Allora, il Tetragramma ha un'origine molto antica, alcuni filologi lo fanno risalire al paleo-arabo, addirittura. Questo era il nome con cui gli israeliti chiamavano il loro Dio anche nel periodo in cui erano monolatri (e gli ebrei sono stati monolatri praticamente fino all'esilio in Babilionia). E' l'agiografo che ha scritto il testo dell'Esodo ad aver voluto quella particolare interpretazione del Tetragramma come il nome che non è un nome.
Gli antichi ebrei chiamavano in effetti il loro Dio con il Tetragramma, ma questo subì una radicale reinterpretazione dopo il ritorno dall'Esilio, l'epoca a cui appartiene la stesura finale dei libri del Pentateuco e l'epoca in cui, di fatto, il non-nome divenne tale in quanto il Dio di Israele era ormai considerato anche come l'Unico Dio Onnipotente (che poi è l'epoca in cui gli ebrei quel nome non-nome cominciarono a non pronunciarlo più).
Per gli ebrei, il Tetragramma continua ancora ad essere il Nome ineffabile di Dio... ed è proprio per questo che non lo pronunciano. Cristo però ci ha insegnato che Dio è Padre e ci ha guadagnato l'adozione a Figli. Quindi, il nome che noi cristiani dobbiamo usare per avere un rapporto personale con Dio è "Padre"... "Abbà". Per i cristiani, quello con Dio, infatti, è un rapporto di amore filiale.
[Modificato da Trianello 21/09/2008 20:23]
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)