzata di mia spontanea volontà e l'anno seguente sono andata a servire in un gruppo in lingua di tdg della mia città, poichè possiedevo e possiedo tutt'ora forti doti linguistiche. Facevo spesso la pioniera ausiliaria durante l'anno nonostante mi stavo diplomando.
Quell'anno conobbi fra le nuove amicizie tdg, la persona che di lì a poco mi avrebbe rovinato la vita.Era un ragazzo più grande di me, estremamente carismatico, un tipo che stava simpatico a tutti, mi faceva un sacco di complimenti per il fatto che pur essendo così piccola avevo deciso di servire Dio in un modo più completo e sicuramente meno convenzionale. Anni fa infatti, questi gruppi di tdg in lingua che andavano a cercare persone di nazionalità diverse nella loro città, erano visti un po' come delle pecore nere all'interno dei tdg. La maggio parte dei tdg credeva fosse una perdita di tempo destinata a fallire. Ma non fu così e credo che chi conosce questo tipo di esperienza sappia cosa voglio dire.
Cmq mi dilpomo, volevo iscrivermi all' università ma questo ragazzo, col quale uscivo già da un anno, mi fa una proposta di matrimonio che io accetto credendomi innamorata e forse per scappare anche dai miei che nel frattempo avevano scoperto la mia malattia, per colpa di altri fratelli. Io ero riuscita a nasconderla per tutti quegli anni credendo che prima o poi mi sarebbe passata, avevo sentito solo brutte storie riguardo all'anoressia, anni fa c'era tanta di quell'ignoranza intorno ai disturbi alimentari, ma più ero convinta di questo fatto, più l'anoressia si impossessava di me e mi segnava, dentro la mente, e fuori, nel corpo. Sono sempre stata una ragazza molto bella, di quelle che non passano inosservate, e forse questo in un primo momento agli altri faceva pensare che fossi così magra perchè volevo mantenere la linea, perchè ci tenevo al mio corpo, ma nessuno sapeva , nemmeno io, che quella era solo l'espressione esterna di una sofferenza, di un disagio interiore che avevo dentro.
Mia madre mi aveva sempre detto, durante il periodo del fidanzamento, che quello non era l'uomo giusto per me, io naturalmente non la volli ascoltare. Oggi dico : l'avessi fatto!! Durante il fidanzamento il mio ormai ex marito aveva manifestato un paio di episodi di violenza fisica nei miei confronti. Uno di questi avvenne a casa dei suoi, anch'essi tdg, e anche suo padre anziano. Lo lasciai tutte e due le volte, ma la prima volta ritornò striciando e implorando perdono, e lo perdonai, mentre la seconda volta, dove mancavano pochi giorni alle nozze, i suoi mi chiesero di capire che era nervoso per i preparativi... ed io abboccai.
Mi sposai a 20 anni e andammo tutti e due a servire nel gruppo in lingua a cui appartenevo, che ormai era diventato una congregazione. Ben presto scoprii che il mio caro maritino non aveva nulla di spirituale. Io facevo lo studio personale da sola, mi preparavo per le adunanze da sola , pregavo da sola. E scoprii anche che il vizio delle mani era una sua prerogativa personale che ha costantemente usato per tutti i tre anni del ns matrimonio con me. Mi plagiò a livello mentale in modo che non trovassi la forza di raccontare a nessuno cosa accadeva fra le mura della ns casa, nemmeno alla mia famiglia. Mi fece anche volenza mentale, oltre che fisica, ripetendomi continuamente che senza di lui io non valevo niente e non sarei cmq mai riuscita a combinare nulla nella mia vita se lo avessi lasciato. Davanti agli altri faceva lo splendido e si comportava come se fossimo una coppia normale. Io in fondo in fondo credevo potesse cambiare, ogni volta mi chiedeva scusa e mi prometteva di non rifarlo.Aveva, e ha tutt'ora, una carriera secolare di rilievo, diceva che io non avevo bisogno nè di lavorare nè di studiare. Non potei mai iscrivermi all'università, ma ho sempre, sempre lavorato.
Frequentai la scuola per il servizio di pioniere, la seconda che si teneva in italia, nella lingua nella quale servivo come tdg. Diventai pioniera regolare , un membro più che attivo nella congregazione, Tutti mi ammiravano e mi ricercavano per il mio carattere e per le mie doti. Nella predicazione avevo forte successo. Conducevo numerosi studi biblici e una di queste persone arrivò el battesimo.Era come se avessi riversato tutte le mie energie in quell'opera, nel servizio a Dio. Mio marito, appunto per la sua apparenza e probabilmente anche perchè aveva al suo fianco una impegnata come me, diventò servitore di ministero nella congregazione. Non pensavo che accettassse e invece lo fece.
Ma il baratro era vicino. Le percosse continuavano e la mia malattia, fu allora che si manifestò nel suo modo più brutale. Persi 15kg in meno di tre mesi, mangiando e vomitando dalle tre alle cinque volte al giorno, quando lui mi vedeva mi diceva"è solo questo quello che sai fare?" Iniziai ad avere altri tipi di problemi di salute, perchè queste malattie, chi non lo sa può documentarsi, non provocano solo il dimagrimento, ma una serie di scompensi fisici e chimici al''interno del ns organismo molto pericolosi, specialmente per chi come me, ne ha sofferto per annni ed anni. Io erano già dieci anni che convivevo con l'anoressia e sapevo che a quel punto, con quell'intensità, si può morire in qualunque giorno, di blocco renale, di scoppio dello stomaco, di soffocamento.. e forse era solo questo che aspettavo.
Del resto l'anoressia è anche chiamata " IL suicidio lento".
Come è andata a finire? Ve lo racconto in una prox volta, ora devo andare. Grazie del vs ascolto.